Bombetta d'Oro 2012, cerimonia di premiazione
Sul palco insieme Altamura e Gravina. I vincitori del festival
venerdì 3 agosto 2012
16.21
Si è conclusa ieri la manifestazione "Bombetta d'Oro 2012", un festival nazionale di teatro comico diretto da Silvano Picerno de "La Banda degli Onesti". Dopo un primo spettacolo dal titolo "Il peggio del Piaggio" di Saverio Paternoster, volto alla più profonda riflessione sul proprio destino, si dato il via alla cerimonia di premiazione con toni ironici e scherzosi tipici dei "banditi" Silvano Picerno e Franco Lanco.
Gli attori Giorgio Zuccaro e Mariapia Leone, accompagnati dalle musiche di Renzo Cicolecchia e Saverio Paternoster, voce Loredana Savino, hanno rievocato antiche storie della città di Gravina attraversando la drammaturgia e la poesia. Tutto il lingua gravinese. Cos'è che pregiudica la vita di un popolo? Il destino o le colpe annesse al comportamento del popolo stesso? Probabilmente entrambi; ma qual è il confine che li separa? Questo confine è la rassegnazione ad un destino inesorabilmente decadente dove la condizione di fatto è vivere fuori dalla storia e nella convinzione di non poter essere, in ogni caso, artefici del proprio destino. Il rione raccontato sul palco è quello del Piaggio.
Tra gli ospiti, vittime degli scherni dei comici, anche i sindaci delle città di Altamura e Gravina. 11 chilometri di distanza non rappresentano una linea di separazione tra i due comuni. Altamura e Gravina costituiscono un'unica realtà territoriale. Questo il messaggio della serata, sebbene Picerno e Lanco si siano dilettati nel mettere in scena battute di campanilismo ormai superato.
Di seguito i vincitori del festival: Miglior Spettacolo "Il marito di mio figlio"; Maggior gradimento "Tutta colpa di Moana"; Miglior regia Fabio Campetella; Miglior attrice Emanuela Dibattista; Miglior Attore Sasà Palumbo; Miglior attore non-protagonista Paola Cosimi; Miglior caratterista Gerry Petrosino; Menzione speciale Scenografia "Colpo di maschera".
Gli attori Giorgio Zuccaro e Mariapia Leone, accompagnati dalle musiche di Renzo Cicolecchia e Saverio Paternoster, voce Loredana Savino, hanno rievocato antiche storie della città di Gravina attraversando la drammaturgia e la poesia. Tutto il lingua gravinese. Cos'è che pregiudica la vita di un popolo? Il destino o le colpe annesse al comportamento del popolo stesso? Probabilmente entrambi; ma qual è il confine che li separa? Questo confine è la rassegnazione ad un destino inesorabilmente decadente dove la condizione di fatto è vivere fuori dalla storia e nella convinzione di non poter essere, in ogni caso, artefici del proprio destino. Il rione raccontato sul palco è quello del Piaggio.
Tra gli ospiti, vittime degli scherni dei comici, anche i sindaci delle città di Altamura e Gravina. 11 chilometri di distanza non rappresentano una linea di separazione tra i due comuni. Altamura e Gravina costituiscono un'unica realtà territoriale. Questo il messaggio della serata, sebbene Picerno e Lanco si siano dilettati nel mettere in scena battute di campanilismo ormai superato.
Di seguito i vincitori del festival: Miglior Spettacolo "Il marito di mio figlio"; Maggior gradimento "Tutta colpa di Moana"; Miglior regia Fabio Campetella; Miglior attrice Emanuela Dibattista; Miglior Attore Sasà Palumbo; Miglior attore non-protagonista Paola Cosimi; Miglior caratterista Gerry Petrosino; Menzione speciale Scenografia "Colpo di maschera".