Aumento della Tarsu
Aria Fresca: «Eppure una soluzione al problema c'era». PD: «Non ci sono attenuati per nessuno»
martedì 19 aprile 2011
09.54
La Giunta comunale ha determinato le tariffe della Tarsu per l'anno 2011 (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni e assimilati) con la delibera n. 33 del 29 marzo 2011. L'imposta, per l'anno corrente, aumenterà del 25% rispetto a quella stabilita con Deliberazione di Giunta comunale n. 42 del 7 maggio 2008. Si esprime in proposito il movimento cittadino Aria Fresca: «Lo avevamo anticipato qualche giorno fa, ma questa volta Stacca e la sua squadra si sono superati. La Tarsu aumenta di ben il 25% in un colpo solo. Mai avvenuto in passato. Un ulteriore e pesante aggravio sulle famiglie altamurane in un periodo di crisi economica e di difficoltà lavorativa. Mentre continua lo sperpero di soldi pubblici in contributi ed elargizioni senza senso, in opere pubbliche incomplete e abbandonate. Uno scandalo ancor più evidente se si considera che durante i sei anni dell'amministrazione Stacca la tassa sui rifiuti è quasi raddoppiata (+94%)».
«Eppure», si legge ancora nel comunicato del Movimento, «una soluzione al problema c'era, come diciamo, inascoltati, da anni: sarebbe bastato sciogliere il contratto capestro che lega il Comune alla Tradeco per evitare il salasso dei cittadini. Ma Stacca e i suoi, in questi anni, non hanno voluto mettere rimedio ad uno scandaloso contratto; si è alimentato invece il solito contenzioso, per poi arrivare a settembre scorso all'ennesima transazione che ha riconosciuto alla Tradeco un milione di euro all'anno, a partire dal 2008, per il solo trasporto dei rifiuti fuori bacino. Ci sembra infine particolarmente grave che a pochi mesi dalla scadenza (gennaio 2012) del contratto di raccolta e smaltimento rifiuti, non si è ancora avviata una discussione pubblica e trasparente su quella che sarà la futura gestione del servizio (gestione comunale o affidata ai privati). Eppure da parte nostra più volte sono venute proposte concrete (tecniche di riduzione della produzione di rifiuti, incentivi fiscali alla raccolta differenziata, raccolta porta a porta, calcolo della tassa non solo sulla base della superficie ma anche del numero di persone residenti)».
Interviene sulla questione anche il Partito Democratico: «Il rispetto del "patto di stabilità" è diventato a più riprese un motivo di vanto del sindaco Stacca, non avendone altri. Siccome ci ha abituati a comportamenti menzogneri, anche questi vanno presi con le dovute cautele. Va ricordato che le Amministrazioni precedenti hanno sempre fatto ciò, grazie a bilanci sempre attivi e ad una oculata gestione. Sappiamo che la verità è scomoda, ma non va dimenticato che, dopo la chiusura anticipata del Governo di centrosinistra, il governo Stacca ha goduto l'esonero del rispetto "patto di stabilità" per ben tre anni. Ha avuto a disposizione un immenso patrimonio pari a svariati milioni di euro e invece di fare la formica ha irresponsabilmente fatto la cicala. Ha sciupato ingenti risorse pubbliche e, come non bastasse, ha scaricato su tutti i cittadini contribuenti, per la prima volta nella storia del nostro Comune, anche la tassa dell'addizionale IRPEF comunale che ha fruttato ancora oltre 7 milioni di euro a tutt'oggi, che sommati a quanto sopra, raggiunge un valore considerevole di tanti milioni. Il riferimento pur doveroso sulla tassa per i rifiuti solidi urbani, cercando in altri sempre il capro espiatorio, denota l'assenza totale di una seria azione politica, anche di tipo ambientale e socio-educativa».
