Allarme scuole, mancano i fondi
Schittulli scrive a Renzi ma gli risponde l’assessore Sasso: attacco pretestuoso
giovedì 7 agosto 2014
12.45
Mentre tutti aspettano i fondi promessi dal decreto Salva Italia, sulle scuole pugliesi si alza un nuovo polverone. A lanciare l'allarme questa volta è il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli che ha preso carta e penna e inviato una missiva al presidente del Consiglio, Matteo Renzi per denunciare la carenza dei fondi.
All'appello mancano 43,5 milioni di euro destinati al finanziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria degli istituti scolastici superiori. Soldi che servirebbero non solo ad eliminare situazioni di pericolo, a riparare aule, tetti, bagni e impianti, ma anche all'acquisto di arredi basilari come lavagne, banchi, sedie e gessetti.
Da una analisi contabile della ragioneria provinciale risulta che l'ente abbia in cassa 210 milioni di euro da non poter spendere a causa dei vincoli rigidi del patto di stabilità. Stando ai calcoli degli uffici si aggiunge che la Regione Puglia è debitrice nei confronti della Provincia di Bari di 116 milioni di euro per diversi servizi erogati in questi anni. "Per questo motivo - spiega Schittulli - ho scritto al premier Renzi che ha citato proprio la 'sicurezza nelle scuole' come uno dei primi obiettivi del suo Governo perché o davvero interviene sui vincoli del patto di stabilità o si decida a fare 'pressione' sul governo regionale pugliese, lì dove il suo partito, il Pd, è il partito di maggioranza relativa. Nel frattempo, io oltre che a fornire la giusta informazione ai cittadini, invito i sindaci e i presidi a rivolgersi direttamente alla Regione Puglia per ottenere quelle risposte che la provincia di Bari non è in grado di poter dare per colpa del governo nazionale e regionale". In questi cinque anni di mandato la giunta Schittulli ha inaugurato undici nuovi istituti, "edifici per i quali io ho posato la prima pietra e io ho tagliato il nastro" rivendica il presidente.
In attesa della risposta del presidente Renzi, le prime reazioni sono arrivate proprio dalla Regione per bocca dell'assessore Alba Sasso che pur condividendo l'appello di Schittulli si dice stupita "dal suo invito a rivolgersi alla Regione Puglia per fornire risposte alle legittime richieste dei Dirigenti scolastici e delle famiglie degli alunni sulla condizione degli edifici scolastici, perché il presidente non può non sapere che la Regione non ha alcuna competenza di spesa sulla manutenzione delle scuole e sui relativi arredi, competenza che è proprio delle Province per le scuole secondarie e dei Comuni per le scuole primarie e secondarie di primo livello, di proprietà appunto di Province e Comuni".
"Vorrei, però, ricordare a Schittulli – conclude l'assessore - che in questi anni abbiamo sempre lavorato d'intesa con province e Comuni sulle questioni relative alla scuola, senza che mai abbiano pesato differenze di schieramento politico. La presa di posizione di oggi del Presidente della Provincia di Bari mi sembra perciò un attacco ingiustificato e pretestuoso, di vago sapore elettoralistico".
Da ultimo un invito al presidente "a pensare a strategie comuni per il bene della scuola e gli rivolgo un pubblico invito ad organizzare una manifestazione congiunta, da svolgersi sotto il Palazzo del Governo, per chiedere conto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi delle sue dichiarazioni, relative proprio all'importanza primaria della manutenzione delle infrastrutture scolastiche".
All'appello mancano 43,5 milioni di euro destinati al finanziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria degli istituti scolastici superiori. Soldi che servirebbero non solo ad eliminare situazioni di pericolo, a riparare aule, tetti, bagni e impianti, ma anche all'acquisto di arredi basilari come lavagne, banchi, sedie e gessetti.
Da una analisi contabile della ragioneria provinciale risulta che l'ente abbia in cassa 210 milioni di euro da non poter spendere a causa dei vincoli rigidi del patto di stabilità. Stando ai calcoli degli uffici si aggiunge che la Regione Puglia è debitrice nei confronti della Provincia di Bari di 116 milioni di euro per diversi servizi erogati in questi anni. "Per questo motivo - spiega Schittulli - ho scritto al premier Renzi che ha citato proprio la 'sicurezza nelle scuole' come uno dei primi obiettivi del suo Governo perché o davvero interviene sui vincoli del patto di stabilità o si decida a fare 'pressione' sul governo regionale pugliese, lì dove il suo partito, il Pd, è il partito di maggioranza relativa. Nel frattempo, io oltre che a fornire la giusta informazione ai cittadini, invito i sindaci e i presidi a rivolgersi direttamente alla Regione Puglia per ottenere quelle risposte che la provincia di Bari non è in grado di poter dare per colpa del governo nazionale e regionale". In questi cinque anni di mandato la giunta Schittulli ha inaugurato undici nuovi istituti, "edifici per i quali io ho posato la prima pietra e io ho tagliato il nastro" rivendica il presidente.
In attesa della risposta del presidente Renzi, le prime reazioni sono arrivate proprio dalla Regione per bocca dell'assessore Alba Sasso che pur condividendo l'appello di Schittulli si dice stupita "dal suo invito a rivolgersi alla Regione Puglia per fornire risposte alle legittime richieste dei Dirigenti scolastici e delle famiglie degli alunni sulla condizione degli edifici scolastici, perché il presidente non può non sapere che la Regione non ha alcuna competenza di spesa sulla manutenzione delle scuole e sui relativi arredi, competenza che è proprio delle Province per le scuole secondarie e dei Comuni per le scuole primarie e secondarie di primo livello, di proprietà appunto di Province e Comuni".
"Vorrei, però, ricordare a Schittulli – conclude l'assessore - che in questi anni abbiamo sempre lavorato d'intesa con province e Comuni sulle questioni relative alla scuola, senza che mai abbiano pesato differenze di schieramento politico. La presa di posizione di oggi del Presidente della Provincia di Bari mi sembra perciò un attacco ingiustificato e pretestuoso, di vago sapore elettoralistico".
Da ultimo un invito al presidente "a pensare a strategie comuni per il bene della scuola e gli rivolgo un pubblico invito ad organizzare una manifestazione congiunta, da svolgersi sotto il Palazzo del Governo, per chiedere conto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi delle sue dichiarazioni, relative proprio all'importanza primaria della manutenzione delle infrastrutture scolastiche".