Altri 150 immigrati ad Altamura, una petizione per accoglierli
Noi con Salvini minaccia barricate
venerdì 27 gennaio 2017
"Alla fine ciò che temevamo si è verificato: Stato e Governo si apprestano ad imporre ai nostri territori una nuova ondata di immigrati".
Minacciano di alzare delle barricate Rossano Sasso e tutti i sostenitori del Movimento Noi con Salvini per impedire l'arrivo di 150 immigrati "non si sa se clandestini o profughi" ad Altamura.
L'allarme è scattato dopo un incontro tenutosi a palazzo di città tra i referenti del partito guidato dal segretario cittadino Nicola Bove e il sindaco Giacinto Forte che ha confermato che "nel corso di un incontro tenutosi in Prefettura alla presenza del sindaco della città metropolitana Antonio Decaro, pare che sia stato suggerito ad un rappresentante della giunta comunale di Altamura di presentare la proposta Sprar (quella che contempla appunto 150 immigrati nella città di Altamura) altrimenti il centro Murgiano rischierebbe seriamente di "subire" un'ondata ben maggiore, dovendosi sorbire addirittura eventuali eccedenze di immigrati da tutta la provincia".
"Il sindaco – scrivono in una nota ufficiale i delegati di Noi con Salvini - nel dimostrare preoccupazione per come si stanno evolvendo le cose, avrebbe comunque lasciato intendere che poichè la legge gli impone di accogliere, lui non potrebbe far nulla".
Per Rossano Sasso Coordinatore Regionale Noi con Salvini Puglia " la situazione paradossale per cui ci siano centinaia di altamurani sotto sfratto per morosità non colpevole e lo Stato ci debba imporre 150 clandestini è vergognosa. Il sindaco Forte ha il dovere morale di ribellarsi, non sia titubante e si schieri con tanto di fascia tricolore insieme a noi e ai cittadini altamurani, a difesa del nostro territorio".
La richiesta è di bloccare l'arrivo degli immigrati o almeno di lasciare "che siano gli Altamurani a decidere in materia attraverso un referendum cittadino"
Il rischio secondo Noi con Salvini è che il numero degli ospiti possa aumentare con il passare del tempo poiché ad Altamura ci sono numerosi immobili dismessi che potrebbero ospitare centri di accoglienza. "Questa storia - conclude Sasso - deve vedere tutta la politica altamurana compatta, non è possibile mettere sotto ricatto una comunità"
Minacciano di alzare delle barricate Rossano Sasso e tutti i sostenitori del Movimento Noi con Salvini per impedire l'arrivo di 150 immigrati "non si sa se clandestini o profughi" ad Altamura.
L'allarme è scattato dopo un incontro tenutosi a palazzo di città tra i referenti del partito guidato dal segretario cittadino Nicola Bove e il sindaco Giacinto Forte che ha confermato che "nel corso di un incontro tenutosi in Prefettura alla presenza del sindaco della città metropolitana Antonio Decaro, pare che sia stato suggerito ad un rappresentante della giunta comunale di Altamura di presentare la proposta Sprar (quella che contempla appunto 150 immigrati nella città di Altamura) altrimenti il centro Murgiano rischierebbe seriamente di "subire" un'ondata ben maggiore, dovendosi sorbire addirittura eventuali eccedenze di immigrati da tutta la provincia".
"Il sindaco – scrivono in una nota ufficiale i delegati di Noi con Salvini - nel dimostrare preoccupazione per come si stanno evolvendo le cose, avrebbe comunque lasciato intendere che poichè la legge gli impone di accogliere, lui non potrebbe far nulla".
Per Rossano Sasso Coordinatore Regionale Noi con Salvini Puglia " la situazione paradossale per cui ci siano centinaia di altamurani sotto sfratto per morosità non colpevole e lo Stato ci debba imporre 150 clandestini è vergognosa. Il sindaco Forte ha il dovere morale di ribellarsi, non sia titubante e si schieri con tanto di fascia tricolore insieme a noi e ai cittadini altamurani, a difesa del nostro territorio".
La richiesta è di bloccare l'arrivo degli immigrati o almeno di lasciare "che siano gli Altamurani a decidere in materia attraverso un referendum cittadino"
Il rischio secondo Noi con Salvini è che il numero degli ospiti possa aumentare con il passare del tempo poiché ad Altamura ci sono numerosi immobili dismessi che potrebbero ospitare centri di accoglienza. "Questa storia - conclude Sasso - deve vedere tutta la politica altamurana compatta, non è possibile mettere sotto ricatto una comunità"