A Bari un'autostazione per pullman extraurbani
Istituito un tavolo tecnico presso la Provincia. Prese in esame un'area di proprietà delle Rfi ed un'altra di competenza delle Fal
martedì 25 gennaio 2011
10.59
È stato istituito, presso la Provincia di Bari, un tavolo tecnico per la realizzazione, nel capoluogo pugliese, di un'autostazione destinata a pullman extraurbani. Presenti all'incontro il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, l'assessore provinciale ai Trasporti Michele Labianca, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Bari Elio Sannicandro, alcuni rappresentanti di Regione Puglia, Fal, Ferrovie Sud-est, Stp e Cotrap.
«La necessità di realizzare una tale opera infrastrutturale - si legge nel comunicato - è determinata dal fatto che, attualmente, gran parte dei pullman extraurbani effettuano soste sull'extramurale Capruzzi, nei pressi della stazione centrale, causando gravi disagi al traffico cittadino, nonché le numerose proteste dei residenti, oltre che un evidente impatto ambientale».
Un'autostazione per pullman extraurbani, realtà già presente in diverse grandi città italiane, «sarebbe, inoltre, un punto di interscambio, organizzato e funzionale, fra i mezzi di trasporto gomma-ferro».
Nel corso della riunione sono stati individuati due siti alternativi da destinare alla realizzazione dell'autostazione. Le aree prese in esame si trovano in corrispondenza di via Capruzzi, spazio attualmente di proprietà delle Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), e nei pressi dello svincolo dell'Asse nord-sud, di competenza delle Fal (Ferrovie Appulo Lucane). Quest'ultima sarà oggetto di una approfondita valutazione tecnico-economica, essendo localizzata in una zona più decentrata rispetto alla prima.
Il Comune di Bari, a conclusione dell'incontro, si è impegnato a sollecitare le Rfi e le Fal al fine di definire l'eventuale acquisizione di una delle due aree in questione. Inoltre, su invito dell'Amministrazione provinciale di Bari, i gestori dei servizi di trasporto locali forniranno, a breve, le eventuali criticità di una scelta rispetto all'altra. Il tavolo tecnico si riunirà a fine febbraio per l'individuazione definitiva dell'area da destinare alla suddetta opera. La Provincia di Bari, infine, coordinerà, attraverso l'Assessorato alla Viabilità e Trasporti, l'intero iter procedurale, insieme al Comune di Bari e alla Regione Puglia, per la realizzazione dell'opera.
«La necessità di realizzare una tale opera infrastrutturale - si legge nel comunicato - è determinata dal fatto che, attualmente, gran parte dei pullman extraurbani effettuano soste sull'extramurale Capruzzi, nei pressi della stazione centrale, causando gravi disagi al traffico cittadino, nonché le numerose proteste dei residenti, oltre che un evidente impatto ambientale».
Un'autostazione per pullman extraurbani, realtà già presente in diverse grandi città italiane, «sarebbe, inoltre, un punto di interscambio, organizzato e funzionale, fra i mezzi di trasporto gomma-ferro».
Nel corso della riunione sono stati individuati due siti alternativi da destinare alla realizzazione dell'autostazione. Le aree prese in esame si trovano in corrispondenza di via Capruzzi, spazio attualmente di proprietà delle Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), e nei pressi dello svincolo dell'Asse nord-sud, di competenza delle Fal (Ferrovie Appulo Lucane). Quest'ultima sarà oggetto di una approfondita valutazione tecnico-economica, essendo localizzata in una zona più decentrata rispetto alla prima.
Il Comune di Bari, a conclusione dell'incontro, si è impegnato a sollecitare le Rfi e le Fal al fine di definire l'eventuale acquisizione di una delle due aree in questione. Inoltre, su invito dell'Amministrazione provinciale di Bari, i gestori dei servizi di trasporto locali forniranno, a breve, le eventuali criticità di una scelta rispetto all'altra. Il tavolo tecnico si riunirà a fine febbraio per l'individuazione definitiva dell'area da destinare alla suddetta opera. La Provincia di Bari, infine, coordinerà, attraverso l'Assessorato alla Viabilità e Trasporti, l'intero iter procedurale, insieme al Comune di Bari e alla Regione Puglia, per la realizzazione dell'opera.