Bilancio partecipato: utopia o possibilità di sviluppo?
Loiudice interroga l'amministrazione comunale
mercoledì 15 marzo 2017
Approvare e rendere operativo il progetto di Bilancio Partecipativo per Altamura, considerato il vero strumento di democrazia partecipativa, per la crescita civile, sociale ed economica della Comunità di Altamura e che potrà consentire di decidere come investire parte delle risorse che vengono messe in bilancio ogni anno, all'interno di regole e priorità condivise, favorendo il confronto e la cooperazione tra i concittadini.
Questa la proposta inviata dal consigliere del Partito democratico, Gino Loiudice all'attenzione della giunta comunale in vista della imminente approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio 2017 di cui lo stesso consigliere chiede di conoscere le linee guida del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) per l'esercizio 2017, documento fondamentale di programmazione gestionale degli obbiettivi affidati ai dirigenti, che sarà approvato dopo l'approvazione del Bilancio di Previsione.
Il Bilancio partecipato è uno strumento adottato in molti Comuni e più volte finito sul tavolo della discussione anche delle precedenti amministrazioni ma, nonostante le buone intenzioni, ad oggi sembra essere ancora utopia.
Eppure il principale obiettivo che il bilancio partecipativo si prefigge è, appunto, quello di incentivare il confronto e la determinazione di scelte e decisioni condivise per rispondere in modo più efficace alle richieste di una società sempre più complessa, finalizzato anche a ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, e migliorare l'equilibrio tra i bisogni da soddisfare e le risorse limitate.
Uno strumento che secondo Loiudice può essere applicato attraverso assemblee di quartiere, il coinvolgimento di Scuole, Associazioni del terzo settore e singoli cittadini poiché "si ritiene necessario un sempre più diffuso coinvolgimento della gente nelle scelte di governo della Città, consentendo ai cittadini di decidere, di concerto con l'Amministrazione, come investire parte delle risorse che vengono messe in bilancio ogni anno, favorendo il confronto e la cooperazione, per amministrare con i cittadini, non solo per i cittadini" si legge nel testo dell'interpellanza.
In realtà di Bilancio partecipato si era già discusso lo scorso anno in aula consiliare e al termine di un lungo confronto, l'amministrazione comunale si era detta pronta ad avviare una serie di incontri nei diversi quartieri cittadini per discutere con la comunità tanto di Bilancio di previsione quanto e soprattutto di Avanzo di amministrazione al fine di condividere con i cittadini modalità, tempi e progetti in cui investire i soldi disponibili sul bilancio comunale.
Un progetto annunciato a maggio 2016 e a quanto pare rimasto nei cassetti del Municipio.
Questa la proposta inviata dal consigliere del Partito democratico, Gino Loiudice all'attenzione della giunta comunale in vista della imminente approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio 2017 di cui lo stesso consigliere chiede di conoscere le linee guida del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) per l'esercizio 2017, documento fondamentale di programmazione gestionale degli obbiettivi affidati ai dirigenti, che sarà approvato dopo l'approvazione del Bilancio di Previsione.
Il Bilancio partecipato è uno strumento adottato in molti Comuni e più volte finito sul tavolo della discussione anche delle precedenti amministrazioni ma, nonostante le buone intenzioni, ad oggi sembra essere ancora utopia.
Eppure il principale obiettivo che il bilancio partecipativo si prefigge è, appunto, quello di incentivare il confronto e la determinazione di scelte e decisioni condivise per rispondere in modo più efficace alle richieste di una società sempre più complessa, finalizzato anche a ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, e migliorare l'equilibrio tra i bisogni da soddisfare e le risorse limitate.
Uno strumento che secondo Loiudice può essere applicato attraverso assemblee di quartiere, il coinvolgimento di Scuole, Associazioni del terzo settore e singoli cittadini poiché "si ritiene necessario un sempre più diffuso coinvolgimento della gente nelle scelte di governo della Città, consentendo ai cittadini di decidere, di concerto con l'Amministrazione, come investire parte delle risorse che vengono messe in bilancio ogni anno, favorendo il confronto e la cooperazione, per amministrare con i cittadini, non solo per i cittadini" si legge nel testo dell'interpellanza.
In realtà di Bilancio partecipato si era già discusso lo scorso anno in aula consiliare e al termine di un lungo confronto, l'amministrazione comunale si era detta pronta ad avviare una serie di incontri nei diversi quartieri cittadini per discutere con la comunità tanto di Bilancio di previsione quanto e soprattutto di Avanzo di amministrazione al fine di condividere con i cittadini modalità, tempi e progetti in cui investire i soldi disponibili sul bilancio comunale.
Un progetto annunciato a maggio 2016 e a quanto pare rimasto nei cassetti del Municipio.