Ad Altamura nasce il Comitato per l'attuazione della Costituzione

Altre iniziative dopo il risultato referendario

lunedì 19 dicembre 2016 12.51
All'indomani del referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale, Il COMITATO PER IL NO di Altamura ringrazia la cittadinanza che, per il 69,69% dei votanti, ha espresso il NO alle modifiche costituzionali.

Già a partire dalla scorsa primavera molti liberi cittadini, che hanno poi aderito al Comitato Nazionale, hanno avviato alcune importanti battaglie civili, quali la raccolta firme contro l'Italicum e contro la riforma della scuola e le iniziative di sensibilizzazione contro le trivelle per il Referendum del 17 aprile 2016. Tutte queste battaglie sono poi confluite in quella più importante, la difesa della nostra Costituzione, che sancisce la sovranità popolare, l'autonomia dei territori in una repubblica unica e indivisibile, la tutela del paesaggio, il diritto al lavoro e alla previdenza sociale, alla salute, all'istruzione pubblica, alla libertà di pensiero, di espressione e di insegnamento.

Siamo orgogliosi di aver condotto una campagna referendaria che non si è limitata a dire NO a Renzi, ma è entrata nel merito delle difficili questioni tecniche e giuridiche implicate in ciascun articolo, grazie al sostegno di costituzionalisti ed illustri ospiti invitati nel nostro territorio nei momenti di divulgazione e dibattito aperti alla cittadinanza: questi incontri hanno acquistato un grandissimo valore se confrontati con quelli delle televisioni e della maggior parte dei media, schierati con il governo a favore del Sì.
Il Comitato, in linea con le indicazioni nazionali, resta dunque attivo come "Comitato per l'attuazione della Costituzione", (sarà questo il probabile nome che si darà il Comitato) allo scopo di non disperdere questo prezioso patrimonio di esperienze e affinché i principi della Costituzione non solo siano difesi, ma anche pienamente attuati sul piano sostanziale e formale.
Ancora una volta, come in occasione del voto del 17 aprile contro le trivelle, Altamura ha confermato con il NO la sua vocazione produttiva agroalimentare, pacifica, ecosostenibile ed accogliente, in quanto terra di turismo e di immigrazione, che vuole autodeterminarsi e partecipare e che non affida a clausole di supremazia statale il futuro dell'ambiente e delle future generazioni.

I 24.208 cittadini di Altamura che hanno votato NO hanno rigettato le pericolose modifiche che ci avrebbero avviato verso una democrazia debole, delegata e governativa. Il NO al referendum, invece, rilancia la necessità di una democrazia rappresentativa e partecipativa e rinsalda il legame tra la Costituzione ed il popolo italiano in difesa dei diritti sociali smantellati dalle politiche neoliberiste degli ultimi governi: legge Fornero sulle pensioni, riforma Madia dell'amministrazione, legge 107 della cosiddetta "buona scuola", Jobs Act, Sblocca Italia.

Nuove battaglie ci attendono ed è necessario essere partecipi e vigili: la legge elettorale va rivista, il Jobs Act sarà probabilmente sottoposto a referendum. Una delegazione di questo Comitato parteciperà per questo alla Assemblea nazionale di tutti i Comitati prevista per il 21 Gennaio 2017 a Roma.
Nella Costituzione, quindi, ci sono tutte le indicazioni per una nuova Politica, che restituisca i diritti sociali indeboliti in questi anni.
Tutto ciò, grazie ad una chiara e netta indicazione popolare sulle azioni da intraprendere.