Caso Altamura: il Governo si lava le mani
Per il sottosegretario Bocci non ci sono le condizioni per sciogliere il Consiglio Comunale
venerdì 22 dicembre 2017
Non ci sono al momento le condizioni per procedere allo scioglimento del consiglio comunale di Altamura. Questa la sintesi della risposta data dal sottosegretario di Stato per l'Interno, Gianpiero Bocci alla interrogazione dell'onorevole di Sinistra Italiana, Annalisa Pannarale.
L'onorevole chiedeva al governo di verificare "se sussistano le condizioni per disporre lo scioglimento del consiglio comunale di Altamura, in modo tale che si possa pervenire al ripristino della legittima e democratica rappresentanza attraverso nuove elezioni amministrative nella prima tornata utile".
Condizioni che per il sottosegretario Bocci non sussistono poiché "per lo scioglimento del consiglio comunale di Altamura, vanno richiamati i principi che sorreggono l'adozione delle misure dissolutorie previste dagli articoli 141 e 142 del decreto legislativo n. 267, che, tra l'altro, non possono essere ricondotti all'alveo dei procedimenti attivabili ad istanza di parte. Si tratta, infatti, di atti i cui effetti sono direttamente previsti dall'ordinamento e per la cui adozione la pubblica amministrazione accerta esclusivamente e in termini rigorosi la sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge, assumendo i conseguenziali adempimenti. L'intervento statale è quindi limitato alle fattispecie tipiche, tassativamente indicate dalla legge, che, nel caso di specie, non paiono allo stato concretizzarsi con riferimento ad alcuno dei due articoli 141 e 142 del testo unico degli enti locali, che dunque non risultano applicabili".
In sostanza lo scioglimento anticipato del consiglio comunale è previsto solo "quando gli amministratori locali compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico; quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi a causa di impedimento permanente, rimozione, decadenza, decesso del sindaco o del presidente della provincia; dimissioni del sindaco o del presidente della provincia; cessazione dalla carica per dimissioni contestuali".
Il sottosegretario rispondendo all'onorevole Pannarale ha assicurato" che la situazione del comune di Altamura è costantemente monitorata dalla prefettura di Bari, che segue con grande attenzione tutti gli sviluppi delle vicende giudiziarie che hanno portato all'incriminazione del sindaco".
Una risposta che ovviamente non ha soddisfatto al deputata che è tornata a chiedere "che questa situazione di Altamura e dei suoi cittadini e delle cittadine venga seguita con grandissima cura e grandissima attenzione. Noi avremmo sperato che si desse la possibilità a questa città di poter ritornare ad un voto legittimo e democratico per poter costruire in maniera collettiva la prospettiva. In questo momento c'è soltanto da aspettare, mi auguro che la vicenda venga sciolta in maniera attenta, ma nel più breve tempo possibile. Chiedo ulteriormente al Governo di continuare a seguire questa situazione".
L'onorevole chiedeva al governo di verificare "se sussistano le condizioni per disporre lo scioglimento del consiglio comunale di Altamura, in modo tale che si possa pervenire al ripristino della legittima e democratica rappresentanza attraverso nuove elezioni amministrative nella prima tornata utile".
Condizioni che per il sottosegretario Bocci non sussistono poiché "per lo scioglimento del consiglio comunale di Altamura, vanno richiamati i principi che sorreggono l'adozione delle misure dissolutorie previste dagli articoli 141 e 142 del decreto legislativo n. 267, che, tra l'altro, non possono essere ricondotti all'alveo dei procedimenti attivabili ad istanza di parte. Si tratta, infatti, di atti i cui effetti sono direttamente previsti dall'ordinamento e per la cui adozione la pubblica amministrazione accerta esclusivamente e in termini rigorosi la sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge, assumendo i conseguenziali adempimenti. L'intervento statale è quindi limitato alle fattispecie tipiche, tassativamente indicate dalla legge, che, nel caso di specie, non paiono allo stato concretizzarsi con riferimento ad alcuno dei due articoli 141 e 142 del testo unico degli enti locali, che dunque non risultano applicabili".
In sostanza lo scioglimento anticipato del consiglio comunale è previsto solo "quando gli amministratori locali compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico; quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi a causa di impedimento permanente, rimozione, decadenza, decesso del sindaco o del presidente della provincia; dimissioni del sindaco o del presidente della provincia; cessazione dalla carica per dimissioni contestuali".
Il sottosegretario rispondendo all'onorevole Pannarale ha assicurato" che la situazione del comune di Altamura è costantemente monitorata dalla prefettura di Bari, che segue con grande attenzione tutti gli sviluppi delle vicende giudiziarie che hanno portato all'incriminazione del sindaco".
Una risposta che ovviamente non ha soddisfatto al deputata che è tornata a chiedere "che questa situazione di Altamura e dei suoi cittadini e delle cittadine venga seguita con grandissima cura e grandissima attenzione. Noi avremmo sperato che si desse la possibilità a questa città di poter ritornare ad un voto legittimo e democratico per poter costruire in maniera collettiva la prospettiva. In questo momento c'è soltanto da aspettare, mi auguro che la vicenda venga sciolta in maniera attenta, ma nel più breve tempo possibile. Chiedo ulteriormente al Governo di continuare a seguire questa situazione".