Cava Pontrelli, i 5 stelle interpellano il governo
L'esproprio del sito attende il via libera ministeriale
sabato 18 ottobre 2014
09.00
Come si sta procedendo circa l'esproprio di cava Pontrelli e quali azioni sono state intraprese per la definitiva acquisizione pubblica e tutela del sito?
A chiederlo è l'on. Giuseppe D'Ambrosio del Movimento 5 Stelle in un'interrogazione parlamentare. Non cade dunque nel vuoto il grido di dolore lanciato dall'associazione culturale "Spiragli", che nei giorni scorsi aveva denunciato i ritardi del ministero nel dare seguito alla storica deliberazione comunale con cui, dopo 15 anni, veniva dato il via libera all'esproprio della cava che con le sue decine di migliaia di orme risalenti a 80 milioni di anni fa costituisce uno dei siti paleontologici più importanti al mondo.
Una manifestazione d'interesse alla acquisizione del sito, quella votata all'unanimità dal consiglio, che prevede la procedura espropriativa in capo al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, titolare del procedimento, e garante dell'accessibilità allo stesso sito da pubblica via, mentre il Comune stanzierà la cifra di 535.000 euro, inserita nella previsione di bilancio per il 2014: fondi necessari per il passaggio della cava dai privati, che ne detengono attualmente la proprietà, allo Stato.
"Il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Puglia – scrive D'Ambrosio - hanno da sempre evidenziato che l'acquisizione al patrimonio pubblico della predetta area è condizione preliminare e necessaria affinché si possano impegnare risorse economiche pubbliche per interventi finalizzati allo studio, alla conservazione, alla valorizzazione e fruizione del sito".
E proprio in virtù di tale decisione il parlamentare grillino scrive che "sarebbe stato a cura del ministero provvedere all'accesso al sito mediante pubblica via e che le eventuali spese eccedenti sarebbero state a carico del ministero stesso".
Provvedimenti finora non presi, mentre la cava dei dinosauri attende finalmente di essere restituita alla collettività…
A chiederlo è l'on. Giuseppe D'Ambrosio del Movimento 5 Stelle in un'interrogazione parlamentare. Non cade dunque nel vuoto il grido di dolore lanciato dall'associazione culturale "Spiragli", che nei giorni scorsi aveva denunciato i ritardi del ministero nel dare seguito alla storica deliberazione comunale con cui, dopo 15 anni, veniva dato il via libera all'esproprio della cava che con le sue decine di migliaia di orme risalenti a 80 milioni di anni fa costituisce uno dei siti paleontologici più importanti al mondo.
Una manifestazione d'interesse alla acquisizione del sito, quella votata all'unanimità dal consiglio, che prevede la procedura espropriativa in capo al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, titolare del procedimento, e garante dell'accessibilità allo stesso sito da pubblica via, mentre il Comune stanzierà la cifra di 535.000 euro, inserita nella previsione di bilancio per il 2014: fondi necessari per il passaggio della cava dai privati, che ne detengono attualmente la proprietà, allo Stato.
"Il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Puglia – scrive D'Ambrosio - hanno da sempre evidenziato che l'acquisizione al patrimonio pubblico della predetta area è condizione preliminare e necessaria affinché si possano impegnare risorse economiche pubbliche per interventi finalizzati allo studio, alla conservazione, alla valorizzazione e fruizione del sito".
E proprio in virtù di tale decisione il parlamentare grillino scrive che "sarebbe stato a cura del ministero provvedere all'accesso al sito mediante pubblica via e che le eventuali spese eccedenti sarebbero state a carico del ministero stesso".
Provvedimenti finora non presi, mentre la cava dei dinosauri attende finalmente di essere restituita alla collettività…