AIP, decade il provvedimento regionale del commissariamento
Concluso il procedimento istruttorio. Restano le polemiche
martedì 19 febbraio 2013
13.10
Si aggiunge un altro tassello nel puzzle relativo al progetto AIP (Assistenza Indiretta Personalizzata) gestito dall'ufficio di Piano di zona dell'Ambito territoriale Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini.
Con una nota protocollata presso gli uffici regionali, a firma del dirigente dell'ufficio di Programmazione sociale Costanza Moreo, la Regione Puglia decreta come "privo di efficacia" il provvedimento precedente con cui si dava atto della nomina del commissario ad acta. Le motivazioni sono da riscontrarsi nella avvenuta conclusione del procedimento istruttorio relativo all'erogazione dei contributi economici per il sostegno delle persone gravemente non autosufficienti in famiglie con difficoltà economica.
Sono venuti meno, cioè, i presupposti per l'attivazione della procedura per l'esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti dell'Ambito territoriale di Altamura.
Le acque, insomma, si sono mosse e la graduatoria dei richiedenti ammissibili è stata pubblicata. Il caso è chiuso. Le polemiche però restano e non possono essere rispedite al mittente perché resta un dato di fatto quel ritardo di quasi tre anni nell'espletare un'istruttoria così tanto importante per una delicata fascia della popolazione.
Con una nota protocollata presso gli uffici regionali, a firma del dirigente dell'ufficio di Programmazione sociale Costanza Moreo, la Regione Puglia decreta come "privo di efficacia" il provvedimento precedente con cui si dava atto della nomina del commissario ad acta. Le motivazioni sono da riscontrarsi nella avvenuta conclusione del procedimento istruttorio relativo all'erogazione dei contributi economici per il sostegno delle persone gravemente non autosufficienti in famiglie con difficoltà economica.
Sono venuti meno, cioè, i presupposti per l'attivazione della procedura per l'esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti dell'Ambito territoriale di Altamura.
Le acque, insomma, si sono mosse e la graduatoria dei richiedenti ammissibili è stata pubblicata. Il caso è chiuso. Le polemiche però restano e non possono essere rispedite al mittente perché resta un dato di fatto quel ritardo di quasi tre anni nell'espletare un'istruttoria così tanto importante per una delicata fascia della popolazione.