Ad Altamura, experience lab "Reactivicity"
Oggi, il via
giovedì 24 ottobre 2013
10.41
Avrà inizio oggi un laboratorio strutturato in sei lezioni e workshop sul tema del riuso creativo degli spazi urbani e del patrimonio edilizio dismesso o inutilizzato. A far da cornice, nelle lezioni del 29 e 30 ottobre, sarà il cantiere del teatro Mercadante. Reactivicity è il laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007–2013, organizzato dalle associazioni Pop Hub, XScape, Garden Faber, Esperimenti Architettonici, Siamo Tutti Tufi, Undergrà, Vuoti A Rendere, In.cul.tu.re, e che attraverserà la Puglia dal 24 ottobre al 24 novembre. I workshop infatti sono itineranti. Due gli obiettivi: formare competenze e strategie per il recupero e la riattivazione con programmi, metodi e pratiche d'intervento e promuovere la condivisione di informazioni ed esperienze, la partecipazione civica, la sperimentazione di pratiche di scoperta, riappropriazione e cura degli spazi.
L'iniziativa è nata dall'incontro e la cooperazione tra giovani realtà attive nel territorio pugliese (Pop Hub, XScape e Garden Faber – Bari, Vuoti a Rendere, underGRA, SIAMO TUTTI TUFI – Gravina in Puglia, in-Cul.Tu.Re. – Grecìa Salentina, Esperimenti Architettonici – Altamura), che si propongono di aprire una riflessione sul tema del riuso sostenibile e creativo del patrimonio dismesso, affrontando le diverse problematiche relative le modalità d'intervento dal punto di vista funzionale, normativo e di fattibilità. Attraverso il racconto di esperienze che hanno avuto luogo in altri contesti e attività pratiche di progettazione guidate da esperti nazionali e internazionali, il laboratorio sperimenterà nuovi approcci progettuali al tema del riuso. Tutti possono partecipare: cittadini, associazioni, amministratori e chiunque sia interessato alle dinamiche di sviluppo sostenibile e innovazione sociale. Si avvicenderanno in qualità di docenti professionisti, progettisti ed esperti impegnati nelle pratiche di trasformazione creativa dello spazio urbano.
Nel box approfondimenti, il programma delle lezioni.
L'iniziativa è nata dall'incontro e la cooperazione tra giovani realtà attive nel territorio pugliese (Pop Hub, XScape e Garden Faber – Bari, Vuoti a Rendere, underGRA, SIAMO TUTTI TUFI – Gravina in Puglia, in-Cul.Tu.Re. – Grecìa Salentina, Esperimenti Architettonici – Altamura), che si propongono di aprire una riflessione sul tema del riuso sostenibile e creativo del patrimonio dismesso, affrontando le diverse problematiche relative le modalità d'intervento dal punto di vista funzionale, normativo e di fattibilità. Attraverso il racconto di esperienze che hanno avuto luogo in altri contesti e attività pratiche di progettazione guidate da esperti nazionali e internazionali, il laboratorio sperimenterà nuovi approcci progettuali al tema del riuso. Tutti possono partecipare: cittadini, associazioni, amministratori e chiunque sia interessato alle dinamiche di sviluppo sostenibile e innovazione sociale. Si avvicenderanno in qualità di docenti professionisti, progettisti ed esperti impegnati nelle pratiche di trasformazione creativa dello spazio urbano.
Nel box approfondimenti, il programma delle lezioni.
Il programma delle lezioni:
24- 25 ottobre
@ The Hub, Bari
Reuse the city: pop up the street
Patrizia Di Monte, Estonoesunsolar (http://estonoesunsolar.wordpress.com/, https://www.facebook.com/gravalosdimonte, http://gravalosdimonte.com/)
Massimo Costa, Assotemporary (http://www.assotemporary.it, http://www.temporaryblog.it)
Dall'esperienza di EstoNoEsUnSolar, programma della municipalità di Saragoza diretto da Patrizia Di Monte che ha trasformato i vuoti abbandonati nel centro storico in spazi pubblici per un totale di 53.000 m² con 31 interventi di riqualificazione urbana, si avvierà un percorso allargato che vede cittadini, associazioni di categoria, giovani progettualità e amministratori dedicarsi allo studio strategie di rivitalizzazione di una strada in declino nel cento di Bari, via Manzoni, approfondendo le possibilità di riuso temporaneo dei locali commerciali, anche attraverso l'analisi del fenomeno dei temporary shop e pop up store che verrà riportata da Massimo Costa, presidente di Assotemporary.
