Assegni di cura, presto il nuovo bando
Dalla Regione Puglia una proroga per i beneficiari
lunedì 25 novembre 2019
"La proroga recentemente approvata dalla Giunta Regionale" spiega Ruggeri, "si è resa necessaria al fine di non interrompere bruscamente l'erogazione dell'assegno di cura nei confronti degli attuali beneficiari, per i quali detta misura è stata riconosciuta all'esito dell'attività di valutazione svolta delle ASL competenti territorialmente"
Questa la risposta dall'assessore al Welfare Salvatore Ruggeri dopo le dichiarazioni del consigliere Mario Conca.
L'assessore definisce "una sterile polemica" l'interpellanza del consigliere spiegando che "il nuovo avviso regionale assegno di cura poteva essere pubblicato solo all'esito dell'esatta definizione delle risorse disponibili; come è noto infatti la misura assegni di cura è finanziata in parte con fondi regionali, in altra parte con le risorse del Fondo Nazionale Non autosufficienza che, per l'anno 2019, è stato definitivamente approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni solamente lo scorso 9 novembre, con annesse linee guida sull'utilizzo di tale fondo. Per tale ragione" conclude l'assessore al Welfare, "si potrà procedere a breve alla redazione del nuovo bando regionale, avendo cognizione di quanto stabilito in sede di FNA 2019 e dopo l'opportuno confronto con il tavolo regionale della disabilità".
Nei giorni scorsi il consigliere pentastellato aveva incalzato l'assessorato definendo la proroga dell'assegno di cura "propaganda elettorale".
"Una proroga che crea solo ingiustizia sociale: poco più di tremila persone che hanno avuto accesso all'assegno di cura si vedranno il beneficio prorogato di altri sei mesi, per un totale di 18 mesi salvo ulteriori proroghe, mentre altri tremila utenti, che erano stati dichiarati ammissibili ma non finanziabili, vedono allontanarsi ancora il nuovo bando dopo esserselo visto negare per altrettanti mesi".
"Chi invece - continua Conca - è stato classificato ammissibile ma non finanziabile per incapienza del fondo, è stato escluso per ulteriori 6 mesi per un totale di diciotto e secondo l'assessore Ruggeri può fare domanda di accesso al RED 3.0, circa 500 euro mensili contro i 900 euro al mese dell'assegno di cura, che già in molti casi gravi non sono sufficienti a coprire le spese assistenziali e sanitarie di chi ha una grave disabilità. Una decisione - incalza il pentastellato - che non fa altro che creare disparità tra disabili, alimentando rabbia, delusione e contenzioso".
Una querelle che il nuovo bando dovrebbe chiudere definitivamente.
Questa la risposta dall'assessore al Welfare Salvatore Ruggeri dopo le dichiarazioni del consigliere Mario Conca.
L'assessore definisce "una sterile polemica" l'interpellanza del consigliere spiegando che "il nuovo avviso regionale assegno di cura poteva essere pubblicato solo all'esito dell'esatta definizione delle risorse disponibili; come è noto infatti la misura assegni di cura è finanziata in parte con fondi regionali, in altra parte con le risorse del Fondo Nazionale Non autosufficienza che, per l'anno 2019, è stato definitivamente approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni solamente lo scorso 9 novembre, con annesse linee guida sull'utilizzo di tale fondo. Per tale ragione" conclude l'assessore al Welfare, "si potrà procedere a breve alla redazione del nuovo bando regionale, avendo cognizione di quanto stabilito in sede di FNA 2019 e dopo l'opportuno confronto con il tavolo regionale della disabilità".
Nei giorni scorsi il consigliere pentastellato aveva incalzato l'assessorato definendo la proroga dell'assegno di cura "propaganda elettorale".
"Una proroga che crea solo ingiustizia sociale: poco più di tremila persone che hanno avuto accesso all'assegno di cura si vedranno il beneficio prorogato di altri sei mesi, per un totale di 18 mesi salvo ulteriori proroghe, mentre altri tremila utenti, che erano stati dichiarati ammissibili ma non finanziabili, vedono allontanarsi ancora il nuovo bando dopo esserselo visto negare per altrettanti mesi".
"Chi invece - continua Conca - è stato classificato ammissibile ma non finanziabile per incapienza del fondo, è stato escluso per ulteriori 6 mesi per un totale di diciotto e secondo l'assessore Ruggeri può fare domanda di accesso al RED 3.0, circa 500 euro mensili contro i 900 euro al mese dell'assegno di cura, che già in molti casi gravi non sono sufficienti a coprire le spese assistenziali e sanitarie di chi ha una grave disabilità. Una decisione - incalza il pentastellato - che non fa altro che creare disparità tra disabili, alimentando rabbia, delusione e contenzioso".
Una querelle che il nuovo bando dovrebbe chiudere definitivamente.