2156 cittadini in protesta contro la Tarsu

Una lettera aperta indirizzata al Palazzo di Città. Il coordinamento della Confconsumatori di Altamura

venerdì 9 dicembre 2011 16.23
2156 cittadini coordinati dalla Confconsumatori di Altamura hanno protocollato questa mattina, 6 dicembre, una lettera aperta indirizzata al Palazzo di Città. La lettera è valsa come protesta contro l'aumento della TARSU per la gestione integrata e responsabile dei rifiuti, contro i recenti aumenti "ingiustificati e sproporzionati ed in parte attribuibili a forme di assoluto lassismo e negligenze operative da parte dell'amministrazione comunale e dell'intera assise gestionale dell'ATO territorialmente competente".

Tutto ciò anche in prossimità dell'avvio delle procedure previste della nuova gara di appalto dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti a livello locale. In particolare il comitato cittadino riunitosi presso la Confconsumatori chiede di applicare gli articoli di legge a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici così come indicati nell'art. 2 comma 461 della legge 244 del 24.12.2007 "minacciando dove non riscontrate il ricorso alla richiesta di nullità di tutte le procedure amministrative che si attueranno".

"Siamo stufi – si legge nel documento - di continuare a pagare per le negligenze del Comune di Altamura! Perché la gestione integrata dei rifiuti non decolla ad Altamura? Chiediamo che effettuata la raccolta differenziata porta a porta, che ad Altamura tarda ad arrivare non consentendoci di rispettare i limiti minimi di raccolta differenziata che ci penalizza oltre modo. La legge stabilisce che la prevenzione, il riutilizzo ed il riciclaggio vengono prima dello smaltimento in discarica; inoltre dice anche che devono essere adottate le misure volte ad incoraggiare le opzioni che garantiscono il miglior risultato complessivo, tenendo conto degli impatti sanitari, sociali ed economici, ivi compresa la fattibilità tecnica e la praticabilità economica. Lo smaltimento in discarica non è sostenibile economicamente, mentre altri tipi di impianti lo sono. Quindi optare per la discarica non è la scelta più corretta dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Aspettiamo di conoscere da voi amministratori se il ciclo dei rifiuti nel nostro territorio esiste realmente e a che punto è,in quanto riteniamo che a questo tema sia legata gran parte dell'incremento assolutamente insostenibile per migliaia di famiglie in un contesto storico ed economico per il nostro territorio di una crisi di straordinaria portata".

Nella lettera si lamenta la dislocazione dei cassonetti di differenziata rispetto alle abitazioni. È richiesto, infine, con urgenza un incontro.