Al cimitero questa mattina omaggio ai caduti austro-ungarici
A dieci anni dalla scomparsa è stato ricordato anche Giuseppe Falcicchio. Presenti i genitori
mercoledì 2 novembre 2011
16.02
Questa mattina, al cimitero comunale, si è tenuto il tradizionale omaggio davanti al sacello dei caduti austro-ungarici. Inoltre è stato reso omaggio a Giuseppe Falcicchio, il carrista altamurano morto tragicamente nel 2001.
Ad Altamura i resti dei caduti austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale riposano in un sacello presso il cimitero (parte vecchia). Circa mille soldati, catturati sul fronte italo-austriaco durante la Grande Guerra, furono deportati ad Altamura, dove venne allestito un campo di prigionia nell'area di Casal Sabini, sulla strada per Santeramo. Falcidiati dalla pandemia "La spagnola", i loro resti furono traslati nel cimitero, dove si costruì una cappella per ricordarli. Tutti i loro nomi e cognomi sono stati riportati su una targa in marmo.
Come ogni anno, si è tenuta una solenne manifestazione di commemorazione, con il picchetto militare d'onore del 31° Reggimento Carri dell'Esercito, alla presenza del sindaco Mario Stacca, del comandante del 31° Reggimento, colonnello Andrea Bolognesi, delle autorità militari, dei bersaglieri (gruppo storico Fiamme Cremisi) e di molti cittadini. Il rito è stato officiato dal parroco del Sacro Cuore, don Giovanni Giove.
Subito dopo, in corteo, le autorità si sono recate presso la parte nuova del cimitero per un saluto a Giuseppe Falcicchio, soldato altamurano deceduto in un incidente con il carrarmato dopo un'esercitazione militare. Quest'anno ricorre il decimo anniversario di una tragedia che ha strappato alla vita ed alla comunità un ragazzo di soli 20 anni con le passioni per la speleologia e lo sport. E' stato ricordato con un breve e commosso momento di silenzio. Presenti i genitori.
Ad Altamura i resti dei caduti austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale riposano in un sacello presso il cimitero (parte vecchia). Circa mille soldati, catturati sul fronte italo-austriaco durante la Grande Guerra, furono deportati ad Altamura, dove venne allestito un campo di prigionia nell'area di Casal Sabini, sulla strada per Santeramo. Falcidiati dalla pandemia "La spagnola", i loro resti furono traslati nel cimitero, dove si costruì una cappella per ricordarli. Tutti i loro nomi e cognomi sono stati riportati su una targa in marmo.
Come ogni anno, si è tenuta una solenne manifestazione di commemorazione, con il picchetto militare d'onore del 31° Reggimento Carri dell'Esercito, alla presenza del sindaco Mario Stacca, del comandante del 31° Reggimento, colonnello Andrea Bolognesi, delle autorità militari, dei bersaglieri (gruppo storico Fiamme Cremisi) e di molti cittadini. Il rito è stato officiato dal parroco del Sacro Cuore, don Giovanni Giove.
Subito dopo, in corteo, le autorità si sono recate presso la parte nuova del cimitero per un saluto a Giuseppe Falcicchio, soldato altamurano deceduto in un incidente con il carrarmato dopo un'esercitazione militare. Quest'anno ricorre il decimo anniversario di una tragedia che ha strappato alla vita ed alla comunità un ragazzo di soli 20 anni con le passioni per la speleologia e lo sport. E' stato ricordato con un breve e commosso momento di silenzio. Presenti i genitori.