Patrizia Di Monte, architetto, cofondatrice dello studio Grávalos-Di Monte arquitectos, Professore presso l'Università San Jorge di Saragoza. È stata responsabile dei progetti Accompaying Plan Zaragoza Expo 2008, membro comiteé tecnico Zaragoza Capitale Culturale Europea 2016 e direttrice programma estonoesunsolar.
Massimo Costa è Segretario Generale di Assomoda Italia, l'Associazione degli agenti, i distributori e degli showroom della moda, fondatore di Assotemporary, associazione dei temporary shop, showroom, business center, event space e dei servizi connessi aderente a Confcommercio Italia, autore di volumi sul temporary retail.
Evento a cura di: Pop Hub (www.pophub.it / www.facebook.com/pophub)
26 ottobre
@ Ex-concerie Lamarque, Maglie (LE)
I luoghi produttivi, dalla materia alla cultura
Antonio Nicoletti, Casa Cava (http://www.casacava.it)
Federico Ottolenghi, SPAZIO MIL - Sesto San Giovanni (www.spaziomil.it, www.sestosg.net)
"Recupero e rifunzionalizzazione di luoghi per la cultura. L'esperienza di Casa Cava nei Sassi di Matera"
Il Laboratorio si articola in una prima fase dedicata alla descrizione del lungo processo che ha portato all'apertura di Casa Cava, antica cava ipogea poi trasformata in discarica, quindi murata e dimenticata per decenni. A partire dall'iniziativa di un'associazione culturale, l'Onyx Jazz Club, nel finire degli anni Ottanta, ebbe inizio un processo di concertazione pubblico-privato che ha portato, con l'intervento del Comune di Matera e con il programma Visioni Urbane della Regione Basilicata, al completamento di un progetto di restauro e di rifunzionalizzazione cui è stato recentemente assegnato il premio internazionale Architettura in Pietra. Oggi la struttura rappresenta uno dei principali contenitori per la creatività nella città dei Sassi e rappresenta un importante asset per la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019.
La seconda parte del Laboratorio verrà dedicato all'approfondimento di tematiche legate alla gestione del sito, attualmente caratterizzata da forti criticità (economiche, organizzative, ecc.) che verranno analizzate nei loro aspetti generali e specifici. I partecipanti saranno stimolati a riflettere su realtà simili e a loro note, proponendo soluzioni gestionali da discutere e approfondire nel corso della sessione di lavoro.
Antonio Nicoletti, Ingegnere, Dottore di Ricerca in Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Professore a contratto presso l'Università degli Studi della Basilicata nelle discipline della pianificazione territoriale e urbanistica. Membro del consiglio direttivo e Direttore Artistico dell'Onyx Jazz Club di Matera e membro del Consiglio Direttivo del Circolo La Scaletta.
"Il Carroponte e Spazio MIL nel Parco archeologico Breda a Sesto San Giovanni. Riqualificazione urbana e riuso del patrimonio industriale"
Una comunità che si è trasformata da borgo agricolo in "città delle fabbriche" e un museo che unisce modernità e memoria storica oltre la semplice esposizione di macchine e manufatti industriali. Il Museo dell'Industria e del Lavoro (MIL), situato all'interno del Parco Archeologico Industriale ex Breda, rappresenta una forte testimonianza di riqualificazione urbana. Un luogo suggestivo che ospita al suo interno l'archivio Giovanni Sacchi (modellista del design industriale), il ristorante Il Maglio e uno spazio teatrale. Del museo fa parte anche il monumento Carroponte, oggi trasformato in arena estiva per concerti e spettacoli all'aperto. Dopo aver richiamato i tratti essenziali della città delle fabbriche nel XX secolo, verrà presentato l'intervento in area Breda all'interno del processo di acquisizione della consapevolezza dell'importanza del patrimonio industriale e della sua valorizzazione, fino al progetto di candidatura all'Unesco. Verrà analizzato il processo di trasformazione del Parco Breda nell'arco di quindici anni, focalizzando l'attenzione sugli attori, istituzionali e no, sulle fonti di finanziamento, sul rapporto con l'opinione pubblica e con gli attori sociali, evidenziando successi e difficoltà. La seconda parte del Laboratorio verterà su altri casi cittadini di conservazione e riuso, accennando alla Campari, al MAGE e alle aree Falck, per mettere a fuoco alcune costanti e variabili. Le conclusioni saranno tratte per mezzo di un laboratorio interattivo, finalizzato a individuare esigenze, punti di forza e di debolezza del recupero e riuso di beni storici attraverso il confronto fra le esperienze citate o conosciute dai partecipanti. Federico Ottolenghi, Direttore delle Relazioni esterne del Comune di Sesto San Giovanni e responsabile del progetto Sesto per l'Unesco
Evento a cura di: progetto In-Cul.Tu.Re.
