Arrestato 67enne altamurano per pedofilia

Si tratta del commercialista Donatangelo Simone residente a Bari. Agghiacciante la collezione di materiale pedopornografico conservata dall'anziano

sabato 16 giugno 2012 14.04
Due anni e due mesi di reclusione e duemila euro di multa: è questa la condanna inflitta, su richiesta della Procura di Bari, dal giudice monocratico della Prima Sezione del Tribunale di Bari, a DONATANGELO SIMONE, 67 anni, commercialista, nato ad Altamura, ma residente a Bari, accusato di detenzione e cessione di materiale pedopornografico.

L'inchiesta della Procura di Bari nasce da un reportage giornalistico del noto programma televisivo di Italia Uno, "Le Iene", che nel gennaio dello scorso anno attraverso la rete vengono in contatto, utilizzando un nickname, con il commercialista barese, Simone. Dopo aver intuito le attitudini sessuali dell'uomo - al quale piacciono in modo particolare i bambini - gli propongono un rapporto con una bimba di 10 anni di Bari previo accordo con la madre che trovandosi in difficoltà economiche è disposta a far prostituire la propria figlia in cambio di denaro. La trappola viene allestita non solo televisivamente dalla iena Giulio Goria, ma anche giudiziariamente. I responsabili della trasmissione avevano, infatti, preventivamente avvertito la Procura del servizio che stavano preparando.

L'appuntamento del commercialista Simone con la mamma-attrice viene filmato dalle telecamere delle Iene e consegnato agli investigatori, gli agenti della Digos di Bari, che lo attendevano all'esterno. Un dialogo fra l'uomo e la donna talmente agghiacciante che "Le Iene" avevano deciso di trasmettere il servizio dopo la mezzanotte. Simone si è presentato a casa della bambina da "comprare" per giochi sessuali con una bambola e uno stetoscopio e aveva rassicurato la madre che alla piccola – giocando al dottore – non le avrebbe fatto sentire dolore quando l'avrebbe toccata, così, come (ha sempre dichiarato alla madre) aveva già fatto con altre bambine. A quel punto l'attrice ha fatto finta di chiamare la bambina, ma nel salone ha fatto irruzione la iena Goria.

Simone ha sostenuto di aver millantato i rapporti sessuali con altre bambine, anche se sono ancora in corso indagini in tal senso. Nel suo studio professionale, però, i poliziotti hanno rinvenuto (sia sul computer sia su floppy disk nascosti nell'armadio) un'impressionante raccolta di materiale pedopornografico che ritraeva, rapporti completi e altre attività sessuali tra persone adulte e minori (bambini e adolescenti). Ma i file contenevano anche filmini e foto di minorenni nude. Meticoloso e ordinato, poi, anche il modo con il quale il barese raccoglieva il materiale pedopornografico: tutto selezionato per nome (di fantasia) e l'attività sessuale svolta. Materiale che il commercialista deteneva e cedeva attraverso mail con altre persone che condividevano le sue stesse perversioni. Grazie al lavoro della Polizia Postale è stato possibile ricostruire anche il giro di contatti che il Simone aveva sulla rete.

Simone è dal momento dell'arresto, 8 febbraio scorso, agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

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