Arriva il fondo di sostegno alla flessibilità
Un aiuto concreto alle famiglie. Le richieste devono essere inviate antro il 17 dicembre
martedì 4 dicembre 2012
11.28
Dovranno essere inviate entro il 17 dicembre prossimo, presso la sede dell'ente bilaterale del Turismo-Puglia, le richieste per usufruire di benefici di cui al fondo per il sostegno al lavoro flessibile, costituito dall'ente medesimo con il sostegno dell'assessorato regionale al Welfare e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il fondo mette a disposizione di chi ne farà domanda un contributo nei casi di congedo per maternità, astensione obbligatoria e facoltativa, oltre che un sostegno alla retribuzione e alla contribuzione volontaria dovuta all'Inps, in caso di ricorso a lavoro parziale per la cura dei figli nell'arco dei primi tre anni di vita.
L'iniziativa è stata presentata presso la Camera di commercio di Bari ed è rivolta a tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore turistico pugliese occupati nelle imprese aderenti all'EBT-Puglia, con i seguenti requisiti: un reddito Isee del nucleo familiare non superiore a 30.000 euro; essere occupati con contratto regolare a termine o a tempo indeterminato; usufruire di una forma di flessibilità nel lavoro in un'ottica di conciliazione dei tempi di vita – lavoro; poter documentare un bisogno di conciliazione e di sostegno alla svolgimento della funzione genitoriale.
Il fondo mette a disposizione di chi ne farà domanda un contributo nei casi di congedo per maternità, astensione obbligatoria e facoltativa, oltre che un sostegno alla retribuzione e alla contribuzione volontaria dovuta all'Inps, in caso di ricorso a lavoro parziale per la cura dei figli nell'arco dei primi tre anni di vita.
L'iniziativa è stata presentata presso la Camera di commercio di Bari ed è rivolta a tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore turistico pugliese occupati nelle imprese aderenti all'EBT-Puglia, con i seguenti requisiti: un reddito Isee del nucleo familiare non superiore a 30.000 euro; essere occupati con contratto regolare a termine o a tempo indeterminato; usufruire di una forma di flessibilità nel lavoro in un'ottica di conciliazione dei tempi di vita – lavoro; poter documentare un bisogno di conciliazione e di sostegno alla svolgimento della funzione genitoriale.