A chi credere? Se lo chiedono i Precari della sanità

Domenico Cirasole: «I nuovi professionisti stanno firmando già i primi contratti». Fissato per domani un incontro con il consigliere Ventricelli

venerdì 10 dicembre 2010 09.00
A chi credere? È la domanda che si pongono i sanitari precari del territorio. In una recente nota, Domenico Cirasole, presidente del comitato S.p.A. (Sanitari Precari Altamurani), sottolinea che «mentre la politica promette di salvare i sanitari precari (medici, infermieri, tecnici), le ASL indicono avvisi pubblici e chiamano per mobilità firmando i primi contratti con i nuovi professionisti che presteranno servizio non prima di marzo. Le ASL corrono ai ripari per evitare lo svuotamento degli ospedali con gli strumenti loro consentiti, e la politica, contemporaneamente, promette stabilità ai precari».

Una situazione che preoccupa ancora di più i professionisti del settore che rischiano il posto di lavoro, perché «di certo ci sono solo i nuovi contratti». Il blocco delle assunzioni e delle proroghe dall'1 gennaio 2011 e l'assenza, ad oggi, delle stesse proroghe spinge i professionisti della sanità a cercare in fretta - entro il 31 dicembre 2010 - nuovi lavori, nuovi contratti, nuova occupazione.

«Quattro professionisti della sanità su dieci - fa sapere Cirasole - hanno già trovato nuovo lavoro, licenziandosi in tronco, senza ulteriori attese e promesse. I restanti professionisti, delusi dalle promesse non mantenute, daranno le dimissioni nei prossimi giorni, a nostro avviso senza preavviso, visto il blocco delle assunzioni che decorre dall'1 gennaio 2011».

«Dunque - riassume il Presidente di S.p.A. - la politica promette stabilità ai precari, ma le ASL assumono nuovi professionisti, che riempiranno gli ospedali solo da marzo. I precari professionisti, invece, si dimettono da subito, accettando incarichi entro il 31 dicembre 2010». Secondo Cirasole, a farne le spese «è sempre il più debole» perché «le conseguenze maggiori si verificheranno nei Pronto Soccorso, nelle Rianimazioni, nei 118, nelle U.T.I.C., nelle Cardiologie. Conseguenze che rimarranno gravi anche dopo marzo, a causa della preparazione e dell'affiancamento che i professionisti dovranno affrontare prima di essere del tutto autonomi».

Il Comitato dei sanitari precari «auspica che le promesse della politica di prorogare i contratti dei professionisti in scadenza il prossimo 31 dicembre di 36 mesi vengano realmente attuate, e che arrivino prima che sia troppo tardi».

Intanto, in seguito alle ripetute richieste del Comitato S.p.A. di incontrare il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, la segreteria della Presidenza regionale ha invitato lo stesso Comitato ad esporre la questione al consigliere regionale Michele Ventricelli (Sel). L'incontro con le forze politiche del territorio avverrà domani 11 dicembre, alle ore 9.30, nella sala "Tommaso Fiore" (Corso Federico II di Svevia 129). Saranno consegnate le firme di adesione al Comitato S.p.A. ed eventuali comunicati che gli stessi sanitari prepareranno.