about.me/progettoinculture / futuripossibili.wordpress.com / FB / @in_culture
29-30 ottobre
@ Teatro Mercadante, Altamura
Experience lab. Performing media per la rigenerazione urbana
Carlo Infante, Urban Experience (www.urbanexperience.it , www.performingmedia.org , info@urbanexperience.it )
Fedele Congedo, Città Fertile (www.cittafertile.it)
L'Experience Lab si basa su un'attività di esplorazione radio-assistita, un brainstorming esperienziale e un'azione di instant blogging tramite twitter (e relativa visualizzazione della tag cloud) per raccogliere i vari spunti di progettualità dei partecipanti. L'obiettivo è quello di creare le condizioni per progettare ed attuare interventi innovativi di comunicazione pubblica interattiva e partecipativa, coniugando comunicazione web e azioni nel territorio, secondo le poetiche e le politiche distintive del performing media. Le idee confluiranno sul muro nomade di Fedele Congedo attraverso pratiche di Visual Thinking e verranno restituite al termine dell'esperienza in forma di digital storytelling.
Carlo Infante è docente freelance di Performing Media, presidente e managing director di Urban Experience. Ha diretto negli anni Ottanta festival come Scenari dell'Immateriale, condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche e televisive.
Fedele Congedo, architetto. Esperto in processi partecipati inclusivi. Promuove l'intreccio fra saperi esperti e linguaggio naturale. Ideatore del Muro Nomade. Ha recentemente supportato come docente la Scuola di Partecipazione della Regione Puglia.
Evento a cura di: Esperimenti architettonici
www.esperimentiarchitettonici.it / esperimentiarch@libero.it
14-15 novembre
@ The Hub, Bari
Reuse the city: keyplans for regenerative space
Maurizio Carta, Università di Palermo (http://www.unipa.it/mcarta/)
Antonio Monte, CNR- IBAM (http://www2.unibas.it/ssa/index.php/it/antonio-monte)
Fabrizio Casetti, Spazio Grisù (http://spaziogrisu.org/)
Partendo dalle esperienze di ricerca e di lavori in campo nazionale del prof. Maurizio Carta, legate alla valorizzazione del patrimonio culturale nei processi di sviluppo locale, di pianificazione strategica e di politiche e progetti di rigenerazione urbana alimentati dalle risorse culturali e creative delle città, il laboratorio vedrà l'elaborazione di una proposta strategica di sviluppo integrato città - infrastruttura in chiave rigenerativa, avente come oggetto l'area della Fiera del Levante. Nella seconda giornata, a questo tema si legherà quello dei manufatti di archeologia industriale come luoghi di produzione culturale, che emergerà dal quadro conoscitivo del patrimonio industriale dismesso attraverso metodi di valorizzazione dei manufatti di interesse storico, archeologico e architettonico, e buone pratiche per il recupero del patrimonio archeologico industriale dal racconto dell'esperienza della factory creativa Spazio Grisù, orientate verso proposte progettuali per il futuro di alcuni grandi contenitori produttivi dismessi nel centro di Bari.
Maurizio Carta, Professore ordinario di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura di Palermo. Architetto e
Dottore di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale, esperto di pianificazione urbana
e territoriale e politiche di sviluppo locale e consulente di numerose amministrazioni
pubbliche per la pianificazione territoriale e strategica, ultima la progettazione del nuovo waterfront di Palermo.
