Arte e fede, inaugurato l'evento "Imprimatur"
Sculture e tele dedicate all'arte sacra. Spiccano le opere su San Giovanni Paolo II
lunedì 10 dicembre 2018
19.41
Arte e fede, segno e spiritualità. Sono i binomi che caratterizzano l'evento "Imprimatur" che è una mostra di opere scultoree e pittoriche dedicate a San Giovanni Paolo II e all'arte sacra.
L'iniziativa dell'associazione culturale "Gaudium" è stata presentata questa mattina nel foyer del Teatro Mercadante In serata poi inaugurata nel Teatro stesso, in Cattedrale - dove è esposta una grande e importante scultura di Papa Giovanni Paolo II a cura dell'artista Anna Gulak - e nelle chiese di San Francesco da Paola e di San Biagio.
Le opere sono dell'architetto abruzzese Guido Rainaldi che ha costruito un suo personale percorso di fede attraverso l'arte che ha chiamato "Le immagini della fede" e che comprende tutti i lavori che sono esposti in "Imprimatur", ad eccezione ovviamente della scultura di Gulak.
E' una mostra ma è riduttivo indicarla solo così. Perché è un cammino spirituale che grazie alla fede si sublima nell'arte. E si gioca con le parole: l'"imprimatur" era il permesso concesso dall'autorità ecclesiastica per opere direttamente o indirettamente attinenti alla religione e alla Chiesa, poi in senso esteso si è allargato all'autorizzazione alla stampa di opere di vario genere. Ma in questo caso, per esprimere un'emozione che sgorga dall'anima e per ricrearla negli occhi di chi guarda e osserva, non c'è bisogno di "imprimere" un consenso, è un volo libero.
L'iniziativa è patrocinata dal Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi.
Nella foto, da sin. don Vito Colonna, Rossella Dituri, l'autore delle opere pittoriche Guido Rainaldi. Teresa Stacca, Francesco Fiore, Cesare Troia, Donato Tragni.
L'iniziativa dell'associazione culturale "Gaudium" è stata presentata questa mattina nel foyer del Teatro Mercadante In serata poi inaugurata nel Teatro stesso, in Cattedrale - dove è esposta una grande e importante scultura di Papa Giovanni Paolo II a cura dell'artista Anna Gulak - e nelle chiese di San Francesco da Paola e di San Biagio.
Le opere sono dell'architetto abruzzese Guido Rainaldi che ha costruito un suo personale percorso di fede attraverso l'arte che ha chiamato "Le immagini della fede" e che comprende tutti i lavori che sono esposti in "Imprimatur", ad eccezione ovviamente della scultura di Gulak.
E' una mostra ma è riduttivo indicarla solo così. Perché è un cammino spirituale che grazie alla fede si sublima nell'arte. E si gioca con le parole: l'"imprimatur" era il permesso concesso dall'autorità ecclesiastica per opere direttamente o indirettamente attinenti alla religione e alla Chiesa, poi in senso esteso si è allargato all'autorizzazione alla stampa di opere di vario genere. Ma in questo caso, per esprimere un'emozione che sgorga dall'anima e per ricrearla negli occhi di chi guarda e osserva, non c'è bisogno di "imprimere" un consenso, è un volo libero.
L'iniziativa è patrocinata dal Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi.
Nella foto, da sin. don Vito Colonna, Rossella Dituri, l'autore delle opere pittoriche Guido Rainaldi. Teresa Stacca, Francesco Fiore, Cesare Troia, Donato Tragni.