Avviare una casa editrice? Raffaella e Geltrude ce l’hanno fatta… a 27 anni

L’esperienza di due ragazze che credono nella loro passione. Una storia raccontata attraverso "Fasi di Luna"

venerdì 4 marzo 2011 10.05
A cura di Anna Maria Colonna
Giovani che scommettono sulle proprie passioni. Che si mettono in gioco perché credono nel presente. Ne vale la pena. D'altronde bisogna solo guardare al futuro con fiducia e rischiare. Anche se è difficile. Anche a costo di sacrifici. Tante volte i giovani dicono che oggi, per poter lavorare, è necessario inventarsi un mestiere. Perché no? L'esempio di chi lo ha già fatto può rappresentare un incoraggiamento per chi, invece, rimane fermo chiedendosi «e se non va bene?». La vita è un insieme di "se" che possono essere trasformati in "si". La forza di volontà fa la sua buona parte.

Raffaella Moramarco e Geltrude Cupertino. Due amiche ed una grande passione. Quella per il mondo dell'editoria. Entrambe nate nel 1983, si sono conosciute a Bari, presso la casa editrice Palomar. Raffaella, di Altamura, lavorava all'interno della casa editrice, Geltrude, di Fasano, stava frequentando lì un master. L'esperienza è servita a gettare le fondamenta di ciò che stanno costruendo insieme. Si chiama "Fasi di Luna" ed è una casa editrice specializzata in editoria per l'infanzia. Ha sede a Bari. Ufficialmente è nata a maggio dello scorso anno, anche se dietro c'è un lavoro di creatività che parte già qualche mese prima. «Una bella avventura», la definiscono le due ragazze. Il nome scelto vuole dare l'idea della trasformazione continua, di passaggi, di evoluzioni, quindi di miglioramenti e di un progresso senza sosta.

Consulente editoriale è Marco Brando, giornalista e scrittore ligure. «Marco è molto legato alla Puglia, dove ha lavorato per tanti anni. Spesso valuta i manoscritti. Crede molto in queste realtà create dai giovani. Con lui abbiamo scelto il nome della casa editrice, la cosa più difficile».

Raffaella Moramarco, dopo il Liceo Classico, frequentato ad Altamura, ha studiato lettere classiche a Pisa. «Dopo gli studi, rientrata in Puglia, mi sono iscritta ad un master presso la Palomar, rimanendo a lavorare nella casa editrice per due anni. Durante l'Università avevo già fatto uno stage a Pisa in un'altra casa editrice. Un mondo che mi è piaciuto molto e subito, volevo fare questo nella vita». Alla Palomar Raffella ha imparato anche ad usare i programmi per l'impaginazione dei libri. «Non c'entrava niente con la mia laurea, ma il mondo dell'editoria è così, devi essere versatile, devi voler e saper fare tutto».

Geltrude Cupertino, dopo il Liceo Classico, frequentato a Fasano, ha studiato lettere moderne, indirizzo Editoria e Giornalismo, a Bari, dove vive. «Amo il mondo dei libri, mi è sempre piaciuto studiare, soprattutto la letteratura». Ha frequentato presso la Palomar un master di un anno, rimanendo, poi, nell'Ufficio Stampa della casa editrice.

Prima pubblicazione di "Fasi di Luna", il volume Mamma che fame! Dai quaderni di cucina di Paola (collana Le Pandette, dedicata al cibo, al benessere e alla salute) di Claudia Poliseno e di Giovanna Quaranta, pubblicato a novembre scorso. Il libro raccoglie le ricette di Paola, una delle più brave cuoche baresi prematuramente scomparsa. La figlia Claudia e la migliore amica Giovanna hanno selezionato, dai suoi quaderni di cucina, diverse specialità. Un libro che parla dell'insuperabile "cucina di mamma", nella cui atmosfera magica e calda si gustano piatti preparati con cura, talento e tanto amore. «È andata molto bene - affermano - lo abbiamo presentato anche alla Laterza di Bari».

Il 5 marzo sarà presentato ad Altamura, alle ore 18.30, presso la Sala consiliare del Palazzo di Città, L'ulivo scomparso dell'altamurano Pino Creanza, racconto illustrato per ragazzi che inaugura la collana Gli Aquiloni, libri dedicati ai più piccoli. Introdurrà Stefania Liverini, scrittrice ed esperta di letteratura per l'infanzia. Ci sono altre presentazioni in programma a Bari.

A giugno la casa editrice presenterà la collana Antiope, scrittura di donne che hanno aperto nuove frontiere nella storia e nella cultura. Libri che guardano al mondo femminile in termini sociali, culturali, etnico-razziali per dare voce a "venti di periferia" altrimenti ignorati. Si partirà con il racconto di un viaggio in Iran fatto da due giornaliste parlamentari, Barbara Nepitelli e Cesarina Trillini.

Entro fine anno, previsto anche il lancio della collana Il Faro, studi sociali che raccontano e approfondiscono un'attualità in continua trasformazione, punti di riferimento del sapere pedagogico e didattico, fari nell'educazione infantile e adolescenziale che si propongono di svelare il "segreto" dell'infanzia.

Raffaella e Geltrude stanno pensando di pubblicare anche degli e-book. «Siamo per il cartaceo - spiegano - ma c'è un mercato da soddisfare e non possiamo rimanere indietro». Le pubblicazioni di "Fasi di Luna" vengono distribuite nelle grandi e piccole librerie di Puglia, Basilicata, Calabria ed in qualche libreria specializzata di Roma e Milano.

«Ci vuole passione - spiega Raffaella - convinzione, un po' di esperienza, senso del rischio. La maggior parte delle cose si impara strada facendo. Non bisogna mai fermarsi. L'età giusta per cominciare penso sia la nostra. All'inizio è difficilissimo, io ho avuto la fortuna di lavorare alla Palomar, lì ho imparato tanto. Devi essere una spugna, assorbire più nozioni possibili perché poi ti rendi conto che tutto è prezioso. I primi contatti e contratti editoriali nascono per caso, magari anche con un passaparola o da un incontro. Per il primo libro, quello di cucina, è stato così».

«Bisogna stringere i denti, investire e non aspettarsi subito i risultati, soprattutto oggi il che settore editoriale è fuori moda», aggiunge Geltrude. «Bisogna crederci e non arrendersi mai perché questo vuol dire credere nella realizzazione dei propri sogni».

Raffaella si occupa di grafica e redazione (ha curato la correzione delle bozze del libro di Silvio Teot A furor di popolo, Fabio Perinei e la stagione della Murgia). Geltrude di Ufficio Stampa. Lavorano in due e ce la fanno. Hanno caratteri diversi, ma questo, per loro, è un punto di forza. Raffaella tutti i giorni da Altamura si reca a Bari, dove, a casa di Geltrude, c'è una stanza che funge da ufficio. «Il tempo per leggere i manoscritti, per impaginare, per fare il lavoro da scrivania lo trovi la sera, nel week-end. Ci dedichiamo tutta la giornata alla nostra attività, questo lavoro ti impegna la mente, anche di notte. Richiede molta concentrazione», spiegano.

Sono partite da zero, economicamente parlando. Stanno realizzando i loro sogni. E il mondo, come scrive Paulo Coelho, "è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni".