Blitz antidroga a Bari, sequestrati beni per 3 milioni di euro

Dell'organizzazione faceva parte anche Rocco Lagonigro, ucciso ad Altamura lo scorso 27 marzo. Nell'articolo, l'elenco degli arrestati

martedì 11 maggio 2010
200 Carabinieri del Comando provinciale di Bari, supportati da elicotteri ed unità cinofile, hanno condotto, all'alba di questa mattina, l'operazione "Barracuda", con l'esecuzione di 31 provvedimenti restrittivi emessi dal Tribunale di Bari (due dei quali di sottoposizione all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di altrettante persone, tutte appartenenti ad un pericoloso sodalizio criminale, capeggiato dal 29enne Marco Pesce, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

I provvedimenti, eseguiti in Bari e nei Comuni di Putignano, Mola di Bari, Fasano, Ginosa, Castellana Grotte, Cellammare e Santeramo in Colle, sono stati emessi dal Gip presso il Tribunale di Bari – Dott.ssa Iolanda Carrieri - su richiesta del Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia, Dott. Giuseppe Scelsi, che hanno coordinato le investigazioni condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle.

Le indagini, avviate nel 2005, sono sfociate nell'operazione odierna che ha inferto un altro duro colpo alle attività criminali nel sud barese, avendo disarticolato il sodalizio che governava il mercato dell'eroina e della cocaina in molti comuni. Durante questi anni, infatti, 16 sono state le persone arrestate nella flagranza di reato di spaccio e 50 i tossicodipendenti segnalati al Prefetto, determinando il sequestro di cospicui quantitativi di droga. Le investigazioni hanno anche permesso di accertare come i proventi dell'illecita attività venissero riciclati con l'acquisto di appartamenti e di cavalli di razza. Da qui il cospicuo patrimonio di beni mobili ed immobili sequestrato con il blitz odierno, del valore stimato di circa 3 milioni di euro e costituito da quattro appartamenti, cinque autovetture, un'azienda agricola comprensiva di svariati capi di bestiame (tra cui un allevamento di cavalli di razza), nonchè diversi conti correnti bancari e libretti postali.

L'attività investigativa ha permesso, inoltre, sia la ricostruzione della vasta e variegata "utenza" che si forniva dall'organizzazione, tra cui anche ristoratori, commercianti, rappresentanti, titolari di negozi, studenti, autotrasportatori, impiegati e professionisti, sia le modalità con cui la banda era solita recuperare il credito vantato: i "clienti" morosi venivano infatti picchiati, motivo per cui è stato possibile contestare anche i reati di estorsione e lesioni personali ad alcuni degli affiliati.

L'organizzazione, a carattere verticistica, era capeggiata da Marco PESCE, di Putignano che, oltre a commercializzare lo stupefacente e ad occuparsi personalmente del recupero dei crediti più cospicui, si avvaleva di:

- Angelo Massimo VIPPOLIS, Angelo e Domenico LOCOROTONDO, quali principali e diretti collaboratori nell'ambito del comune di Putignano;

- Giuseppe DE SILVIO, il quale aveva il compito tassativo di provvedere al costante rifornimento della sostanza stupefacente, prelevata a sua volta da affiliati al clan "Parisi" di Bari Japigia;

- Franco PIRRELLI, che provvedeva a commercializzare la sostanza stupefacente, al dettaglio, in Castellana Grotte (BA) e zone limitrofe;

- Luigi LACIRIGNOLA che aveva il compito di provvedere a spacciare la sostanza stupefacente, al dettaglio, in Fasano (BR) e zone limitrofe;

- Domenico BITETTI, referente sul comune di Santeramo in Colle (BA) e zone limitrofe;

- un nutrito numero di spacciatori, tra cui due donne, che provvedevano anche alla raccolta del denaro provento della vendita dello stupefacente.

Tra le "figure" di spessore faceva parte anche il pluripregiudicato 32enne Rocco Lagonigro, stretto "collaboratore" del Pesce, ucciso a colpi di pistola in un agguato avvenuto lo scorso 27 marzo ad Altamura, in cui perse la vita anche Vincenzo Ciccimarra.


Questo l'elenco delle persone arrestate:

1. Bitetti Domenico, cl. 75, residente a Santeramo in Colle
2. Campanella Luigi, cl. 72 (,) residente a Putignano
3. Campanella Pierpaolo, cl. 80, residente a Putignano
4. Cino Cesare, cl. 81, residente a Putignano
5. Cristantielli Antonio, cl. 78, residente a Putignano
6. De Masi Cosimo Vincenzo, cl. 71, residente a Putignano
7. De Silvio Giuseppe, cl. 67, residente a Mola di Bari
8. Genchi Francesco, cl. 82, residente a Putignano
9. Genco Fabio, cl. 86, residente a Putignano
10. Grasso Vito Antonio, cl. 72, residente a Ginosa (Ta)
11. Lacirignola Luigi, cl. 72, residente a Fasano (Br)
12. Laterza Giuseppe, cl. 73, residente a Putignano
13. Locorotondo Angelo, cl. 64, residente a Noci
14. Locorotondo Domenico, cl. 69, residente a Putignano
15. Netti Giovanni Vito, cl. 55, residente a Putignano
16. Pesce Marco, cl. 81, residente a Putignano
17. Petragallo Salvatore, cl. 80, residente a Santeramo in Colle
18. Pirrelli Franco, cl. 79, residente a Castellana Grotte
19. Posa Sabino, cl. 85, residente a Bari
20. Posa Sabino, cl. 89, residente a Putignano
21. Putignano Tommaso, cl. 74, residente a Putignano
22. Sgaramella Antonio, cl. 75, residente a Santeramo in Colle
23. Sgaramella Francesco, cl. 78, residente a Santeramo in Colle
24. Vippolis Angelo Massimo, cl. 67, residente a Putignano
25. Calabrese Vincenzo, cl. 78, residente a Putignano
26. Lampugnani Vito, cl. 85, residente a Bari
27. Passarelli Filippo, cl. 80, residente ad Altamura
28. Peluso Maria, cl. 82, residente a Bari
29. Ronghi Annalisa, cl. 79, residente a Cellammare