Canale Jesce: i fondi ci sono ma il progetto latita

Appello al Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia

martedì 6 febbraio 2018
"I soldi ci sono, l'opera di messa in sicurezza del Canale Jesce di Altamura è di vitale importanza anche per la salute pubblica, ma il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia dorme e i finanziamenti legati al Por Puglia 2014-2020, complessivamente circa nove miliardi, rischiano di ritornare a Bruxelles con un danno enorme al territorio".

Questa la reprimenda sottoscritta dal consigliere regionale Ignazio Zullo che sollecita il consorzio terre d'Apulia a non perdere l'importante opportunità.
"Non vorremmo che il commissario unico dei Consorzi fosse troppo distratto dalla sua campagna elettorale per dedicarsi alla gestione già difficile e complicata dei quattro consorzi pugliesi".

Il torrente Jesce è da molto tempo l'osservato speciale dagli assessorati all'ambiente delle regioni Puglia e Basilicata. A cavallo tra il territorio di Altamura e Matera, il torrente rappresenta un grave problema poiché è diventato canale di scolo delle acque reflue,
L'ultimo appello partito dalla Regione Basilicata all'indirizzo del governatore pugliese Michele Emiliano risale allo scorso dicembre quando l'assessore lucano all'ambiente Francesco Pietrantuono denunciò "l'ennesima grave situazione di riversamento di fluidi sospetti all'interno del torrente Jesce proveniente dal confine pugliese" lamentando inoltre che ciò «sta provocando visibili alterazioni delle acque del torrente con produzione di evidente spuma biancastra rinvenibile all'altezza della "gravina" nella città di Matera" provocando "un evidente danno ambientale per la Basilicata" nonché "di immagine per la città di Matera".

Ora le sollecitazioni arrivano direttamente dalla Puglia e dal consiglio regionale poiché la questione Jesce sta diventando sempre più preoccupante.