A ottobre i 30 anni della scoperta dell’Uomo di Altamura
In programma un convegno internazionale e altre iniziative
martedì 8 agosto 2023
10.00
A ottobre ricorre il trentennale dell'esplorazione della grotta di Lamalunga e della scoperta dell'Uomo di Altamura.
Per i 30 anni si stanno organizzando alcuni eventi. Un convegno internazionale si terrà il 3 ottobre, giorno della scoperta nel 1993, quindi il 7 e l'8 ottobre, che furono i giorni del clamore e della grande notizia. Iniziativa è a cura della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, dal titolo "Gli abissi del tempo. La grotta di Lamalunga. L'uomo di Neanderthal", ideata di concerto con la Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della cultura e in collaborazione con l'Istituto centrale per l'archeologia, il Segretariato regionale del MiC per la Puglia e il Cars (Centro altamurano ricerche speleologiche). Con il patrocinio del Comune e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
"Lo scopo - ha comunicato la Soprintendenza - è quello di promuovere la conoscenza del sito altamurano nelle sue differenti sfaccettature attraverso un evento multidisciplinare, in cui porre in dialogo attori della tutela e della ricerca afferenti a istituzioni di ambito nazionale e internazionale". Inoltre il Cars (centro altamurano ricerche speleologiche) organizzerà una mostra fotografica.
Nel tempo si sono tenuti vari studi e la datazione è stata spostata più in là o in qua nel tempo. Finché, grazie alle analisi sulle formazioni calcitiche che si sono stratificate sullo scheletro, l'Uomo di Altamura è stato datato tra i 180 e i 130mila anni fa, approssimativamente una media di 150mila anni fa, risalente quindi al tardo "Neanderthal".
Dal dna arcaico risulta la sua "carta d'identità": maschio, alto un metro e sessanta circa. Ha conservato la dentatura. Lo scheletro è completo, anche se disarticolato. Morì di stenti nella grotta di Lamalunga dove era caduto, non riuscendo più a risalire.
Per i 30 anni si stanno organizzando alcuni eventi. Un convegno internazionale si terrà il 3 ottobre, giorno della scoperta nel 1993, quindi il 7 e l'8 ottobre, che furono i giorni del clamore e della grande notizia. Iniziativa è a cura della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, dal titolo "Gli abissi del tempo. La grotta di Lamalunga. L'uomo di Neanderthal", ideata di concerto con la Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della cultura e in collaborazione con l'Istituto centrale per l'archeologia, il Segretariato regionale del MiC per la Puglia e il Cars (Centro altamurano ricerche speleologiche). Con il patrocinio del Comune e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
"Lo scopo - ha comunicato la Soprintendenza - è quello di promuovere la conoscenza del sito altamurano nelle sue differenti sfaccettature attraverso un evento multidisciplinare, in cui porre in dialogo attori della tutela e della ricerca afferenti a istituzioni di ambito nazionale e internazionale". Inoltre il Cars (centro altamurano ricerche speleologiche) organizzerà una mostra fotografica.
Nel tempo si sono tenuti vari studi e la datazione è stata spostata più in là o in qua nel tempo. Finché, grazie alle analisi sulle formazioni calcitiche che si sono stratificate sullo scheletro, l'Uomo di Altamura è stato datato tra i 180 e i 130mila anni fa, approssimativamente una media di 150mila anni fa, risalente quindi al tardo "Neanderthal".
Dal dna arcaico risulta la sua "carta d'identità": maschio, alto un metro e sessanta circa. Ha conservato la dentatura. Lo scheletro è completo, anche se disarticolato. Morì di stenti nella grotta di Lamalunga dove era caduto, non riuscendo più a risalire.