Anniversario strage di via D'Amelio

Le dichiarazioni del presidente Emiliano

giovedì 19 luglio 2018 10.40
"Io coltivo una consapevolezza: quella di credere che essere sentinelle della legalità e della giustizia sia un compito di tutti i cittadini di buona volontà, non solo delle forze dell'ordine e della magistratura e che occorra combattere con l'arma della responsabilità civile nell'esercizio delle nostre funzioni, qualunque esse siano. Questo vuol dire onorare la memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta uccisi ventisei anni fa. Questa è la più importante eredità che il giudice Borsellino ci ha lasciato. Soltanto così riusciremo a marginalizzare la criminalità e la violenza e a sottrarle il terreno di coltura".

Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricordato la figura di Paolo Borsellino ucciso insieme agli agenti della scorta il 19 luglio del 1992.
"Nonostante siano passati ventisei anni dalla strage di via D'Amelio – ha proseguito il Presidente Emiliano – il ricordo di quella tragedia è più vivo che mai. Un ricordo reso ancora più doloroso dal fatto che, a distanza di tanto tempo, non si conosce tutta la verità. In particolar modo, non si conoscono le reali ragioni della morte di Borsellino e i motivi per i quali, nei primi anni dopo la strage, sia stata costruita una falsa e distorta verità giudiziaria. Oggi ribadiamo di essere dalla parte di Paolo Borsellino, siamo al fianco della sua famiglia che combatte per conoscere tutta la verità; siamo al fianco dei magistrati che ne continuano l'opera. Siamo dalla parte di tutte le vittime della mafia e viviamo questa giornata non con lo spirito retorico di ricordare una cosa del passato, ma come occasione per ribadire il nostro giuramento di fedeltà alla Costituzione e ai valori di giustizia, libertà e democrazia che essa esprime"