Assegni di cura, i disabili non possono più aspettare
Appello delle associazioni per le malattie rare e Anffas
sabato 2 maggio 2020
08.30
Sulla questione degli assegni di cura, grido di allarme delle Associazioni Anffas Puglia e della rete regionale A.Ma.Re (malattie rare) della Puglia. "Nell'oggettiva impossibilità di impostare un nuovo bando fino alla fine dell'Emergenza COVID-19, chiedono alle Istituzioni di non abbandonare in una situazione drammatica le famiglie pugliesi dei disabili gravissimi non autosufficienti", scrivono.
Cinque i punti proposti:
Cinque i punti proposti:
- dare immediata continuità al bando 2018-2019 a far tempo dall' 1.1.2020 fino al 31.12.2020 e comunque fino al termine dell'emergenza COVID -19, qualora la stessa dovesse perdurare oltre l'anno in corso, per " la platea dei disabili gravissimi riconosciuti nella graduatoria del bando (come è avvenuto per il bando 2017), vale a dire non solo per coloro qualificati come "ammessi e finanziati" ma anche per coloro che sono stati "ammessi e non finanziati";
- riconoscere a tutti i disabili gravissimi pugliesi (ammessi e finanziati e ammessi e non finanziati) l'importo dell'assegno di cura di 900 €, senza alcuna distinzione di importo;
- procedere con celerità alla sua liquidazione, sulla base della sola presentazione o invio del certificato di esistenza in vita del beneficiario;
- prevedere l'apertura di una sola finestra per i nuovi casi (insieme agli aggravamenti che possono essere intervenuti nel corso degli ultimi 17 mesi) che dovrebbero seguire la procedura delle valutazioni UVM ed essere inseriti tra i beneficiari (se riconosciuti ammissibili);
- informare, con rapporti bimestrali, le Associazioni del Tavolo dell'andamento delle liquidazioni e dei dati disponibili per il monitoraggio della misura dell'Assegno di Cura, ivi compresi i decessi determinati dal Covid-19, oltre che per raccogliere segnalazioni di eventuali criticità.