«Richiedere ed ottenere la chiusura della discarica», continua il Partito, «è stato un ottimo risultato per il Comune e la Regione, non lo è stato per il prosieguo del completamento del ciclo. Non ci sono attenuati per nessuno, come non ce ne sono sulla misera percentuale della raccolta differenziata ottenuta da questa distratta e superficiale e diseducativa Amministrazione, che costringe il nostro Comune all'esborso di ben 400 mila euro l'anno. Così fan tutti i Comuni della Puglia è il commento ironico del sindaco Stacca. L'aumento prevedibile del 25% della Tarsu doveva ad una Giunta oculata far porre in essere strumenti di autodifesa del reddito dei nostri concittadini, invece tutto ciò si aggiunge all'unica strategia di autentico impoverimento della nostra popolazione. Una città senza regole, senza una seria strategia di lavoro, offesa nella campagna elettorale con promesse di 3000 posti di lavoro, che deve sopportare una classe dirigente che si autolegittima continuamente sapendo che, pur avendo carpito il consenso, non ha mai avuto la fiducia del popolo».
«Eppure», si legge ancora nel comunicato del Movimento, «una soluzione al problema c'era, come diciamo, inascoltati, da anni: sarebbe bastato sciogliere il contratto capestro che lega il Comune alla Tradeco per evitare il salasso dei cittadini. Ma Stacca e i suoi, in questi anni, non hanno voluto mettere rimedio ad uno scandaloso contratto; si è alimentato invece il solito contenzioso, per poi arrivare a settembre scorso all'ennesima transazione che ha riconosciuto alla Tradeco un milione di euro all'anno, a partire dal 2008, per il solo trasporto dei rifiuti fuori bacino. Ci sembra infine particolarmente grave che a pochi mesi dalla scadenza (gennaio 2012) del contratto di raccolta e smaltimento rifiuti, non si è ancora avviata una discussione pubblica e trasparente su quella che sarà la futura gestione del servizio (gestione comunale o affidata ai privati). Eppure da parte nostra più volte sono venute proposte concrete (tecniche di riduzione della produzione di rifiuti, incentivi fiscali alla raccolta differenziata, raccolta porta a porta, calcolo della tassa non solo sulla base della superficie ma anche del numero di persone residenti)».
Interviene sulla questione anche il Partito Democratico: «Il rispetto del "patto di stabilità" è diventato a più riprese un motivo di vanto del sindaco Stacca, non avendone altri. Siccome ci ha abituati a comportamenti menzogneri, anche questi vanno presi con le dovute cautele. Va ricordato che le Amministrazioni precedenti hanno sempre fatto ciò, grazie a bilanci sempre attivi e ad una oculata gestione. Sappiamo che la verità è scomoda, ma non va dimenticato che, dopo la chiusura anticipata del Governo di centrosinistra, il governo Stacca ha goduto l'esonero del rispetto "patto di stabilità" per ben tre anni. Ha avuto a disposizione un immenso patrimonio pari a svariati milioni di euro e invece di fare la formica ha irresponsabilmente fatto la cicala. Ha sciupato ingenti risorse pubbliche e, come non bastasse, ha scaricato su tutti i cittadini contribuenti, per la prima volta nella storia del nostro Comune, anche la tassa dell'addizionale IRPEF comunale che ha fruttato ancora oltre 7 milioni di euro a tutt'oggi, che sommati a quanto sopra, raggiunge un valore considerevole di tanti milioni. Il riferimento pur doveroso sulla tassa per i rifiuti solidi urbani, cercando in altri sempre il capro espiatorio, denota l'assenza totale di una seria azione politica, anche di tipo ambientale e socio-educativa».
«Richiedere ed ottenere la chiusura della discarica», continua il Partito, «è stato un ottimo risultato per il Comune e la Regione, non lo è stato per il prosieguo del completamento del ciclo. Non ci sono attenuati per nessuno, come non ce ne sono sulla misera percentuale della raccolta differenziata ottenuta da questa distratta e superficiale e diseducativa Amministrazione, che costringe il nostro Comune all'esborso di ben 400 mila euro l'anno. Così fan tutti i Comuni della Puglia è il commento ironico del sindaco Stacca. L'aumento prevedibile del 25% della Tarsu doveva ad una Giunta oculata far porre in essere strumenti di autodifesa del reddito dei nostri concittadini, invece tutto ciò si aggiunge all'unica strategia di autentico impoverimento della nostra popolazione. Una città senza regole, senza una seria strategia di lavoro, offesa nella campagna elettorale con promesse di 3000 posti di lavoro, che deve sopportare una classe dirigente che si autolegittima continuamente sapendo che, pur avendo carpito il consenso, non ha mai avuto la fiducia del popolo».