Abbandono dei rifiuti, i sindaci fanno squadra

Convocato un incontro alla Regione

mercoledì 6 ottobre 2021 9.28
A cura di Onofrio Bruno
I sindaci della Città metropolitana fanno squadra per affrontare il problema comune dell'abbandono dei rifiuti nelle campagne e nelle periferie, una questione che riguarda anche il resto della Puglia tanto che la Regione prevede una linea di intervento finanziario a favore degli enti locali. Ieri i primi cittadini della provincia di Bari si sono riuniti a Conversano per dare un sostegno unitario alla candidatura dell'antica Norba a capitale italiana della cultura nel 2024.

Poi i sindaci, tra cui Rosa Melodia, si sono riuniti per affrontare questo tema che è un'autentica emergenza. Il 14 ottobre si terrà un incontro alla Regione, richiesto proprio dai Comuni, e convocato dall'assessore all'ambiente Anna Grazia Maraschio a cui parteciperanno anche i rappresentanti dell'Ager (agenzia regionale per la gestione dei rifiuti). Saranno presentate "proposte concrete ed efficaci da sottoporre alla Regione e alla Città Metropolitana - comunica Rosa Melodia - è una battaglia anche culturale, ma sapere di poterla affrontare insieme, ci rende sicuramente più forti".

Il problema dell'abbandono dei rifiuti non conosce limiti geografici ed amministrativi. E' molto diffuso. Una piaga, una situazione fuori controllo e difficile da arginare. Sono tantissime le discariche abusive a cielo aperto. Il fenomeno viene fronteggiato con i controlli dei comandi di Polizia locale e con le fototrappole ma non basta perché, ad esempio per Altamura, è il Comune più grande della Città metropolitana per estensione territoriale.

C'è, inoltre, da aggiungere un elemento che pochissimi conoscono: gli introiti delle sanzioni per coloro che vengono multati per abbandono dei rifiuti non vanno nelle casse dei Comuni ma spettano alla Città metropolitana che ha una delega alle bonifiche ambientali anche se, di fatto, non la esercita. Una contraddizione normativa. Infatti se è il Comune a fare la bonifica, i costi sono a carico dell'ente locale e quindi di tutti i contribuenti. Mentre gli introiti delle sanzioni vanno alla Città metropolitana, pertanto non possono essere utilizzati, ad esempio, per concorrere al piano economico e finanziario della Tari così da poterla eventualmente ridurre o ritoccare.