Approvato il piano della mobilità ciclistica
In consiglio comunale passa il primo atto per migliorare i trasporti
lunedì 12 ottobre 2020
19.32
Via libera del consiglio comunale al piano di mobilità ciclistica e ciclopedonale. E' il primo strumento di pianificazione che rientra nel più ampio ragionamento del piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Uno sguardo lungo, per una possibile "Altamura 2030" ma con l'obiettivo di dare risposte già prima ai problemi da tempo consolidati del traffico nel centro abitato e far crescere la cultura di mezzi alternativi ecologici per gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola.
Anello stradale cittadino congestionato. Centro storico pieno di automobili. La Ztl della città vecchia attiva solo per poche ore. Assenza di piste ciclabili. Questi i punti critici a cui si possono aggiungere lo scarso utilizzo degli autobus del trasporto pubblico locale (fatta eccezione per le corse scolastiche), l'attraversamento in città dei bus extraurbani per l'assenza di "terminali" periferici, la ciclabilità poco praticata ma del resto scoraggiata dal dominio incontrastato dell'uso del mezzo privato.
Riorganizzare i flussi di movimento è una sfida ardua. Già altre volte i piani del traffico sono rimasti lettera morta, salvo interventi limitati sui sensi unici. Non basta solo la progettazione "sulla carta", occorre anche un cambiamento culturale (nel senso di modificare le diffuse consuetudini), tenendo conto dello sviluppo tecnologico, a cominciare dai trasporti ibridi.
Oggi la mobilità e i trasporti corrispondono quasi esclusivamente ai mezzi a motore. Non ci sono, infatti, alternative di mobilità. Non c'è stata la possibilità di sviluppare la ciclabilità, anche a causa della conformazione delle strade urbane, generalmente strette e a senso unico.
"Il Comune - dice la sindaca Rosa Melodia - non è mai stato dotato di un piano di mobilità neppure del piano urbano del traffico. A dicembre approveremo il Pums che nasce per soddisfare i bisogni di mobilità delle cittadine e dei cittadini, per migliorare la qualità della vita in città, per abbattere le barriere architettoniche".
Anello stradale cittadino congestionato. Centro storico pieno di automobili. La Ztl della città vecchia attiva solo per poche ore. Assenza di piste ciclabili. Questi i punti critici a cui si possono aggiungere lo scarso utilizzo degli autobus del trasporto pubblico locale (fatta eccezione per le corse scolastiche), l'attraversamento in città dei bus extraurbani per l'assenza di "terminali" periferici, la ciclabilità poco praticata ma del resto scoraggiata dal dominio incontrastato dell'uso del mezzo privato.
Riorganizzare i flussi di movimento è una sfida ardua. Già altre volte i piani del traffico sono rimasti lettera morta, salvo interventi limitati sui sensi unici. Non basta solo la progettazione "sulla carta", occorre anche un cambiamento culturale (nel senso di modificare le diffuse consuetudini), tenendo conto dello sviluppo tecnologico, a cominciare dai trasporti ibridi.
Oggi la mobilità e i trasporti corrispondono quasi esclusivamente ai mezzi a motore. Non ci sono, infatti, alternative di mobilità. Non c'è stata la possibilità di sviluppare la ciclabilità, anche a causa della conformazione delle strade urbane, generalmente strette e a senso unico.
"Il Comune - dice la sindaca Rosa Melodia - non è mai stato dotato di un piano di mobilità neppure del piano urbano del traffico. A dicembre approveremo il Pums che nasce per soddisfare i bisogni di mobilità delle cittadine e dei cittadini, per migliorare la qualità della vita in città, per abbattere le barriere architettoniche".