Alimentazione e malattie, quale la relazione?
Si può pensare ad una filiera "dalla terra al piatto"? Rispondono gli esperti
venerdì 6 giugno 2014
10.29
Approfondire il tema della relazione tra l'alimentazione e le malattie. Questo l'intento della associazione "Slow food- condotta delle Murge" di Altamura. Dialogare per scambiarsi conoscenze, esperienze e dare consigli utili per convivere e per prevenire il più possibile le malattie nuove, antiche, rare e per promuovere uno stile di vita e un'alimentazione piacevoli, salutari e attenti all'ambiente.
Con una serie di incontri, si lanciano sul banco del dialogo diversi temi: adulti e bambini, nel nord e nel sud del mondo affetti da diabete, obesità, allergie, cancro; patologie tipiche dei Paesi ricchi che affliggono tutte le categorie sociali e fasce sempre più ampie della popolazione. Tra le cause dell'aumento dell'incidenza di mortalità c'è sicuramente il progressivo deterioramento dell'alimentazione e la progressiva eliminazione dei cibi integri e semplici offerti dalla natura. Sviscerare tali tematiche può servire a comprendere abitudini migliorative per una buona condotta di vita. Si parte dall'ambiente che deve essere rispettato: le pratiche agricole, zootecniche, di trasformazione, di commercializzazione e di consumo sostenibili dovrebbero essere prese in seria considerazione. Gli ecosistemi e la biodiversità dovrebbero essere tutelati per la migliore conservazione della natura, per la realizzazione di derrate salubri, loro di fatto sostengono il nostro vivere quotidiano riflettendo cioè tutto ciò che l'ambiente plasma in termini di produzione alimentare.
E ancora, esiste una correlazione tra i sistemi di produzione industriale agricola e gli attuali cambiamenti climatici? È possibile perseguire pratiche eco-sostenibili da adottare durante l'intera filiera alimentare, "dalla terra al piatto"? La qualità del cibo che arriva sulla nostra tavola è indissolubilmente legata al lavoro degli agricoltori e dei produttori, alla tutela dell'ambiente e della biodiversità? Prevenzione e cura delle malattie, quale è il ruolo dei medici (di base, specialisti, psicologi) come si potrebbe migliorare ulteriormente l'efficacia dei trattamenti; quale quello dei consumatori? Dopo aver assistito a un cambiamento profondo del nostro modo di vivere e di alimentarci, anche per le persone a cui è stata diagnosticata una patologia, un'alimentazione adeguata aiuta ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia e gli effetti collaterali delle terapie? Sarà pertanto necessario riscoprire il ruolo del cibo come elemento di piacere e salute, esortare a recuperare il giusto tempo da dedicare all'acquisto e alla preparazione dei pasti, conoscerne i principi nutritivi e le loro funzioni e di imparare a scegliere cibi buoni, puliti e giusti.
Di tutto ciò si parlerà questa sera, alle ore 18.30, presso il Teatro Mercadante, con Filippo Rella (pediatra), Michele Polignieri fiduciario Slow Food Murge, Mons. Sua Eccellenza Giovanni Ricchiuti, Silvestro Greco (docente di controllo delle Produzioni Agroalimentari all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Enzo Colonna (docente di Diritto Privato), Tino Gesualdo (docente di Nefrologia Università di Bari), Giacomo Vessia (oncologo). Saranno, inoltre, presenti Vita Rossetti, autrice del libro "Tra tante storie la mia", Marina Susi Oncologa, Olimpia Quattromini, presidente ass. Malattie Rare dell'Alta Murgia, Nicola Cirrottola dirigente Internazionale Wasca International e USIMAA e operatore Shiatsu e ginnastica generale, Vincenzo Benvenuto Pasticceria del Viale.
Con una serie di incontri, si lanciano sul banco del dialogo diversi temi: adulti e bambini, nel nord e nel sud del mondo affetti da diabete, obesità, allergie, cancro; patologie tipiche dei Paesi ricchi che affliggono tutte le categorie sociali e fasce sempre più ampie della popolazione. Tra le cause dell'aumento dell'incidenza di mortalità c'è sicuramente il progressivo deterioramento dell'alimentazione e la progressiva eliminazione dei cibi integri e semplici offerti dalla natura. Sviscerare tali tematiche può servire a comprendere abitudini migliorative per una buona condotta di vita. Si parte dall'ambiente che deve essere rispettato: le pratiche agricole, zootecniche, di trasformazione, di commercializzazione e di consumo sostenibili dovrebbero essere prese in seria considerazione. Gli ecosistemi e la biodiversità dovrebbero essere tutelati per la migliore conservazione della natura, per la realizzazione di derrate salubri, loro di fatto sostengono il nostro vivere quotidiano riflettendo cioè tutto ciò che l'ambiente plasma in termini di produzione alimentare.
E ancora, esiste una correlazione tra i sistemi di produzione industriale agricola e gli attuali cambiamenti climatici? È possibile perseguire pratiche eco-sostenibili da adottare durante l'intera filiera alimentare, "dalla terra al piatto"? La qualità del cibo che arriva sulla nostra tavola è indissolubilmente legata al lavoro degli agricoltori e dei produttori, alla tutela dell'ambiente e della biodiversità? Prevenzione e cura delle malattie, quale è il ruolo dei medici (di base, specialisti, psicologi) come si potrebbe migliorare ulteriormente l'efficacia dei trattamenti; quale quello dei consumatori? Dopo aver assistito a un cambiamento profondo del nostro modo di vivere e di alimentarci, anche per le persone a cui è stata diagnosticata una patologia, un'alimentazione adeguata aiuta ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia e gli effetti collaterali delle terapie? Sarà pertanto necessario riscoprire il ruolo del cibo come elemento di piacere e salute, esortare a recuperare il giusto tempo da dedicare all'acquisto e alla preparazione dei pasti, conoscerne i principi nutritivi e le loro funzioni e di imparare a scegliere cibi buoni, puliti e giusti.
Di tutto ciò si parlerà questa sera, alle ore 18.30, presso il Teatro Mercadante, con Filippo Rella (pediatra), Michele Polignieri fiduciario Slow Food Murge, Mons. Sua Eccellenza Giovanni Ricchiuti, Silvestro Greco (docente di controllo delle Produzioni Agroalimentari all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Enzo Colonna (docente di Diritto Privato), Tino Gesualdo (docente di Nefrologia Università di Bari), Giacomo Vessia (oncologo). Saranno, inoltre, presenti Vita Rossetti, autrice del libro "Tra tante storie la mia", Marina Susi Oncologa, Olimpia Quattromini, presidente ass. Malattie Rare dell'Alta Murgia, Nicola Cirrottola dirigente Internazionale Wasca International e USIMAA e operatore Shiatsu e ginnastica generale, Vincenzo Benvenuto Pasticceria del Viale.