Cava Pontrelli, dubbi dalle opposizioni
Terreno sovrastimati e idee troppo confuse
domenica 28 febbraio 2016
Prosegue il dibattito sulle procedure di acquisizione di Cava Pontrelli . Dopo il convegno organizzato dal Club federiciano di Altamura, le opposizioni tornano a sollevare dubbi sulle procedure adottate dalla maggioranza di governo.
"In questi mesi abbiamo richiamato con forza l'attenzione sulla stima dell'indennità di esproprio ipotizzata nella deliberazione consiliare. Questo provvedimento, infatti, ha impegnato ben 766.000 euro dei cittadini altamurani. Un'enormità frutto di una supervalutazione economica del tutto immotivata delle aree da espropriare e di libere ed erronee interpretazioni della normativa" attacca Enzo Colonna di Abc ricordando che la l'iniziale stima del Ministero prevedeva un ristoro di 353.000 euro a favore della proprietà per la cessione dei terreni.
Di qui la domanda: Come si è arrivati a questa stratosferica cifra necessaria per acquisire 17 ettari di pascolo?
Secondo Altamura bene comune, l'attuale amministrazione in carica avrebbe dovuto prendere per buona la stima ministeriale e invece "è stata applicata una maggiorazione del 50%, per la cessione volontaria dell'area così da arrivare a 530.000 euro circa. Questa maggiorazione è illegittima! Secondo la Corte dei Conti, infatti, tale incentivo non può essere applicato se la stima dell'area da espropriare è effettuata utilizzando il parametro del valore di mercato. Successivamente ai 530.000 euro l'amministrazione comunale ha previsto un ulteriore indennizzo di circa 170.000 euro per un fantomatico valore d'uso sottratto alla proprietà". E da ultimo "la deliberazione consiliare ha stanziato altri 66mila euro per le spese di redazione dell'atto notarile di cessione, registrazione e trascrizione. In totale, dunque, 766.000 euro. Magicamente, quella che era la somma concordata l'estate scorsa, dopo trattative, tra i rappresentanti comunali e la società proprietaria coincide esattamente con quella stimata come necessaria per l'esproprio. Hanno detto e scritto: esproprio. In realtà, si tratta di una compravendita, al prezzo fissato dai proprietari".
Argomentazioni sostanzialmente ripetute dalla segreteria del Partito democratico di Altamura: "Spendere una somma della comunità così ingente, con un percorso che ha visto lievitare fin quasi al doppio in pochi mesi l'importo da erogare al proprietario delle aree prospicienti la paleosuperficie, non può prescindere da cosa vogliamo fare" si legge in una nota del Pd.
"Perché si continua a eludere la domanda su cosa intendiamo fare di questi 17 ettari di murgia che stiamo acquistando a peso d'oro?" incalzano gli esponenti Dem che, condividendo le valutazioni fatte dalla Sovrintendenza e dall'Ente Parco, valutano poco convincente l'idea di creare una nuova Disneyland in quell'area. "E ammesso ci sia qualcuno che voglia investire milioni di euro per realizzare una attrazione turistica, perchè deve farlo su area pubblica, quale diventeranno i famigerati 17 ettari?"
Ma soprattutto, pensiamo davvero che bastino alcune figurine da mettere sul rondò di Via Santeramo e degli ologrammi per attirare i turisti?
"In questi mesi abbiamo richiamato con forza l'attenzione sulla stima dell'indennità di esproprio ipotizzata nella deliberazione consiliare. Questo provvedimento, infatti, ha impegnato ben 766.000 euro dei cittadini altamurani. Un'enormità frutto di una supervalutazione economica del tutto immotivata delle aree da espropriare e di libere ed erronee interpretazioni della normativa" attacca Enzo Colonna di Abc ricordando che la l'iniziale stima del Ministero prevedeva un ristoro di 353.000 euro a favore della proprietà per la cessione dei terreni.
Di qui la domanda: Come si è arrivati a questa stratosferica cifra necessaria per acquisire 17 ettari di pascolo?
Secondo Altamura bene comune, l'attuale amministrazione in carica avrebbe dovuto prendere per buona la stima ministeriale e invece "è stata applicata una maggiorazione del 50%, per la cessione volontaria dell'area così da arrivare a 530.000 euro circa. Questa maggiorazione è illegittima! Secondo la Corte dei Conti, infatti, tale incentivo non può essere applicato se la stima dell'area da espropriare è effettuata utilizzando il parametro del valore di mercato. Successivamente ai 530.000 euro l'amministrazione comunale ha previsto un ulteriore indennizzo di circa 170.000 euro per un fantomatico valore d'uso sottratto alla proprietà". E da ultimo "la deliberazione consiliare ha stanziato altri 66mila euro per le spese di redazione dell'atto notarile di cessione, registrazione e trascrizione. In totale, dunque, 766.000 euro. Magicamente, quella che era la somma concordata l'estate scorsa, dopo trattative, tra i rappresentanti comunali e la società proprietaria coincide esattamente con quella stimata come necessaria per l'esproprio. Hanno detto e scritto: esproprio. In realtà, si tratta di una compravendita, al prezzo fissato dai proprietari".
Argomentazioni sostanzialmente ripetute dalla segreteria del Partito democratico di Altamura: "Spendere una somma della comunità così ingente, con un percorso che ha visto lievitare fin quasi al doppio in pochi mesi l'importo da erogare al proprietario delle aree prospicienti la paleosuperficie, non può prescindere da cosa vogliamo fare" si legge in una nota del Pd.
"Perché si continua a eludere la domanda su cosa intendiamo fare di questi 17 ettari di murgia che stiamo acquistando a peso d'oro?" incalzano gli esponenti Dem che, condividendo le valutazioni fatte dalla Sovrintendenza e dall'Ente Parco, valutano poco convincente l'idea di creare una nuova Disneyland in quell'area. "E ammesso ci sia qualcuno che voglia investire milioni di euro per realizzare una attrazione turistica, perchè deve farlo su area pubblica, quale diventeranno i famigerati 17 ettari?"
Ma soprattutto, pensiamo davvero che bastino alcune figurine da mettere sul rondò di Via Santeramo e degli ologrammi per attirare i turisti?