Avevano nascosto una pericolosa arma in campagna
Arrestati gli altamurani Francesco Rinaldi, il figlio Bartolo e il nipote F. Coscia. Da accertare la provenienza e l'eventuale utilizzo in episodi delittuosi
sabato 21 aprile 2012
10.04
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, in collaborazione con i militari della Compagnia di Altamura, hanno arrestato il 53enne Francesco Donato Rinaldi, già noto alle Forze di Polizia e da poco scarcerato, il figlio 23enne Bartolo ed il nipote 36enne Francesco Coscia, tutti di Altamura, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, per avere in concorso tra loro detenuto e portato in luogo pubblico una pericolosa pistola marca "Tanfoglio", Mod. "Force 99", cal. 9x21, con matricola abrasa.
Le indagini, coordinate dalla Dda, hanno consentito circa un anno fa ai Carabinieri di sequestrare, nelle campagne di Altamura, l'arma abilmente occultata all'interno di un secchio in plastica sotterrato a circa 5 centimetri rispetto al manto terroso, rinvenuta in un terreno in località "Serra Porcaro" di Altamura.
Gli investigatori sono riusciti a scoprire il luogo ove veniva nascosta dai tre la pistola effettuando numerosi servizi di osservazione e pedinamento. In particolare, è stato documentato che in occasione del permesso premio in data 23 aprile 2011 concesso al Rinaldi Donato Francesco, all'epoca detenuto nel carcere di Taranto, lo stesso, insieme al figlio, si recava nel fondo agricolo per controllare la presenza dell'arma. In altre occasioni è stato altresì accertato come il figlio Bartolo e il nipote Coscia si recavano in campagna per lubrificare la pistola.
Sono tutt'ora in corso accertamenti balistici a cura della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari finalizzati ad accertarne la provenienza e l'eventuale utilizzo in episodi delittuosi. Gli arrestati su disposizione della A.G. barese sono stati associati presso la locale casa circondariale.
Le indagini, coordinate dalla Dda, hanno consentito circa un anno fa ai Carabinieri di sequestrare, nelle campagne di Altamura, l'arma abilmente occultata all'interno di un secchio in plastica sotterrato a circa 5 centimetri rispetto al manto terroso, rinvenuta in un terreno in località "Serra Porcaro" di Altamura.
Gli investigatori sono riusciti a scoprire il luogo ove veniva nascosta dai tre la pistola effettuando numerosi servizi di osservazione e pedinamento. In particolare, è stato documentato che in occasione del permesso premio in data 23 aprile 2011 concesso al Rinaldi Donato Francesco, all'epoca detenuto nel carcere di Taranto, lo stesso, insieme al figlio, si recava nel fondo agricolo per controllare la presenza dell'arma. In altre occasioni è stato altresì accertato come il figlio Bartolo e il nipote Coscia si recavano in campagna per lubrificare la pistola.
Sono tutt'ora in corso accertamenti balistici a cura della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari finalizzati ad accertarne la provenienza e l'eventuale utilizzo in episodi delittuosi. Gli arrestati su disposizione della A.G. barese sono stati associati presso la locale casa circondariale.