Caso Abbrescia, fu un errore medico
Rinviate a giudizio tre persone. Il video dei Nas
sabato 17 novembre 2012
Il caso delle tre donne che si sottoposero lo scorso 24 marzo ad un test per intolleranza alimentare ha registrato sviluppi. Chiesti rinvii a giudizio per tre persone coinvolte: Anthony Kelly Finbarr (direttore della R & D laboratories di Belfast), Shauna Mc Cormick (impiegata presso lo stesso laboratorio) e il gastroenterologo Ruggero Spinazzola.
Delle tre donne, una giovane 28enne di Trani, Teresa Summa, morì per arresto cardiocircolatorio. Le altre due, Anna Abbrescia (32enne) di Altamura e Addolorata Piazzolla (62enne) di Margherita di Savoia, finirono in ospedale in prognosi riservata. Riuscirono a salvarsi. Lo studio medico privato presso il quale le donne si rivolsero è sito in Barletta, al tempo subito posto sotto sequestro, ed è del dr. Ruggero Spinazzola.
La procura di Trani aprì un'inchiesta ipotizzando a carico di ignoti i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime. Oggi l'attività investigativa ha permesso di ricostruire le dinamiche precedenti all'evento. È stata accertata la somministrazione alle tre donne di nitrito di sodio disciolto in acqua al posto del sorbitolo, una sostanza comunemente usata per il "Breath test", l'esame per scoprire le intolleranze alimentari.
Accertate inoltre le responsabilità della ditta R & D Laboratories (commercialmente nota come Mistral) responsabile per la preparazione e la spedizione degli ordini di prodotti attraverso internet. Dai rilievi dei Nas, sotto la direzione della procura di Trani, è emerso che la ditta Cargill di Castelmassa aveva prodotto ed inviato una fornitura di sorbitolo ad un'azienda di Manchester che a sua volta l'aveva commercializzata a favore della Mistral. Successivamente, sulla base dell'ordine effettuato nel settembre del 2011 tramite ebay da un conoscente di Ruggero Spinazzola, la ditta nord irlandese aveva preparato una confezione di 5 chili che avrebbe dovuto contenere la sostanza zuccherina, immettendo però nel sacco un uguale quantitativo di nitrito di sodio ed apponendo sull'imballaggio un'etichetta con l'indicazione del sorbitolo.
I motivi del tragico errore sono da ricercare nelle condizioni logistiche, organizzative ed igieniche generali della R & D Laboratories come si può evincere dai rilievi fotografici delle autorità sanitarie e di polizia britanniche. In cosa all'articolo il video che attesta la totale assenza dei requisiti previsti dalle norme di sicurezza alimentare e la mancata registrazione della ditta presso gli uffici competenti.
A Ruggero Spinazzola viene contestato l'acquisto su internet di un prodotto da somministrare ad uso medicinale - diagnostico.
Nella foto, la conferenza stampa.
Delle tre donne, una giovane 28enne di Trani, Teresa Summa, morì per arresto cardiocircolatorio. Le altre due, Anna Abbrescia (32enne) di Altamura e Addolorata Piazzolla (62enne) di Margherita di Savoia, finirono in ospedale in prognosi riservata. Riuscirono a salvarsi. Lo studio medico privato presso il quale le donne si rivolsero è sito in Barletta, al tempo subito posto sotto sequestro, ed è del dr. Ruggero Spinazzola.
La procura di Trani aprì un'inchiesta ipotizzando a carico di ignoti i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime. Oggi l'attività investigativa ha permesso di ricostruire le dinamiche precedenti all'evento. È stata accertata la somministrazione alle tre donne di nitrito di sodio disciolto in acqua al posto del sorbitolo, una sostanza comunemente usata per il "Breath test", l'esame per scoprire le intolleranze alimentari.
Accertate inoltre le responsabilità della ditta R & D Laboratories (commercialmente nota come Mistral) responsabile per la preparazione e la spedizione degli ordini di prodotti attraverso internet. Dai rilievi dei Nas, sotto la direzione della procura di Trani, è emerso che la ditta Cargill di Castelmassa aveva prodotto ed inviato una fornitura di sorbitolo ad un'azienda di Manchester che a sua volta l'aveva commercializzata a favore della Mistral. Successivamente, sulla base dell'ordine effettuato nel settembre del 2011 tramite ebay da un conoscente di Ruggero Spinazzola, la ditta nord irlandese aveva preparato una confezione di 5 chili che avrebbe dovuto contenere la sostanza zuccherina, immettendo però nel sacco un uguale quantitativo di nitrito di sodio ed apponendo sull'imballaggio un'etichetta con l'indicazione del sorbitolo.
I motivi del tragico errore sono da ricercare nelle condizioni logistiche, organizzative ed igieniche generali della R & D Laboratories come si può evincere dai rilievi fotografici delle autorità sanitarie e di polizia britanniche. In cosa all'articolo il video che attesta la totale assenza dei requisiti previsti dalle norme di sicurezza alimentare e la mancata registrazione della ditta presso gli uffici competenti.
A Ruggero Spinazzola viene contestato l'acquisto su internet di un prodotto da somministrare ad uso medicinale - diagnostico.
Nella foto, la conferenza stampa.