Al setaccio aziende altamurane

Operazione della Guardia di Finanza contro il caporalato

venerdì 4 settembre 2015 15.14
Sono arrivati anche ad Altamura i militari della Guardia di Finanza impegnati in una serie di controlli per arginare il triste e deprecabile fenomeno del "caporalato" e dell'utilizzo di lavoratori in nero e irregolari nel settore agricolo.

In particolare sono state passate al setaccio ben36 tra aziende e società agricole, operanti a Bari, Barletta, Canosa di Puglia, Andria, Minervino Murge, Bitetto, Bitritto, Capurso, Triggiano, Valenzano, Conversano, Noicattaro, Polignano a Mare, Mola di Bari, Bitonto, Palo del Colle, Adelfia, Sannicandro di Bari, Gioia del Colle, Turi, Casamassima, Cassano delle Murge oltre che Altamura.
I controlli sinora eseguiti hanno riguardato aziende e persone fisiche emerse a seguito di specifica attività di analisi di rischio (volume d'affari/numero di lavoratori, rapporto tra numero complessivo giornate uomo e numero lavoratori rilevato dalle banche dati INPS e S.I.A.N. - Sistema Informativo Agricolo Nazionale - in comparazione con il numero di giornate per coltura stabilito dalla Regione Puglia), nonché risultanze investigative, sopralluoghi ed attività di osservazione.
I Militari hanno elevato nei confronti dei titolari delle imprese numerose sanzioni, che vanno da un minimo 1.950 euro ad un massimo di 15.600 euro per ogni posizione irregolare.

Dall'inizio dell'anno ad oggi sono in tutto 324 il numero delle ispezioni che hanno portato alla luce 580 irregolariLavoratori in nero e 781 irregolari impiegati soprattutto nella macellazione e lavorazione delle carni, mobile imbottito e smaltimento rifiuti.