Cade la giunta a Grumo e arriva il commissario. Resterà l’autovelox sulla statale 96?
Finisce il mandato amministrativo nel Comune finito nel mirino del consigliere del M5S Mario Conca
mercoledì 30 ottobre 2019
17.50
La domanda sorge spontanea: l'autovelox della discordia andrà in cantina dopo la caduta della giunta D'Altri a Grumo Appula? L'apparecchio elettronico per il controllo della velocità ubicato dalla polizia municipale di Grumo Appula sulla statale 96, che tanto ha fatto discutere negli scorsi mesi semplici automobilisti e forze politiche, sarà ancora il "braccio armato" dell'amministrazione per fare cassa, così come più volte denunciato, tra gli altri, dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Mario Conca?
E' notizia di queste ore, infatti, la nomina del commissario prefettizio per la città di Grumo, che dovrà governare il piccolo centro del barese fino alle prossime elezioni amministrative. Il consiglio grumese non è riuscito ad approvare entro la scadenza la delibera per il permanere degli equilibri di bilancio. Ciò ha portato la Prefettura di Bari a decidere per lo scioglimento del consiglio comunale e quindi la decadenza della giunta guidata da Michele D'Atri, nominando commissario pro tempore il vice Prefetto Francesco Tarricone.
Certo, più di uno, alla luce delle ultime vicende si è chiesto: è forse proprio per tappare il buco in bilancio che il Comune aveva installato quell'autovelox sulla statale 96? Secondo Conca non ci sono dubbi. L'autovelox serviva a fare cassa con le multe provenienti dal controllo elettronico della velocità nel tratto di strada della statale 96 in territorio di Grumo. "La verità è che D'Atri – ha affermato il consigliere regionale pentastellato - dovrebbe chiedere scusa per la pessima gestione delle casse comunali. A nulla è servito multare 10mila automobilisti negli ultimi tre anni, per qualche milione di euro di sanzioni, con un autovelox illegittimo che da oltre un mese, per fortuna, non si vede più".
A nulla è servito tutto ciò e per i cittadini di Grumo - secondo Conca - si unisce al danno la beffa. "Mi dispiace per i grumesi che ora dovranno pagare i 250mila euro alla ditta proprietaria di quell'autovelox, sotto forma di tasse, fino a dicembre 2020". Chissà se, invece, l'apparecchio resterà in funzione anche dopo l'avvicendamento della giunta D'Atri, continuando a indispettire gli automobilisti che numerosi quotidianamente percorrono la statale.
E' notizia di queste ore, infatti, la nomina del commissario prefettizio per la città di Grumo, che dovrà governare il piccolo centro del barese fino alle prossime elezioni amministrative. Il consiglio grumese non è riuscito ad approvare entro la scadenza la delibera per il permanere degli equilibri di bilancio. Ciò ha portato la Prefettura di Bari a decidere per lo scioglimento del consiglio comunale e quindi la decadenza della giunta guidata da Michele D'Atri, nominando commissario pro tempore il vice Prefetto Francesco Tarricone.
Certo, più di uno, alla luce delle ultime vicende si è chiesto: è forse proprio per tappare il buco in bilancio che il Comune aveva installato quell'autovelox sulla statale 96? Secondo Conca non ci sono dubbi. L'autovelox serviva a fare cassa con le multe provenienti dal controllo elettronico della velocità nel tratto di strada della statale 96 in territorio di Grumo. "La verità è che D'Atri – ha affermato il consigliere regionale pentastellato - dovrebbe chiedere scusa per la pessima gestione delle casse comunali. A nulla è servito multare 10mila automobilisti negli ultimi tre anni, per qualche milione di euro di sanzioni, con un autovelox illegittimo che da oltre un mese, per fortuna, non si vede più".
A nulla è servito tutto ciò e per i cittadini di Grumo - secondo Conca - si unisce al danno la beffa. "Mi dispiace per i grumesi che ora dovranno pagare i 250mila euro alla ditta proprietaria di quell'autovelox, sotto forma di tasse, fino a dicembre 2020". Chissà se, invece, l'apparecchio resterà in funzione anche dopo l'avvicendamento della giunta D'Atri, continuando a indispettire gli automobilisti che numerosi quotidianamente percorrono la statale.