Autonomia: la Puglia a favore del referendum contro la riforma
Così diventano cinque i Consigli regionali che depositeranno il quesito
martedì 17 settembre 2024
16.30
Con 30 voti favorevoli e 12 contrari il Consiglio regionale ha deliberato la richiesta di indizione di referendum popolare ex art. 75 della Costituzione, per l'abrogazione totale della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante "Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'art. 116, terzo comma, della Costituzione". E' la cosiddetta legge Calderoli.
Con l'adesione della Puglia, diventano cinque i Consigli regionali che hanno deliberato in merito, come previsto dalla Costituzione che ammette un ricorso di almeno cinque Regioni. Le altre sono Campania, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna. La legge stabilisce che il quesito venga depositato, congiuntamente, presso la Corte suprema di Cassazione dove opera l'ufficio centrale per il referendum.
Inoltre il presidente Michele Emiliano ha anche presentato ricorso in Corte costituzionale dove ha impugnato la riforma giudicando chiedendo che sia sollevata la incostituzionalità delle norme.
Senza dimenticare, poi, che è in atto una campagna referendaria che in Italia va verso il milione di firme: già superato mezzo milione sulla piattaforma informatica. Pertanto, si prospetta a breve una stagione referendaria in cui l'autonomia differenziata tornerà in discussione.
Con l'adesione della Puglia, diventano cinque i Consigli regionali che hanno deliberato in merito, come previsto dalla Costituzione che ammette un ricorso di almeno cinque Regioni. Le altre sono Campania, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna. La legge stabilisce che il quesito venga depositato, congiuntamente, presso la Corte suprema di Cassazione dove opera l'ufficio centrale per il referendum.
Inoltre il presidente Michele Emiliano ha anche presentato ricorso in Corte costituzionale dove ha impugnato la riforma giudicando chiedendo che sia sollevata la incostituzionalità delle norme.
Senza dimenticare, poi, che è in atto una campagna referendaria che in Italia va verso il milione di firme: già superato mezzo milione sulla piattaforma informatica. Pertanto, si prospetta a breve una stagione referendaria in cui l'autonomia differenziata tornerà in discussione.