Agenzia delle Entrate, tanti i dubbi sulla nuova sede
I commercialisti chiedono chiarimenti all'amministrazione
giovedì 27 novembre 2014
14.23
Agenzia delle Entrate, l'amministrazione rivede i suoi piani?
Risale allo scorso 19 novembre la proposta di delibera, con parere di regolarità tecnica e contabile, con cui l'amministrazione comunale ha individuato la soluzione adottata per la nuova sede dell'ente, spostato dai locali di via Reno a quelli dell'ex mattatoio di via Marecchia, già concessi con atto amministrativo dell'aprile 2013 alla confinante parrocchia di S.Agostino per attività sociali e ricreative.
Nella proposta al consiglio comunale, l'assessorato ai lavori pubblici chiede di stabilire, "a parziale rettifica" di quanto deliberato lo scorso anno, di concedere in uso, a titolo oneroso in favore della parrocchia, i locali appartenenti al corpo B e parte degli ambienti del corpo A, mentre all'Agenzia delle Entrate verrebbero concessi, a titolo gratuito, parte dei locali del corpo A, ad esclusione di quelli affidati alle attività sociali della chiesa. I restanti locali dell'ex mattatoio, oggetto di lavori di completamento e recupero da adibire a laboratori giovanili, rimarranno vincolati a tale destinazione d'uso, a titolo gratuito, per la durata di cinque anni. Una decisione che sembra anche modificare quanto gli stessi responsabili dell'Agenzia, con lettera del 26 marzo scorso, esprimevano a seguito di un sopralluogo congiunto con l'amministrazione, illustrando un'ipotesi di allocazione dei nuovi uffici nei cinque vani dell'immobile e auspicando "la realizzazione dell'impianto di cablaggio" a carico del comune, "per i ben noti motivi di contenimento della spesa pubblica" .
Dubbi e timori sull'effettiva compatibilità delle due realtà nei medesimi locali che dopo l'annuncio dell'amministrazione dell'individuazione della nuova sede coinvolgono diversi ambienti. Dopo le perplessità espresse dal parroco di S. Agostino, don Vincenzo Lopano, anche i professionisti altamurani, fruitori quotidiani dei servizi dell'Agenzia, scrivono all'amministrazione per interpellarla sull'argomento: "Considerata l'importanza– si legge nella missiva - che la permanenza del servizio espletato dalla sede distaccata degli uffici dell'Agenzia delle Entrate riveste sia per noi professionisti che per i cittadini di Altamura e dei comuni limitrofi e riconoscendo la valenza sociale dei servizi parrocchiali previsti, i sottoscritti fanno rispettosa richiesta di maggiori chiarimenti dell'intera vicenda".
Tante le firme in calce al documento, che evidenziano come "la parrocchia di S.Agostino lamenta che una parte degli stessi locali, che il comune intenderebbe assegnare all'Agenzia delle Entrate, siano già destinati alla stessa, in forza dell'intesa sottoscritta in data 31/10/2012 tra il Dirigente del VI settore e il parroco, validata dalla successiva delibera del 23/04/2013".
Al fine di evitare che l'annunciato imminente atto di assegnazione possa creare conflitti tali da minare sia la continuità operativa dell'Agenzia delle Entrate che l'esercizio dei servizi previsti dal progetto della parrocchia S. Agostino, i commercialisti propongono all'amministrazione "di stralciare dall'imminente atto di assegnazione i locali già affidati alla parrocchia di S.Agostino, e di affidare la restante superficie all'Agenzia, nella considerazione che suddetta superficie comunque garantisce uno spazio operativo sufficiente, poiché lo stesso è di gran lunga superiore a quello attualmente utilizzato in via Reno".
Risale allo scorso 19 novembre la proposta di delibera, con parere di regolarità tecnica e contabile, con cui l'amministrazione comunale ha individuato la soluzione adottata per la nuova sede dell'ente, spostato dai locali di via Reno a quelli dell'ex mattatoio di via Marecchia, già concessi con atto amministrativo dell'aprile 2013 alla confinante parrocchia di S.Agostino per attività sociali e ricreative.
Nella proposta al consiglio comunale, l'assessorato ai lavori pubblici chiede di stabilire, "a parziale rettifica" di quanto deliberato lo scorso anno, di concedere in uso, a titolo oneroso in favore della parrocchia, i locali appartenenti al corpo B e parte degli ambienti del corpo A, mentre all'Agenzia delle Entrate verrebbero concessi, a titolo gratuito, parte dei locali del corpo A, ad esclusione di quelli affidati alle attività sociali della chiesa. I restanti locali dell'ex mattatoio, oggetto di lavori di completamento e recupero da adibire a laboratori giovanili, rimarranno vincolati a tale destinazione d'uso, a titolo gratuito, per la durata di cinque anni. Una decisione che sembra anche modificare quanto gli stessi responsabili dell'Agenzia, con lettera del 26 marzo scorso, esprimevano a seguito di un sopralluogo congiunto con l'amministrazione, illustrando un'ipotesi di allocazione dei nuovi uffici nei cinque vani dell'immobile e auspicando "la realizzazione dell'impianto di cablaggio" a carico del comune, "per i ben noti motivi di contenimento della spesa pubblica" .
Dubbi e timori sull'effettiva compatibilità delle due realtà nei medesimi locali che dopo l'annuncio dell'amministrazione dell'individuazione della nuova sede coinvolgono diversi ambienti. Dopo le perplessità espresse dal parroco di S. Agostino, don Vincenzo Lopano, anche i professionisti altamurani, fruitori quotidiani dei servizi dell'Agenzia, scrivono all'amministrazione per interpellarla sull'argomento: "Considerata l'importanza– si legge nella missiva - che la permanenza del servizio espletato dalla sede distaccata degli uffici dell'Agenzia delle Entrate riveste sia per noi professionisti che per i cittadini di Altamura e dei comuni limitrofi e riconoscendo la valenza sociale dei servizi parrocchiali previsti, i sottoscritti fanno rispettosa richiesta di maggiori chiarimenti dell'intera vicenda".
Tante le firme in calce al documento, che evidenziano come "la parrocchia di S.Agostino lamenta che una parte degli stessi locali, che il comune intenderebbe assegnare all'Agenzia delle Entrate, siano già destinati alla stessa, in forza dell'intesa sottoscritta in data 31/10/2012 tra il Dirigente del VI settore e il parroco, validata dalla successiva delibera del 23/04/2013".
Al fine di evitare che l'annunciato imminente atto di assegnazione possa creare conflitti tali da minare sia la continuità operativa dell'Agenzia delle Entrate che l'esercizio dei servizi previsti dal progetto della parrocchia S. Agostino, i commercialisti propongono all'amministrazione "di stralciare dall'imminente atto di assegnazione i locali già affidati alla parrocchia di S.Agostino, e di affidare la restante superficie all'Agenzia, nella considerazione che suddetta superficie comunque garantisce uno spazio operativo sufficiente, poiché lo stesso è di gran lunga superiore a quello attualmente utilizzato in via Reno".