Antonio Monte, ricercatore dell'Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR di Lecce, e responsabile scientifico del GAE: Conoscenza e valorizzazione del patrimonio industriale nel Mezzogiorno d'Italia nell'ambito della Commessa: "Metodologie innovative per la conoscenza dei paesaggi antichi"; inoltre, fa parte di Commesse,associazioni e Comitati inerenti l'archeologia industriale.
Fabrizio Casetti, imprenditore nel settore costruzioni, presidente di Spazio Grisù, associazione fondata da un gruppo di professionisti di diversi settori allineati sulla volontà di trasformare una ex-Caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara in una Factory della cultura e della creatività.
Evento a cura di: PoP Hub (www.pophub.it / www.facebook.com/pophub)
16 novembre
@ Fondazione Santomasi, Gravina
Borderline Re-Hab |Talk and Lab
Marco Lampugnani, Snark – spacemaking (http://www.snarkive.eu) Andrea Bartoli, Farm Cultural Park (http://www.farm-culturalpark.com) Stefano Serafini, Progetto Artena (http://progettoartena.com/)
Racconto di esperienze di rigenerazione di centri storici, ricognizione dei luoghi e breve sessione laboratoriale di confronto. "Elaborazione di una proposta di rifunzionalizzazione dell'intero territorio e in particolare del centro storico. Recuperare la dimensione abitativa inscritta nella storia del centro storico, per una rigenerazione antropologica di una smart city ante litteram, da opporre ai modelli di riqualificazione basati solo edilizia e turismo." Farm Cultural Park Impresa culturale di iniziativa privata, estesa a progetto culturale urbano Favara Urban Network, allargato a tutto il centro storico, che ha appena avviato l'"adozione" di un rudere da un collettivo di giovani professionisti. Progetto Artena Design strategico e service design applicato al territorio e alla sua vita, ridefinizione degli assetti urbanistici infrastrutturali, fino ai dettagli architettonici (biofilia), e start up innovativo, il Progetto Artena è la prima applicazione dei principi della biourbanistica al design per il cambiamento sociale, sotto forma di un servizio di analisi, strategia e azione per la rinascita del borgo di Artena (Roma). Esso è al contempo ricerca sperimentale, e procedura di prototipazione di un modello di sviluppo funzionale per l'Italia. Snark – spacemaking è un network interdisciplinare di professionisti. Snark agisce alla scala dello spazio pubblico circoscritto così come delle strategie territoriali: dall'individuo, alle comunità.
Evento a cura di: Siamo Tutti Tufi (www.siamotuttitufi.it), Vuoti a rendere (www.facebook.com/vuoti.rendere), UnderGrà (www.facebook.com/undergravina)
22-24 novembre
@ The Hub, Bari
Reuse/new use_ projects for communities
Jose Louis Vallejo, Ecosistema urbano (http://www.ecosistemaurbano.com/)
Martin Rein-Cano, Topotek (http://www.topotek1.de/)
Si può ripensare ad una progettazione degli spazi pubblici dismessi o in disuso a partire dai bisogni e dai saperi delle comunità? Questo è il tema del laboratorio di progettazione di tre giorni, dedicato al riuso di un edificio di dismesso della città di Bari, guidato da:
Martin Rein Cano (Topotek Office, Berlino) paesaggista e architetto, autore di numerosi progetti di parchi e spazi pubblici, fra cui il pluripremiato parco di Superkilen a Copenhagen frutto di un innovativo percorso di progettazione partecipata.
Josè Luis Vallejo, (Ecosistema Urbano, Madrid) architetto e visiting professor all'Università di Harvard, fondatore dello studio spagnolo Ecosistema Urbano impegnato nella sperimentazione dell' urban social design, ovvero il progetto di spazi pubblici che favoriscano l'auto-organizzazione dei cittadini, l'interazione sociale e la qualità ambientale.
