Bruciano documenti rubati dall'interno di un'auto
Ma vengono sorpresi da carabinieri in borghese
martedì 12 novembre 2013
10.25
Ancora furti: non di auto o preziosi, ma di documenti. Due giovani sono stati fermati nella scorsa notte dai carabinieri in forza alla Stazione di Altamura per aver rubato certificati dall'interno di una Fiat 500 in sosta in via Cufra. Si tratta di un 24enne e di un minorenne, entrambi altamurani. Il primo è stato detenuto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre il secondo è stato deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso.
I due, avevano prelevato i documenti dal cassetto interno dell'autovettura rompendo il finestrino dal lato passeggero. Probabilmente cercavano altro e, non avendo trovato nulla di interessante, si sono impossessati dei documenti. Ma che farsene? È la domanda che sarà sopraggiunta al loro encefalo pochi minuti dopo, quando hanno cercato di disfarsi delle prove, bruciandole. Con l'accendino, infatti, hanno provato a dar fuoco alle carte. Ma la sorte spesso non sposa le strategie messe in atto se c'è di mezzo la cattiva fede. Passa di lì, in quel frangente di tempo, una pattuglia di carabinieri in borghese che, incuriositi dal fuocherello, chiedono spiegazioni. L'imbarazzo e il balbettio dei due danno le risposte cercate. Ed ecco che il filo trova il giusto passo che disegna l'intera trama.
Ma per la tenuità del danno, il giudice ha già disposto la scarcerazione del giovane. E chissà se i due, d'ora in poi, penseranno con logica prima di agire.
I due, avevano prelevato i documenti dal cassetto interno dell'autovettura rompendo il finestrino dal lato passeggero. Probabilmente cercavano altro e, non avendo trovato nulla di interessante, si sono impossessati dei documenti. Ma che farsene? È la domanda che sarà sopraggiunta al loro encefalo pochi minuti dopo, quando hanno cercato di disfarsi delle prove, bruciandole. Con l'accendino, infatti, hanno provato a dar fuoco alle carte. Ma la sorte spesso non sposa le strategie messe in atto se c'è di mezzo la cattiva fede. Passa di lì, in quel frangente di tempo, una pattuglia di carabinieri in borghese che, incuriositi dal fuocherello, chiedono spiegazioni. L'imbarazzo e il balbettio dei due danno le risposte cercate. Ed ecco che il filo trova il giusto passo che disegna l'intera trama.
Ma per la tenuità del danno, il giudice ha già disposto la scarcerazione del giovane. E chissà se i due, d'ora in poi, penseranno con logica prima di agire.