Cambio di sacerdoti nelle parrocchie di Altamura
Sabato a Foggia l'ufficializzazione delle nomine. Mancano tre mesi all'inizio delle assemblee del primo Sinodo diocesano
mercoledì 1 settembre 2010
09.15
Un importante appuntamento per la Diocesi di Altamura - Gravina in Puglia e Acquaviva delle Fonti è previsto per sabato prossimo, 4 settembre. Presso il Santuario dell'Incoronata, a Foggia, si svolgerà l'XI Assemblea Pastorale Diocesana, durante la quale saranno ufficializzate le nomine dei presbiteri che hanno ricevuto un nuovo ufficio di parroco. Il vescovo, mons. Mario Paciello, lo scorso 14 giugno, in una lettera indirizzata ai sacerdoti ed ai diaconi della Diocesi, sottolineava "l'urgenza di un ricambio di persone, di mansioni e di luoghi di ministero". Annunciava che a settembre ci sarebbe stato un cambio di sacerdoti in diverse comunità parrocchiali diocesane e, dunque, anche di Altamura. "I sacerdoti ai quali il Signore chiederà di lasciare temporaneamente o definitivamente l'ufficio di parroco - aggiungeva - non pensino né di essere messi da parte, né di doversi ritirare a vita privata. La prontezza a rinunciare a qualunque ufficio non ci dispensa dal dovere di essere servi di Cristo, della Parola e della Chiesa, fino all'ultimo respiro".
In un'altra lettera ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi, datata 24 giugno 2010, mons. Paciello esprimeva il suo "grazie per la testimonianza di disponibilità, di fede e di obbedienza che avete dato a me, ai confratelli e al Popolo di Dio, a seguito degli annunci di cambiamento del 14 giugno scorso. Qualche manifestazione di reazione e di dissenso merita tutta la comprensione da parte mia perché a qualcuno ho chiesto un'obbedienza difficile". Secondo le parole del Vescovo "questa operazione di movimento quasi generale di presbiteri e di diaconi all'interno della Diocesi rappresenta un nuovo inizio. Sono convinto – ha ribadito mons. Paciello – che il servizio di ogni sacerdote in una nuova parrocchia apporterà grande slancio. Ogni parroco reca con sé la ricchezza d'esperienza del servizio già svolto. Il trasferimento di tanti sacerdoti e diaconi in un solo giorno non è semplice. Se ciò è stato possibile, lo si deve proprio ai sacerdoti ed ai diaconi. Se non avessi avuto questi sacerdoti e questi diaconi, mi sarebbe stato impossibile fare una cosa del genere".
Durante l'incontro in programma all'Incoronata, verranno tracciate le linee guida del nuovo anno pastorale. Un momento fondamentale, per la Chiesa locale, anche perché precede di tre mesi l'apertura delle assemblee del primo Sinodo diocesano. "L'incontro all'Incoronata – ha affermato mons. Paciello – rappresenta una porta. Ci mettiamo nelle mani della Madonna per vivere questi tre mesi di attesa dell'inizio delle assemblee sinodali. Una porta ed un ponte allo stesso tempo, perché le assemblee sinodali cominceranno durante la solennità dell'Immacolata. Il Sinodo ha una storia di due anni dietro di sé, un intenso periodo di preparazione, di riflessione, di preghiera, di studio, di sensibilizzazione. Al Sinodo non parteciperanno solo i 160 delegati chiamati ad essere presenti alle Sedute. Il Sinodo è un evento di Chiesa, è tutta la comunità diocesana a celebrarlo in maniera diversa nelle parrocchie, nelle comunità religiose e all'interno dell'aula sinodale. Ce la metteremo tutta – ha concluso il Vescovo – per cercare di rendere il Sinodo più fecondo, ricco ed efficace possibile perché nasca un cammino nuovo per la nostra Diocesi".
In un'altra lettera ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi, datata 24 giugno 2010, mons. Paciello esprimeva il suo "grazie per la testimonianza di disponibilità, di fede e di obbedienza che avete dato a me, ai confratelli e al Popolo di Dio, a seguito degli annunci di cambiamento del 14 giugno scorso. Qualche manifestazione di reazione e di dissenso merita tutta la comprensione da parte mia perché a qualcuno ho chiesto un'obbedienza difficile". Secondo le parole del Vescovo "questa operazione di movimento quasi generale di presbiteri e di diaconi all'interno della Diocesi rappresenta un nuovo inizio. Sono convinto – ha ribadito mons. Paciello – che il servizio di ogni sacerdote in una nuova parrocchia apporterà grande slancio. Ogni parroco reca con sé la ricchezza d'esperienza del servizio già svolto. Il trasferimento di tanti sacerdoti e diaconi in un solo giorno non è semplice. Se ciò è stato possibile, lo si deve proprio ai sacerdoti ed ai diaconi. Se non avessi avuto questi sacerdoti e questi diaconi, mi sarebbe stato impossibile fare una cosa del genere".
Durante l'incontro in programma all'Incoronata, verranno tracciate le linee guida del nuovo anno pastorale. Un momento fondamentale, per la Chiesa locale, anche perché precede di tre mesi l'apertura delle assemblee del primo Sinodo diocesano. "L'incontro all'Incoronata – ha affermato mons. Paciello – rappresenta una porta. Ci mettiamo nelle mani della Madonna per vivere questi tre mesi di attesa dell'inizio delle assemblee sinodali. Una porta ed un ponte allo stesso tempo, perché le assemblee sinodali cominceranno durante la solennità dell'Immacolata. Il Sinodo ha una storia di due anni dietro di sé, un intenso periodo di preparazione, di riflessione, di preghiera, di studio, di sensibilizzazione. Al Sinodo non parteciperanno solo i 160 delegati chiamati ad essere presenti alle Sedute. Il Sinodo è un evento di Chiesa, è tutta la comunità diocesana a celebrarlo in maniera diversa nelle parrocchie, nelle comunità religiose e all'interno dell'aula sinodale. Ce la metteremo tutta – ha concluso il Vescovo – per cercare di rendere il Sinodo più fecondo, ricco ed efficace possibile perché nasca un cammino nuovo per la nostra Diocesi".