Evento a cura di: XScape (www.xscape.it, xscapelab@gmail.com), Garden Faber (www.gardenfaber.org, info@gardenfaber.org)
24- 25 ottobre
@ The Hub, Bari
Reuse the city: pop up the street
Patrizia Di Monte, Estonoesunsolar (http://estonoesunsolar.wordpress.com/, https://www.facebook.com/gravalosdimonte, http://gravalosdimonte.com/)
Massimo Costa, Assotemporary (http://www.assotemporary.it, http://www.temporaryblog.it)
Dall'esperienza di EstoNoEsUnSolar, programma della municipalità di Saragoza diretto da Patrizia Di Monte che ha trasformato i vuoti abbandonati nel centro storico in spazi pubblici per un totale di 53.000 m² con 31 interventi di riqualificazione urbana, si avvierà un percorso allargato che vede cittadini, associazioni di categoria, giovani progettualità e amministratori dedicarsi allo studio strategie di rivitalizzazione di una strada in declino nel cento di Bari, via Manzoni, approfondendo le possibilità di riuso temporaneo dei locali commerciali, anche attraverso l'analisi del fenomeno dei temporary shop e pop up store che verrà riportata da Massimo Costa, presidente di Assotemporary.
Patrizia Di Monte, architetto, cofondatrice dello studio Grávalos-Di Monte arquitectos, Professore presso l'Università San Jorge di Saragoza. È stata responsabile dei progetti Accompaying Plan Zaragoza Expo 2008, membro comiteé tecnico Zaragoza Capitale Culturale Europea 2016 e direttrice programma estonoesunsolar.
Massimo Costa è Segretario Generale di Assomoda Italia, l'Associazione degli agenti, i distributori e degli showroom della moda, fondatore di Assotemporary, associazione dei temporary shop, showroom, business center, event space e dei servizi connessi aderente a Confcommercio Italia, autore di volumi sul temporary retail.
Evento a cura di: Pop Hub (www.pophub.it / www.facebook.com/pophub)
26 ottobre
@ Ex-concerie Lamarque, Maglie (LE)
I luoghi produttivi, dalla materia alla cultura
Antonio Nicoletti, Casa Cava (http://www.casacava.it)
Federico Ottolenghi, SPAZIO MIL - Sesto San Giovanni (www.spaziomil.it, www.sestosg.net)
"Recupero e rifunzionalizzazione di luoghi per la cultura. L'esperienza di Casa Cava nei Sassi di Matera"
Il Laboratorio si articola in una prima fase dedicata alla descrizione del lungo processo che ha portato all'apertura di Casa Cava, antica cava ipogea poi trasformata in discarica, quindi murata e dimenticata per decenni. A partire dall'iniziativa di un'associazione culturale, l'Onyx Jazz Club, nel finire degli anni Ottanta, ebbe inizio un processo di concertazione pubblico-privato che ha portato, con l'intervento del Comune di Matera e con il programma Visioni Urbane della Regione Basilicata, al completamento di un progetto di restauro e di rifunzionalizzazione cui è stato recentemente assegnato il premio internazionale Architettura in Pietra. Oggi la struttura rappresenta uno dei principali contenitori per la creatività nella città dei Sassi e rappresenta un importante asset per la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019.
La seconda parte del Laboratorio verrà dedicato all'approfondimento di tematiche legate alla gestione del sito, attualmente caratterizzata da forti criticità (economiche, organizzative, ecc.) che verranno analizzate nei loro aspetti generali e specifici. I partecipanti saranno stimolati a riflettere su realtà simili e a loro note, proponendo soluzioni gestionali da discutere e approfondire nel corso della sessione di lavoro.
Antonio Nicoletti, Ingegnere, Dottore di Ricerca in Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Professore a contratto presso l'Università degli Studi della Basilicata nelle discipline della pianificazione territoriale e urbanistica. Membro del consiglio direttivo e Direttore Artistico dell'Onyx Jazz Club di Matera e membro del Consiglio Direttivo del Circolo La Scaletta.
