Arrestato a Roma il presunto responsabile dell'agguato a Vincenzo Angelastri
Si tratta del 27enne Cesare Michele Oreste
domenica 24 ottobre 2010
16.20
È stato arrestato a Roma, in tarda mattinata, il presunto responsabile dell'agguato al trentaduenne pregiudicato Vincenzo Angelastri, avvenuto la sera dello scorso 20 ottobre in via Carpentino (S.P. 41), alla periferia della città, sulla strada che collega Altamura a Laterza. Si tratta del 27enne Cesare Michele Oreste, pregiudicato altamurano. Angelastri era a bordo del suo scooter quando tre colpi di pistola calibro 9x21, sparati da una Bmw in corsa, l'hanno raggiunto. Dopo essere stato colpito ad un ginocchio, ad un gomito e ad una mano, ha perso l'equilibrio ed è finito a terra. Poi, cosciente, ha chiamato i soccorsi con il suo cellulare. Le ferite riportate non sono risultate gravi. Sette, in totale, i colpi esplosi, secondo gli inquirenti. Angelastri è ritenuto vicino a Bartolo Dambrosio, ucciso ad Altamura lo scorso 6 settembre. Sarebbe stato suo allievo di kick boxing e frequentatore della palestra dove Dambrosio insegnava.
Oreste è stato identificato già dodici ore dopo l'agguato. "I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Bari e della Compagnia di Altamura, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, già nella notte fra il 20 e il 21 ottobre scorsi, avevano chiara sia la dinamica dell'agguato sia l'autore materiale del ferimento", si legge in una nota della Procura della Repubblica di Bari.
Oreste, secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dagli investigatori, avendo intuito di essere stato individuato e sapendo che i carabinieri erano sulle sue tracce, ha immediatamente lasciato Altamura alla volta di Roma, dove si nascondeva in un residence del quartiere Eur. Stamane i carabinieri - coadiuvati dai colleghi romani – hanno fatto irruzione nell'alloggio utilizzato come nascondiglio. Immediate le manette in esecuzione di un "fermo di indiziato del delitto" emesso dalla Dda di Bari. L'uomo non ha opposto resistenza ed è stato rinchiuso nel carcere Regina Coeli di Roma.
Così si espresso il procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari Antonio Laudati in seguito all'arresto: "Dopo Toritto, Altamura. Due fatti di sangue che hanno interessato due centri baresi negli ultimi giorni e che sono stati risolti con l'individuazione dei presunti responsabili, a poche ore dagli agguati, grazie all'altissima professionalità dei Carabinieri. Anche in questo ultimo caso i militari della Compagnia di Altamura e del Comando provinciale di Bari hanno dimostrato che si possono ottenere ottimi risultati anche utilizzando i mezzi classici di investigazione".
"L'eccellente opera investigativa e il risultato ottenuto hanno evidenziato che i Carabinieri sono stati in grado non solo di individuare quasi immediatamente il presunto responsabile – ha concluso Laudati - ma di inseguirlo e arrestarlo anche fuori dalla Puglia. A dimostrazione dello straordinario coordinamento interregionale delle forze dell'ordine".
Oreste è stato identificato già dodici ore dopo l'agguato. "I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Bari e della Compagnia di Altamura, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, già nella notte fra il 20 e il 21 ottobre scorsi, avevano chiara sia la dinamica dell'agguato sia l'autore materiale del ferimento", si legge in una nota della Procura della Repubblica di Bari.
Oreste, secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dagli investigatori, avendo intuito di essere stato individuato e sapendo che i carabinieri erano sulle sue tracce, ha immediatamente lasciato Altamura alla volta di Roma, dove si nascondeva in un residence del quartiere Eur. Stamane i carabinieri - coadiuvati dai colleghi romani – hanno fatto irruzione nell'alloggio utilizzato come nascondiglio. Immediate le manette in esecuzione di un "fermo di indiziato del delitto" emesso dalla Dda di Bari. L'uomo non ha opposto resistenza ed è stato rinchiuso nel carcere Regina Coeli di Roma.
Così si espresso il procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari Antonio Laudati in seguito all'arresto: "Dopo Toritto, Altamura. Due fatti di sangue che hanno interessato due centri baresi negli ultimi giorni e che sono stati risolti con l'individuazione dei presunti responsabili, a poche ore dagli agguati, grazie all'altissima professionalità dei Carabinieri. Anche in questo ultimo caso i militari della Compagnia di Altamura e del Comando provinciale di Bari hanno dimostrato che si possono ottenere ottimi risultati anche utilizzando i mezzi classici di investigazione".
"L'eccellente opera investigativa e il risultato ottenuto hanno evidenziato che i Carabinieri sono stati in grado non solo di individuare quasi immediatamente il presunto responsabile – ha concluso Laudati - ma di inseguirlo e arrestarlo anche fuori dalla Puglia. A dimostrazione dello straordinario coordinamento interregionale delle forze dell'ordine".