Arresti domiciliari per un funzionario della Regione Puglia
Costringeva gli amministratori dei consorzi di impresa a versargli una tangente di 25/30mila euro. L'accusa è di concussione
martedì 22 giugno 2010
13.35
Questa mattina, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari hanno eseguito un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesso dal Gip Iolanda Carrieri su richiesta della Procura di Bari, a carico di Francesco De Grandi, 50 anni di Cassano Murge, funzionario dell'Assessorato alle Attività Produttive della Regione Puglia, con l'accusa di concussione.
Il De Grandi, nella sua qualità di responsabile del settore Incentivazione attività produttive e sviluppo energetico della Regione Puglia, aveva messo in atto un sistema collaudato che negli anni gli ha consentito di percepire illecitamente 770mila euro. L'attività investigativa dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, che si è avvalsa anche di intercettazioni telefoniche, ma soprattutto della collaborazione di chi ha denunciato gli episodi di concussione, ha permesso una ricostruzione dettagliata sia dei finanziamenti leciti ottenuti dai consorzi pugliesi, sia delle somme illecitamente percepite dal De Grandi. Il funzionario, in pratica, costringeva o induceva gli amministratori dei consorzi di impresa che presentavano domanda di finanziamento a versargli una tangente di 25/30mila euro perché la pratica avesse buon fine. La somma non veniva richiesta immediatamente, ma solo in un successivo momento, quando i richiedenti si accorgevano che il finanziamento era stato decurtato pesantemente del 70/75% rispetto all'importo richiesto. A quel punto l'amministratore chiedeva spiegazioni al De Grandi, che esplicitamente richiedeva la somma illecita per "completare la pratica".
L'arresto di oggi di Francesco De Grandi si colloca all'interno di una più ampio filone di indagine della Procura di Bari riguardante le truffe poste in essere ai danni della Regione Puglia e che ha già ottenuto significativi risultati.
Il De Grandi, nella sua qualità di responsabile del settore Incentivazione attività produttive e sviluppo energetico della Regione Puglia, aveva messo in atto un sistema collaudato che negli anni gli ha consentito di percepire illecitamente 770mila euro. L'attività investigativa dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, che si è avvalsa anche di intercettazioni telefoniche, ma soprattutto della collaborazione di chi ha denunciato gli episodi di concussione, ha permesso una ricostruzione dettagliata sia dei finanziamenti leciti ottenuti dai consorzi pugliesi, sia delle somme illecitamente percepite dal De Grandi. Il funzionario, in pratica, costringeva o induceva gli amministratori dei consorzi di impresa che presentavano domanda di finanziamento a versargli una tangente di 25/30mila euro perché la pratica avesse buon fine. La somma non veniva richiesta immediatamente, ma solo in un successivo momento, quando i richiedenti si accorgevano che il finanziamento era stato decurtato pesantemente del 70/75% rispetto all'importo richiesto. A quel punto l'amministratore chiedeva spiegazioni al De Grandi, che esplicitamente richiedeva la somma illecita per "completare la pratica".
L'arresto di oggi di Francesco De Grandi si colloca all'interno di una più ampio filone di indagine della Procura di Bari riguardante le truffe poste in essere ai danni della Regione Puglia e che ha già ottenuto significativi risultati.