"Il Carroponte e Spazio MIL nel Parco archeologico Breda a Sesto San Giovanni. Riqualificazione urbana e riuso del patrimonio industriale"
Una comunità che si è trasformata da borgo agricolo in "città delle fabbriche" e un museo che unisce modernità e memoria storica oltre la semplice esposizione di macchine e manufatti industriali. Il Museo dell'Industria e del Lavoro (MIL), situato all'interno del Parco Archeologico Industriale ex Breda, rappresenta una forte testimonianza di riqualificazione urbana. Un luogo suggestivo che ospita al suo interno l'archivio Giovanni Sacchi (modellista del design industriale), il ristorante Il Maglio e uno spazio teatrale. Del museo fa parte anche il monumento Carroponte, oggi trasformato in arena estiva per concerti e spettacoli all'aperto. Dopo aver richiamato i tratti essenziali della città delle fabbriche nel XX secolo, verrà presentato l'intervento in area Breda all'interno del processo di acquisizione della consapevolezza dell'importanza del patrimonio industriale e della sua valorizzazione, fino al progetto di candidatura all'Unesco. Verrà analizzato il processo di trasformazione del Parco Breda nell'arco di quindici anni, focalizzando l'attenzione sugli attori, istituzionali e no, sulle fonti di finanziamento, sul rapporto con l'opinione pubblica e con gli attori sociali, evidenziando successi e difficoltà. La seconda parte del Laboratorio verterà su altri casi cittadini di conservazione e riuso, accennando alla Campari, al MAGE e alle aree Falck, per mettere a fuoco alcune costanti e variabili. Le conclusioni saranno tratte per mezzo di un laboratorio interattivo, finalizzato a individuare esigenze, punti di forza e di debolezza del recupero e riuso di beni storici attraverso il confronto fra le esperienze citate o conosciute dai partecipanti. Federico Ottolenghi, Direttore delle Relazioni esterne del Comune di Sesto San Giovanni e responsabile del progetto Sesto per l'Unesco
Evento a cura di: progetto In-Cul.Tu.Re.
about.me/progettoinculture / futuripossibili.wordpress.com / FB / @in_culture
29-30 ottobre
@ Teatro Mercadante, Altamura
Experience lab. Performing media per la rigenerazione urbana
Carlo Infante, Urban Experience (www.urbanexperience.it , www.performingmedia.org , info@urbanexperience.it )
Fedele Congedo, Città Fertile (www.cittafertile.it)
L'Experience Lab si basa su un'attività di esplorazione radio-assistita, un brainstorming esperienziale e un'azione di instant blogging tramite twitter (e relativa visualizzazione della tag cloud) per raccogliere i vari spunti di progettualità dei partecipanti. L'obiettivo è quello di creare le condizioni per progettare ed attuare interventi innovativi di comunicazione pubblica interattiva e partecipativa, coniugando comunicazione web e azioni nel territorio, secondo le poetiche e le politiche distintive del performing media. Le idee confluiranno sul muro nomade di Fedele Congedo attraverso pratiche di Visual Thinking e verranno restituite al termine dell'esperienza in forma di digital storytelling.
Carlo Infante è docente freelance di Performing Media, presidente e managing director di Urban Experience. Ha diretto negli anni Ottanta festival come Scenari dell'Immateriale, condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche e televisive.
Fedele Congedo, architetto. Esperto in processi partecipati inclusivi. Promuove l'intreccio fra saperi esperti e linguaggio naturale. Ideatore del Muro Nomade. Ha recentemente supportato come docente la Scuola di Partecipazione della Regione Puglia.
Evento a cura di: Esperimenti architettonici
www.esperimentiarchitettonici.it / esperimentiarch@libero.it
14-15 novembre
@ The Hub, Bari
Reuse the city: keyplans for regenerative space
Maurizio Carta, Università di Palermo (http://www.unipa.it/mcarta/)
Antonio Monte, CNR- IBAM (http://www2.unibas.it/ssa/index.php/it/antonio-monte)
Fabrizio Casetti, Spazio Grisù (http://spaziogrisu.org/)
Partendo dalle esperienze di ricerca e di lavori in campo nazionale del prof. Maurizio Carta, legate alla valorizzazione del patrimonio culturale nei processi di sviluppo locale, di pianificazione strategica e di politiche e progetti di rigenerazione urbana alimentati dalle risorse culturali e creative delle città, il laboratorio vedrà l'elaborazione di una proposta strategica di sviluppo integrato città - infrastruttura in chiave rigenerativa, avente come oggetto l'area della Fiera del Levante. Nella seconda giornata, a questo tema si legherà quello dei manufatti di archeologia industriale come luoghi di produzione culturale, che emergerà dal quadro conoscitivo del patrimonio industriale dismesso attraverso metodi di valorizzazione dei manufatti di interesse storico, archeologico e architettonico, e buone pratiche per il recupero del patrimonio archeologico industriale dal racconto dell'esperienza della factory creativa Spazio Grisù, orientate verso proposte progettuali per il futuro di alcuni grandi contenitori produttivi dismessi nel centro di Bari.
