Attentato e omicidio di Domenico Martimucci, altri due arresti

Ulteriore sviluppo nell'inchiesta antimafia

giovedì 20 febbraio 2025 10.03
A conclusione di un'ampia indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari, i Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due indagati, ritenuti responsabili dell'omicidio volontario di Domenico Martimucci, morto a causa dell'attentato esplosivo avvenuto ad Altamura la notte del 5 marzo del 2015. Le accuse nei confronti dei due indagati sono tentato plurimo omicidio e detenzione e porto di materiale esplodente, aggravati dal metodo mafioso.

Maggiori dettagli sull'operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa, che si terrà nella Procura della Repubblica, alle ore 10.30, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi e del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari Gianluca Trombetti.

"Domi", calciatore 26enne, si trovava nel "Green Table" quando avvenne l'attentato con l'esplosione di una bomba ad alto potenziale. Altri giovani rimasero feriti. Dopo una lunga agonia, Domi morì l'1 agosto del 2015.

Martimucci è diventato un simbolo di antimafia sociale ad Altamura, grazie all'operato dell'associazione "Noi siamo Domi". La città si è stretta in un grande abbraccio alla sua famiglia in tutti questi anni. In suo nome è stata istituita la giornata della legalità "Io non dimentico". Numerose le iniziative in sua memoria, tra cui l'incontro con don Luigi Ciotti (Libera) e tante manifestazioni calcistiche e scolastiche, di cui proponiamo alcune immagini.

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Domenico Martimucci, Domi
Noi Siamo Domi
Liceo Scientifico G. Tarantino Domi Martimucci
Targa Tribuna Domi Martimucci
emiliano martimucci
Quartiere in via Corato dall'alto
Don Luigi Ciotti (al centro)
Don Nunzio Falcicchio - Lea Martimucci
Intervento di Marino Bartoletti
Grazia, mamma di Domi