Aro, si affronta la questione

In Consiglio una proposta con pareri negativi. In merito, il consiglieri comunali E. Colonna, Rella e Melodia

lunedì 20 maggio 2013 11.12
Questione Aro (Ambito di raccolta ottimale). Se ne è discusso in sede di Consiglio comunale, tenutosi la scorsa settimana. "Cinque dei sette Comuni dell'ambito hanno già deliberato di costituire l'Unione dei Comuni. All'appello mancano Altamura e Cassano". Così spiegano in una nota i consiglieri comunali Enzo Colonna, Lello Rella e Rosa Melodia, che continuano: "si tratta di dare una forma giuridica all'ARO. Dopo un'iniziale via libera del sindaco Stacca all'Unione dei Comuni (una struttura autonoma sovracomunale, con propri organi), gli amministratori altamurani non si sono mai espressi nelle riunioni tenute con gli altri Comuni del bacino. Solo in conversazioni informali, hanno preso in considerazione la possibilità di ricorrere invece alla forma del "convenzionamento" (vale a dire i comuni stipulano un contratto con cui regolano come gestire un servizio), senza così creare una nuova struttura".

E continua: "Nonostante le sollecitazioni di questi mesi, l'amministrazione e la maggioranza sono rimaste paralizzate. Hanno presentato al consiglio comunale da circa due mesi una proposta deliberativa di costituzione dell'Unione dei Comuni che riportava i pareri negativi del segretario generale del Comune, di tre dirigenti comunali e dei revisori dei conti. La domanda è: perché avete presentato una roba del genere? Come si fa a presentare un provvedimento con tutti i pareri negativi? In una condizione del genere, la proposta non si presenta e basta".

Ricordando che è imminente la scadenza dell'attuale minicontratto (primi giorni di ottobre 2013) con l'azienda Tra.De.Co., che il costo complessivo del servizio rifiuti ammonta a il consigliere quasi 10milioni di euro all'anno, il consigliere invita il il Comune di Altamura a "costituire assieme agli altri Comuni una società pubblica o mista (con un partner socio di minoranza da individuarsi con gara pubblica) per la gestione dei servizi comunali di raccolta dei rifiuti solidi urbani o, sostanzialmente con il medesimo esito, contatti i Comuni titolari di società pubbliche già operanti (l'Amiu del Comune di Bari o quella che un anno fa - non abbiamo notizie sugli sviluppi - i Comuni di Molfetta, Terlizzi, Corato e Ruvo avevano intenzione di costituire) per rilevare una quota, entrando così nella compagine societaria".