Cava Pontrelli, il Comune a colloquio con il Ministero

Tutte da valutare le possibili procedure ma il Ministero conferma: niente esproprio

giovedì 22 ottobre 2015 11.50
A cura di Antonella Testini
Tutto ancora da decidere.

Resta alta l'attenzione dell'amministrazione comunale sul futuro di Cava Pontrelli. Martedì, parte della giunta rappresentata dall'assessore al turismo Saverio Mascolo e dal collega all'urbanistica Gioacchino Perrucci, accompagnati dal segretario generale Teresa Gentile, sono stati ricevuti al Centro operativo per l'Archeologia dal direttore generale dell'Archeologia, Gino Famiglietti, e da Luigi La Rocca, soprintendente archeologico della Puglia, entrambi in rappresentanza del Ministero dei beni culturali.
Ministero che a quanto pare ha ribadito la volontà di non procedere all'esproprio di cava Pontrelli e di lasciare che siano gli enti locali, Comune di Altamura e parco dell'Alta Murgia presente all'incontro con il presidente Cesare Veronico e il direttore Fabio Modesti, a chiudere la trattativa con la proprietà.
La strada è però ancora tutta da decidere.

"Stiamo valutando attentamente se procedere con l'esproprio o chiudere una trattativa economica con i proprietari della Cava" conferma l'assessore al turismo che tuttavia annuncia la disponibilità da parte del Mibac di aiutare il Comune a far fronte alle spese per la messa in sicurezza dell'aree al fine di accelerare le procedure e i tempi per il completamento dei lavori che dovrebbero consentire il ritorno dei turisti a Cava Pontrelli.
Valutazioni che non tarderanno ad arrivare se è vero che la volontà del Municipio è di chiudere la questione entro fine anno.
Eppure solo la scorsa estate era stato proprio Giacinto Forte ad annunciare l'acquisto dell'area con i fondi già stanziati dal Comune per 500.000 euro e dal Parco per complessivi 250.000 euro.
Oggi da palazzo di città sollevano le spalle: "Era giusto ascoltare il Ministero e capire meglio cosa fare".

Nelle prossime settimane tuttavia la vicenda dovrebbe giungere ad una naturale conclusione: il Ministero dovrebbe ufficializzare la rinuncia all'esproprio, mentre Comune e parco devono confermare lo stanziamento di bilancio dei 750.000 euro per l'acquisizione definitiva della Cava al patrimonio del Comune.