Aria di crisi al Comune di Altamura
Si è dimesso il segretario del Pd. Ripetute riunioni di maggioranza per i chiarimenti interni
venerdì 27 settembre 2019
10.40
Prima la richiesta di verifica di Italia in Comune che accusa l'amministrazione di "immobilismo". Poi le dimissioni del segretario cittadino del Partito Democratico Francesco Gramegna. Vengono allo scoperto i vari malumori nella coalizione di centrosinistra che governa la città di Altamura.
Si susseguono le riunioni di maggioranza per dirimere le questioni. E l'opposizione è pronta a stigmatizzare lo stallo politico ed amministrativo per la mancanza dei consigli comunali, tanto che questo pomeriggio il centrodestra tiene una conferenza stampa presso la Sala Consiliare.
Problemi evidentemente già presenti e che sono prepotentemente affiorati dopo la vicenda delle candidature alle elezioni del Consiglio della Città metropolitana. Nessun candidato di centrosinistra per mancanza di condivisione nonostante fossero due i nomi in campo, quello di Antonio Cappiello (Pd) e quello della stessa sindaca Rosa Melodia (proposto da Italia in Comune) che però ha declinato l'invito.
La sequenza degli avvenimenti fa emergere un malcontento sopito che ora, con la vicenda della Città metropolitana, ha trovato uno sbocco ed è venuto alla luce.
Gramegna lascia la guida del Pd dopo quattro anni, segnati dalla sconfitta elettorale del 2015 e ripagati dal successo del 2018 con il ritorno del centrosinistra al governo cittadino dopo 13 anni. Le sue dimissioni sono motivate ufficialmente da "ragioni personali e familiari". Ma, in realtà, il Pd non vuole diventare capro espiatorio di questa situazione politica che sta sfociando in una crisi per un possibile rimpasto.
Precisa, inoltre, il segretario uscente che, pur essendo renziano, rimane nel Pd e non confluisce in Italia Viva, la nuova creatura di Matteo Renzi.
Onofrio Bruno
Si susseguono le riunioni di maggioranza per dirimere le questioni. E l'opposizione è pronta a stigmatizzare lo stallo politico ed amministrativo per la mancanza dei consigli comunali, tanto che questo pomeriggio il centrodestra tiene una conferenza stampa presso la Sala Consiliare.
Problemi evidentemente già presenti e che sono prepotentemente affiorati dopo la vicenda delle candidature alle elezioni del Consiglio della Città metropolitana. Nessun candidato di centrosinistra per mancanza di condivisione nonostante fossero due i nomi in campo, quello di Antonio Cappiello (Pd) e quello della stessa sindaca Rosa Melodia (proposto da Italia in Comune) che però ha declinato l'invito.
La sequenza degli avvenimenti fa emergere un malcontento sopito che ora, con la vicenda della Città metropolitana, ha trovato uno sbocco ed è venuto alla luce.
Gramegna lascia la guida del Pd dopo quattro anni, segnati dalla sconfitta elettorale del 2015 e ripagati dal successo del 2018 con il ritorno del centrosinistra al governo cittadino dopo 13 anni. Le sue dimissioni sono motivate ufficialmente da "ragioni personali e familiari". Ma, in realtà, il Pd non vuole diventare capro espiatorio di questa situazione politica che sta sfociando in una crisi per un possibile rimpasto.
Precisa, inoltre, il segretario uscente che, pur essendo renziano, rimane nel Pd e non confluisce in Italia Viva, la nuova creatura di Matteo Renzi.
Onofrio Bruno