Ampliamento opifici: risponde l’assessore Curcuruto

Nuova interrogazione Cinque Stelle dopo i provvedimenti del Consiglio Comunale

venerdì 6 maggio 2016 10.16
Il movimento cinque stelle di Altamura torna ad interrogare l'assessore regionale all'urbanistica Annamaria Curcururto riguardo l'ampliamento degli opifici produttivi esistenti e gli annessi volumi tecnici. Partendo da casi specifici e già noti alle cronache politiche i pentastellati hanno chiesto "chiarezza su norme spesso interpretate nei comuni in modo quantomeno discutibile".

L'Assessore ha fornito il suo parere tecnico e amministrativo in merito al limite consentito di ampliamento della volumetria di un opificio e sulla natura dei silos per lo stoccaggio, ovvero se siano essi considerabili volumi tecnici o meno.

"Ad un ritmo medio di 3 convocazioni settimanali, è la commissione che ci costerà più di tutte quantomeno in termini di gettoni di presenza - pungolano i Cinque Stelle in riferimento alla commissione comunale urbanistica presieduta da Nicola Loizzo - Ma ciò che sta caratterizzando il lavoro della commissione sono diversi provvedimenti che farebbero passare per ampliamenti ( superano anche il 200% dei volumi iniziali) quelli che secondo le norme regionali vigenti vanno a configurare sostanzialmente nuove realizzazioni".

La risposta dell'assessore regionale è chiara: a proposito degli ampliamenti degli opifici il 100% non è limite massimo di ampliamento degli opifici, ma è il limite, da valutarsi in relazione alle dimensioni dell'attività, "oltre il quale gli interventi medesimi vanno a configurare, sostanzialmente, nuove realizzazioni, e come tali presuppongono anche la necessaria verifica del requisito " della inesistenza e della insufficienza" delle aree".

In seconda battuta, per i solos "si rileva che in termini generali i silos per lo stoccaggio delle produzioni olearie e cerealicole, alla luce della prevalente giurisprudenza, devono essere considerati volumi (e quindi nuove costruzioni) fatte salve, tuttavia, le ipotesi in cui le Norme Tecniche degli strumenti urbanistici comunali non li escludano espressamente dal computo delle volumetrie assentibili (volumi tecnici)".

"Alla luce di queste indicazioni - scrivono i pentastellati - il sindaco Forte ed il suo Fedele Loizzo dovrebbero rivedere i pareri favorevoli sinora rilasciati dall'ufficio competente e dalla commissione urbanistica e magari iniziare a considerare seriamente il valore dei soldi (dei cittadini) con i quali si pagano i gettoni di presenza e le indennità varie. Per quanto riguarda i silos, se non si vogliono far pagare gli oneri di urbanizzazione (e le tasse ordinarie) per attuare una politica che attragga investimenti, il M5S non è contrario, ma tali volumi tecnici vanno prima definiti ,nero su bianco, nelle Norme tecniche di Attuazione".