"Acqua, da Diritto Umano Universale in un bisogno che... chi non paga, si arrangia”
Comitato Pugliese Acqua Bene Comune, MeetUp il Grillaio, Gifra e Ofs organizzano un dibattito sul tema
giovedì 21 gennaio 2010
20.03
Nel paese di frate Francesco si trasforma sorella Acqua da Diritto Umano Universale in un bisogno che... "chi non paga, si arrangia". Il "Comitato Pugliese Acqua Bene Comune", "MeetUp il Grillaio" Altamura, la GIFRA e l'OFS hanno organizzato un incontro-confronto sul tema. Interverranno Michele Loporcaro, Loretta Moramarco e Antonio Elia (MeetUp il Grillaio/Comitato Acqua Bene Comune). Appuntamento domani 22 gennaio, alle ore 20.15, presso il salone della parrocchia Santa Maria della Consolazione (Piazza Zanardelli).
Lo scorso 11 gennaio sono state raccolte 563 firme, che si aggiungono alle 1645 depositate il 25 novembre 2009 per la petizione che chiede di modificare lo Statuto Comunale sancendo il riconoscimento dell'acqua come diritto umano e del servizio idrico come privo di rilevanza economica.
"Questa mattina", si legge in una nota del MeetUp il Grillaio Altamura (membro del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune) risalente all'11 gennaio scorso, "è stata consegnata anche la proposta di deliberazione per l'integrazione dello Statuto Comunale: ai 16 consiglieri che hanno già firmato, si è aggiunto Sanrocco Giuseppe (PDL). Quindi, se ai 17 consiglieri aggiungiamo i due consiglieri PD (che non hanno firmato ma si sono espressi a favore della ripubblicizzazione) ed il Sindaco (che ha firmato la petizione e si è pubblicamente espresso a favore)… siamo a 20! La maggioranza qualificata sulla carta c'è: ora sta alla conferenza dei capigruppo calendarizzarla".
Una proposta di deliberazione per l'integrazione dello Statuto Comunale (secondo quanto chiesto dal movimento per l'ACQUA BENE COMUNE) era già stata presentata, il 24 novembre 2009, dal consigliere Enzo Colonna (Movimento Cittadino Aria Fresca).
Scrive MeetUp il Grillaio: "E' stato pubblicato l'ordine del giorno unico per tutte e 7 le sedute di gennaio e febbraio del Consiglio comunale: l'integrazione dello statuto, con l'introduzione del diritto all'acqua e della considerazione del servizio idrico come privo di rilevanza economica, manca! Non ci spieghiamo il motivo di questa scelta, tenuto conto delle 2208 firme di cittadini e dei 19 consiglieri (17+2) che hanno firmato la proposta di deliberazione per l'integrazione dello statuto".
Il 16 maggio 2008 la Giunta Comunale deliberava a voti unanimi:
- "di aderire alla proposta di legge d'iniziativa popolare "Principi per la Tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico";
- di aderire al "Coordinamento Enti Locali per la ripubblicizzazione dei servizi idrici" della Regione Puglia;
- "di promuovere, in consiglio comunale, il riconoscimento, nello Statuto Comunale, del Diritto umano all'Acqua".
- "di aderire alla proposta di legge d'iniziativa popolare "Principi per la Tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico";
- di aderire al "Coordinamento Enti Locali per la ripubblicizzazione dei servizi idrici" della Regione Puglia;
- "di promuovere, in consiglio comunale, il riconoscimento, nello Statuto Comunale, del Diritto umano all'Acqua".