Cava dei dinosauri, denuncia alla Corte dei conti
Nuovo affondo dalla sinistra e dal M5S
mercoledì 22 giugno 2016
9.19
Battere il ferro finché è caldo e sino a quando non saranno concluse le pratiche di esproprio dei terreni che circondano Cava Pontrelli per una spesa complessiva di 700.000 euro.
Questa l'intenzione dei partiti di centro sinistra (Altamura Bene Comune, NOI Nuovi Orizzonti e Idee, Partito Democratico, Giovani Democratici ) che unitamente al Movimento Cinque stelle di Altamura hanno inviato una segnalazione alla Corte dei Conti di Bari al fine di impedire il completamento delle procedure di esproprio.
"Da anni – si legge in una nota congiunta - ripetiamo che quel sito paleontologico andava in primo luogo preservato e poi rapidamente reso fruibile. Per far questo sarebbe stata sufficiente la richiesta di una servitù di passaggio, per accedere alla paleosuperficie. L'amministrazione Forte, come la precedente, non ha ascoltato ed ha imposto agli altamurani, sin dai primi giorni del suo insediamento, la sua linea: acquistare con i soldi della collettività. Terreni che pagheremo ben quindici volte il prezzo di mercato: sanno tutti che per un ettaro di pascolo le contrattazioni di questa zona oscillano tra i 2.000 e i 5.000 euro, a fronte dei quasi 45.000 euro per ettaro che Forte e la sua maggioranza stanno ora sborsando".
Di qui la decisione "a tutela degli interessi degli altamurani" di "attivare, con un'apposita e argomentata segnalazione la Magistratura contabile" al fine di "invitare il sindaco ed i suoi Consiglieri di maggioranza, oltre che i dirigenti comunali, a rivedere e annullare gli atti sinora prodotti: sono ancora in tempo a rimettere nella giusta carreggiata la procedura di esproprio".
"In realtà – continua la nota - il vero esproprio che si sta consumando è a danno dei cittadini altamurani. Oltre mezzo milione di euro regalato al proprietario, quando con quella cifra il Comune avrebbe potuto avviare immediatamente lavori diretti a proteggere le orme, a mettere in sicurezza il sito e avviare i primi interventi per la fruizione turistica. Si tratta di un danno enorme per i contribuenti altamurani gravati dalle imposte locali con le aliquote tra le più alte d'Italia, grazie alle quali l'amministrazione Forte ha potuto ricavare i 700.000 euro destinati ad acquistare, al prezzo determinato dalla società proprietaria, le aree destinate al pascolo su cui insiste la superficie con le orme dei dinosauri che, lo ricordiamo, è già bene demaniale".
"Non si dimentichi, inoltre, che il decreto di pubblica utilità adottato dal Ministero trasferisce al Comune di Altamura, l'onere e la responsabilità non solo della stima delle aree da espropriare (che l'amministrazione Forte e i suoi dirigenti hanno invece omesso), ma anche della tutela e conservazione della paleosuperficie" per questo i partiti di sinistra chiedono di sapere "in che stato si trovano le orme, esposte da oltre un decennio alle intemperie? Negli scorsi mesi la comunità scientifica ha lanciato l'allarme sullo stato di conservazione delle orme, e per questa azione di protezione e consolidamento sono stati stanziati circa un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali. Questi soldi - unici finanziamenti certi in un mare di promesse plurimilionarie millantate dal Sindaco – devono essere in fretta utilizzati per la conservazione delle orme. Ma dell'utilizzo di questi fondi non sappiamo nulla. In che maniera verranno utilizzati?".
In coda la richiesta di sapere quanti e quali sono i progetti per la valorizzazione della valle dei dinosauri e quale il futuro per la fruizione del sito.
Questa l'intenzione dei partiti di centro sinistra (Altamura Bene Comune, NOI Nuovi Orizzonti e Idee, Partito Democratico, Giovani Democratici ) che unitamente al Movimento Cinque stelle di Altamura hanno inviato una segnalazione alla Corte dei Conti di Bari al fine di impedire il completamento delle procedure di esproprio.
"Da anni – si legge in una nota congiunta - ripetiamo che quel sito paleontologico andava in primo luogo preservato e poi rapidamente reso fruibile. Per far questo sarebbe stata sufficiente la richiesta di una servitù di passaggio, per accedere alla paleosuperficie. L'amministrazione Forte, come la precedente, non ha ascoltato ed ha imposto agli altamurani, sin dai primi giorni del suo insediamento, la sua linea: acquistare con i soldi della collettività. Terreni che pagheremo ben quindici volte il prezzo di mercato: sanno tutti che per un ettaro di pascolo le contrattazioni di questa zona oscillano tra i 2.000 e i 5.000 euro, a fronte dei quasi 45.000 euro per ettaro che Forte e la sua maggioranza stanno ora sborsando".
Di qui la decisione "a tutela degli interessi degli altamurani" di "attivare, con un'apposita e argomentata segnalazione la Magistratura contabile" al fine di "invitare il sindaco ed i suoi Consiglieri di maggioranza, oltre che i dirigenti comunali, a rivedere e annullare gli atti sinora prodotti: sono ancora in tempo a rimettere nella giusta carreggiata la procedura di esproprio".
"In realtà – continua la nota - il vero esproprio che si sta consumando è a danno dei cittadini altamurani. Oltre mezzo milione di euro regalato al proprietario, quando con quella cifra il Comune avrebbe potuto avviare immediatamente lavori diretti a proteggere le orme, a mettere in sicurezza il sito e avviare i primi interventi per la fruizione turistica. Si tratta di un danno enorme per i contribuenti altamurani gravati dalle imposte locali con le aliquote tra le più alte d'Italia, grazie alle quali l'amministrazione Forte ha potuto ricavare i 700.000 euro destinati ad acquistare, al prezzo determinato dalla società proprietaria, le aree destinate al pascolo su cui insiste la superficie con le orme dei dinosauri che, lo ricordiamo, è già bene demaniale".
"Non si dimentichi, inoltre, che il decreto di pubblica utilità adottato dal Ministero trasferisce al Comune di Altamura, l'onere e la responsabilità non solo della stima delle aree da espropriare (che l'amministrazione Forte e i suoi dirigenti hanno invece omesso), ma anche della tutela e conservazione della paleosuperficie" per questo i partiti di sinistra chiedono di sapere "in che stato si trovano le orme, esposte da oltre un decennio alle intemperie? Negli scorsi mesi la comunità scientifica ha lanciato l'allarme sullo stato di conservazione delle orme, e per questa azione di protezione e consolidamento sono stati stanziati circa un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali. Questi soldi - unici finanziamenti certi in un mare di promesse plurimilionarie millantate dal Sindaco – devono essere in fretta utilizzati per la conservazione delle orme. Ma dell'utilizzo di questi fondi non sappiamo nulla. In che maniera verranno utilizzati?".
In coda la richiesta di sapere quanti e quali sono i progetti per la valorizzazione della valle dei dinosauri e quale il futuro per la fruizione del sito.