Ballottaggio, lunga l'attesa tra riunioni, riflessioni e silenzi preoccupanti

Rinnovamento e 5 stelle in fase di riflessione. Stigliano dice no agli apparentamenti

giovedì 4 giugno 2015 9.22
A cura di Francesco Mastromatteo
"Non faremo apparentamenti. E non li faremo perché vogliamo portare avanti il nostro progetto così come lo abbiamo presentato agli altamurani e così come loro lo hanno sostenuto".

Chiude ufficialmente l'ipotesi di allargare la coalizione in vista del ballottaggio del prossimo 14 giugno, Antonello Stigliano mettendo una pietra sopra ogni possibile ipotesi di accordo con i gli altri esponenti delle coalizioni che hanno raggiunto un numero di voto inferiori al Pd ma pur sempre determinanti. Stigliano, dunque, sceglie la stessa via dal suo diretto avversario, Giacinto Forte, che fin dalla presentazione delle sue liste, a marzo, aveva annunciato: "se non vinceremo al primo turno non faremo apparentamenti", proponendosi del resto fin da subito come alternativo agli schieramenti tradizionali.

"Altamura cambia con gli altamurani, non li sacrificheremo sull'altare di qualche accordo o pacchetto di voto. È una questione di credibilità e coerenza", continua il candidato del centrosinistra, che aggiunge, in polemica con l'avversario: "Sempre qualcuno ha detto che andrà avanti da solo, bene, noi invece andremo avanti con tutti i cittadini altamurani che hanno voglia di cambiare Altamura, davvero. E sono in tanti, nei prossimi giorni ci impegneremo a farli diventare tantissimi".

Chi invece si trincera dietro il tradizionale riserbo è Luigi Lorusso, indicato da tutti come "ago della bilancia": "Attendiamo i dati definitivi per fare una valutazione del voto, non abbiamo ancora parlato del ballottaggio, ci riuniremo nei prossimi giorni per discuterne", dichiara il leader di Rinnovamento Altamura, anche se dopo le nette parole di Stigliano appare difficile la possibilità di un accordo ufficiale.

Mentre Stigliano e Forte affilano le armi in vista dello scontro finale, gli altri contendenti, ormai fuori dalla corsa, preferiscono fermarsi per riflettere, anche se non tutti hanno voglia di parlare. Se Pietro Masi promette di uscire pubblicamente allo scoperto nelle prossime ore, anche se come è noto il Movimento 5 stelle, tra i suoi principi cardine, ha quello di non fare alleanze, Nico Dambrosio, dopo la non esaltante prova di Forza Italia, che vede l'ex partito di governo fuori dal prossimo consiglio, rimanda le dichiarazioni a "dopo aver riordinato le idee", mentre Franco Fiore evita le dichiarazioni alla stampa ed affida tutto ad una frase di Pasolini su facebook: "Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù".

Dieci giorni al secondo turno elettorale. Molti meno a disposizione dei big della politica per decidere il futuro proprio e quello della comunità. Niente accordi ufficiali, dunque. Vedremo per quelli ufficiosi.