Candidatura Geoparco Unesco contro l'ipotesi nucleare
Le ultime osservazioni presentate contro la scelta del deposito nazionale
domenica 16 gennaio 2022
Si è conclusa la consultazione pubblica avviata dalla Sogin (società di gestione del nucleare italiano) per la scelta della località italiana in cui realizzare il deposito nazionale nucleare e il parco scientifico e tecnologico. Ad Altamura i siti sono 2 (in parte ricadenti in territorio di Matera), a Gravina 1. Entrambi i Comuni hanno presentato le loro osservazioni ritenendo non idoneo il territorio murgiano. La Regione Puglia, inoltre, ha presentato un documento ufficiale per chiedere l'esclusione del proprio territorio dalla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) che nella prossima fase diventerà Carta nazionale delle aree idonee (Cnai).
L'ultima mossa è stata quella del Parco nazionale dell'Alta Murgia che ha presentato un proprio documento con cui contrasta l'ipotesi nucleare grazie alla proposta di candidare tutti e 13 i Comuni dell'area protetta a Geoparco Unesco.
"In questi giorni - spiega l'ente - è stato fatto un importante passo avanti per allontanare il rischio dal territorio murgiano del deposito di rifiuti radioattivi, inconciliabile con la ricchezza del patrimonio naturale, culturale e geologico. Alla Regione Puglia abbiamo presentato ulteriori osservazioni che motivano il no alla realizzazione, integrando le precedenti in cui evidenziavamo la presenza, nelle aree limitrofe al Parco, di specie animali e vegetali di interesse conservazionistico, habitat, zone umide e siti Natura 2000. Nelle integrazioni trasmesse abbiamo sottolineato la candidatura ormai ufficiale a Geoparco Unesco e l'approvazione in Regione della perimetrazione delle Aree Contigue, due forti freni all'ipotesi del deposito".
L'ultima mossa è stata quella del Parco nazionale dell'Alta Murgia che ha presentato un proprio documento con cui contrasta l'ipotesi nucleare grazie alla proposta di candidare tutti e 13 i Comuni dell'area protetta a Geoparco Unesco.
"In questi giorni - spiega l'ente - è stato fatto un importante passo avanti per allontanare il rischio dal territorio murgiano del deposito di rifiuti radioattivi, inconciliabile con la ricchezza del patrimonio naturale, culturale e geologico. Alla Regione Puglia abbiamo presentato ulteriori osservazioni che motivano il no alla realizzazione, integrando le precedenti in cui evidenziavamo la presenza, nelle aree limitrofe al Parco, di specie animali e vegetali di interesse conservazionistico, habitat, zone umide e siti Natura 2000. Nelle integrazioni trasmesse abbiamo sottolineato la candidatura ormai ufficiale a Geoparco Unesco e l'approvazione in Regione della perimetrazione delle Aree Contigue, due forti freni all'ipotesi del deposito".