Maurizio Carta, Professore ordinario di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura di Palermo. Architetto e
Dottore di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale, esperto di pianificazione urbana
e territoriale e politiche di sviluppo locale e consulente di numerose amministrazioni
pubbliche per la pianificazione territoriale e strategica, ultima la progettazione del nuovo waterfront di Palermo.
Antonio Monte, ricercatore dell'Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR di Lecce, e responsabile scientifico del GAE: Conoscenza e valorizzazione del patrimonio industriale nel Mezzogiorno d'Italia nell'ambito della Commessa: "Metodologie innovative per la conoscenza dei paesaggi antichi"; inoltre, fa parte di Commesse,associazioni e Comitati inerenti l'archeologia industriale.
Fabrizio Casetti, imprenditore nel settore costruzioni, presidente di Spazio Grisù, associazione fondata da un gruppo di professionisti di diversi settori allineati sulla volontà di trasformare una ex-Caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara in una Factory della cultura e della creatività.
Evento a cura di: PoP Hub (www.pophub.it / www.facebook.com/pophub)
16 novembre
@ Fondazione Santomasi, Gravina
Borderline Re-Hab |Talk and Lab
Marco Lampugnani, Snark – spacemaking (http://www.snarkive.eu) Andrea Bartoli, Farm Cultural Park (http://www.farm-culturalpark.com) Stefano Serafini, Progetto Artena (http://progettoartena.com/)
Racconto di esperienze di rigenerazione di centri storici, ricognizione dei luoghi e breve sessione laboratoriale di confronto. "Elaborazione di una proposta di rifunzionalizzazione dell'intero territorio e in particolare del centro storico. Recuperare la dimensione abitativa inscritta nella storia del centro storico, per una rigenerazione antropologica di una smart city ante litteram, da opporre ai modelli di riqualificazione basati solo edilizia e turismo." Farm Cultural Park Impresa culturale di iniziativa privata, estesa a progetto culturale urbano Favara Urban Network, allargato a tutto il centro storico, che ha appena avviato l'"adozione" di un rudere da un collettivo di giovani professionisti. Progetto Artena Design strategico e service design applicato al territorio e alla sua vita, ridefinizione degli assetti urbanistici infrastrutturali, fino ai dettagli architettonici (biofilia), e start up innovativo, il Progetto Artena è la prima applicazione dei principi della biourbanistica al design per il cambiamento sociale, sotto forma di un servizio di analisi, strategia e azione per la rinascita del borgo di Artena (Roma). Esso è al contempo ricerca sperimentale, e procedura di prototipazione di un modello di sviluppo funzionale per l'Italia. Snark – spacemaking è un network interdisciplinare di professionisti. Snark agisce alla scala dello spazio pubblico circoscritto così come delle strategie territoriali: dall'individuo, alle comunità.
Evento a cura di: Siamo Tutti Tufi (www.siamotuttitufi.it), Vuoti a rendere (www.facebook.com/vuoti.rendere), UnderGrà (www.facebook.com/undergravina)
22-24 novembre
@ The Hub, Bari
Reuse/new use_ projects for communities
Jose Louis Vallejo, Ecosistema urbano (http://www.ecosistemaurbano.com/)
Martin Rein-Cano, Topotek (http://www.topotek1.de/)
Si può ripensare ad una progettazione degli spazi pubblici dismessi o in disuso a partire dai bisogni e dai saperi delle comunità? Questo è il tema del laboratorio di progettazione di tre giorni, dedicato al riuso di un edificio di dismesso della città di Bari, guidato da:
Martin Rein Cano (Topotek Office, Berlino) paesaggista e architetto, autore di numerosi progetti di parchi e spazi pubblici, fra cui il pluripremiato parco di Superkilen a Copenhagen frutto di un innovativo percorso di progettazione partecipata.
Josè Luis Vallejo, (Ecosistema Urbano, Madrid) architetto e visiting professor all'Università di Harvard, fondatore dello studio spagnolo Ecosistema Urbano impegnato nella sperimentazione dell' urban social design, ovvero il progetto di spazi pubblici che favoriscano l'auto-organizzazione dei cittadini, l'interazione sociale e la qualità ambientale.
Evento a cura di: XScape (www.xscape.it, xscapelab@gmail.com), Garden Faber (www.gardenfaber.org, info@gardenfaber.org)