Antica Masseria dell'Alta Murgia, le considerazioni dell'Idv
Una lettera aperta al preside dell'I.I.S.S. "Denora". "Perdere questa occasione sarebbe una sconfitta"
lunedì 19 marzo 2012
12.05
Una lettera aperta indirizzata a Giuseppe Achille, preside dell'I.I.S.S. "Michele Denora" a firma di Filippo Lemma (coordinatore Idv Altamura) e Giacinto Forte( coordinatore Idv Bari). Il riferimento è all'Antica Masseria dell'Alta Murgia, bene confiscato alla mafia e gestito dallo chef di fama internazionale Vissani. Era stata avanzata l'idea dall'Idv di utilizzare la struttura come dell'Istituto professionale alberghiero, considerando anche le difficoltà di carattere logistico- organizzativo.
Due le considerazioni mosse: in primis la salvaguardia l'esperienza lavorativa dei 36 dipendenti licenziati e il know-how dell'imprenditoria di Vissani; in secundis, la destinazione didattico formativa che si potrebbe dare anche ad alcuni locali della struttura. "Riteniamo che – si legge nella nota - vi debba essere comunque un legame forte con l'Istituto,attraverso stage formativi, attività congressuali, prove d'esame. Un legame e una partnership, codificata attraverso una convenzione o altro strumento simile. Non rinunciando a priori, a costruire una vera interazione con la fra la struttura ricettiva e la didattica tout-court, anche svolgendo le attività tecnico-pratiche, o parti di esse, in quel contesto, attraverso la rimodulazione dell'orario scolastico, o svolgendo le attività relative alla terza area o ad altri progetti scolastici".
"Si potrebbe ipotizzare – proseguono i due coordinatori - l'istituzione di un corso serale per adulti e non, superando di fatto qualsiasi problema logistico-organizzativo, che avrebbe sicuramente un notevole riscontro nel territorio circostante. Allargando ancor di più l'utenza. Ed inoltre, non tralasciamo l'aspetto principale del risolvere in maniera definitiva, il problema aule, uscendo da una logica dell'emergenza".
Il rimando è anche alla questione Pirp che non ha favorito la creazione di aule riservate all'alberghiero. Pertanto, concludono: "Perdere questa occasione sarebbe una sconfitta".
Due le considerazioni mosse: in primis la salvaguardia l'esperienza lavorativa dei 36 dipendenti licenziati e il know-how dell'imprenditoria di Vissani; in secundis, la destinazione didattico formativa che si potrebbe dare anche ad alcuni locali della struttura. "Riteniamo che – si legge nella nota - vi debba essere comunque un legame forte con l'Istituto,attraverso stage formativi, attività congressuali, prove d'esame. Un legame e una partnership, codificata attraverso una convenzione o altro strumento simile. Non rinunciando a priori, a costruire una vera interazione con la fra la struttura ricettiva e la didattica tout-court, anche svolgendo le attività tecnico-pratiche, o parti di esse, in quel contesto, attraverso la rimodulazione dell'orario scolastico, o svolgendo le attività relative alla terza area o ad altri progetti scolastici".
"Si potrebbe ipotizzare – proseguono i due coordinatori - l'istituzione di un corso serale per adulti e non, superando di fatto qualsiasi problema logistico-organizzativo, che avrebbe sicuramente un notevole riscontro nel territorio circostante. Allargando ancor di più l'utenza. Ed inoltre, non tralasciamo l'aspetto principale del risolvere in maniera definitiva, il problema aule, uscendo da una logica dell'emergenza".
Il rimando è anche alla questione Pirp che non ha favorito la creazione di aule riservate all'alberghiero. Pertanto, concludono: "Perdere questa occasione sarebbe una sconfitta".