Politica

Abbandono dei rifiuti, interrogazione del consigliere Moramarco

Per conoscere le iniziative che sono state attuate per contrastare questo triste fenomeno

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Il consigliere comunale di Polis 2030, Giovanni Moramarco, ha presentato un’interpellanza sull’argomento dei rifiuti e in particolare sul contrasto all’abbandono dei rifiuti che dall’anno scorso è diventato un reato di tipo penale e non più solo un illecito amministrativo. Il fenomeno è una piaga per il territorio e non conosce soste.
“Dal 10 ottobre 2023 – scrive Moramarco – l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, posto in essere da un cittadino privato, è sanzionato, ai sensi del revisionato articolo 255, co.1,d.lgs. n. 152/2006, non più con una sanzione amministrativa pecuniaria da trecento euro a tremila euro, bensì penalmente: «Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio».
“Nel caso si configuri un abbandono di rifiuti lungo una strada comunale – aggiunge Moramarco – i rifiuti acquistano la qualificazione di rifiuti urbani “ex lege”, per effetto della generica classificazione data dall’art. 184, c. 2, lett. d), D.L.vo 152/06, secondo cui: “i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei fiumi” sono rifiuti urbani. In tal caso si deve ritenere che alla rimozione sia deputato il Comune (o per esso il gestore incaricato alla raccolta dei rifiuti urbani), proprio sulla base di quanto previsto dall’art. 192 d.lgs.152/06. Con aggravi di costi che si riflettono sui contribuenti”.
Quindi Moramarco chiede di “conoscere quali misure siano state adottate a decorrere dall’1.06.23 al fine di arginare, e/o contrastare, e/o contenere e/o debellare il fenomeno”.