Antimafia, una lista civica di Altamura viola il Codice di Autoregolamentazione
Si tratta del Terzo Polo di Centro - Democrazia Cristiana. Lillino Colonna: «Non ero a conoscenza della situazione del candidato»
giovedì 17 febbraio 2011
16.28
È stata presentata negli scorsi giorni dal presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Giuseppe Pisanu la relazione sulla formazione delle liste dei candidati per le amministrative 2010. Il documento è frutto di un'indagine sui rapporti fra mafia e politica svolta in occasione delle ultime elezioni. Il Codice di Autoregolamentazione stabilito dalla stessa Commissione è stato violato 45 volte. Si tratta di un codice che vieta la candidatura di persone rinviate a giudizio, sottoposte a misure cautelari, latitanti, detenuti o condannati con sentenza anche non definitiva per mafia, estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e traffico illecito di rifiuti.
Fra le liste civiche che compaiono nella "mappa" delle violazioni accertate dall'Antimafia, anche una di Altamura. Si tratta del Terzo Polo di Centro - Democrazia Cristiana, lista che sosteneva il candidato sindaco Lillino Colonna. Sul candidato consigliere comunale in questione, che ha raccolto sette voti, pende una condanna non definitiva per estorsione e usura.
«Non sapevo della situazione di questo candidato», dichiara Lillino Colonna. «Per essere inseriti nelle liste bisogna presentare il certificato elettorale, che viene rilasciato dal Comune. Se il candidato è inserito nelle liste elettorali, automaticamente non dovrebbe riportare condanne. Sono necessari strumenti che diano la possibilità di evitare tali rischi», conclude.
Fra le liste civiche che compaiono nella "mappa" delle violazioni accertate dall'Antimafia, anche una di Altamura. Si tratta del Terzo Polo di Centro - Democrazia Cristiana, lista che sosteneva il candidato sindaco Lillino Colonna. Sul candidato consigliere comunale in questione, che ha raccolto sette voti, pende una condanna non definitiva per estorsione e usura.
«Non sapevo della situazione di questo candidato», dichiara Lillino Colonna. «Per essere inseriti nelle liste bisogna presentare il certificato elettorale, che viene rilasciato dal Comune. Se il candidato è inserito nelle liste elettorali, automaticamente non dovrebbe riportare condanne. Sono necessari strumenti che diano la possibilità di evitare tali rischi», conclude.